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di Naima Dahmer

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/06/16, ore 20:51
Cap. 1:

Ho iniziato questa storia pensando che fosse completa e invece nulla, uffa, anche se piena di angst mi stava piacendo :(

Recensore Veterano
07/11/13, ore 19:36
Cap. 6:

La descrizione di Mindy è stata scioccante, ma descrive in maniera semplice e brutale la vita delle persone con cui Tony è costretto a vivere, nonché le reazioni che provocano in lui. Non è una persona cattiva, altrimenti non proverebbe nulla; lui ha bisogno di qualcuno, di qualcosa, per non essere destinato a soffrire da solo come invece avrebbe fatto se non fosse riuscito a telefonare.
Non so se il personaggio di Bruce comparirà di nuovo, ma mi è piaciuto perché ha dato uno spaccato della vita delle persone intelligenti. Molti pensano che le persone intelligenti siano le più brave, quelle da ammirare. Non sanno quanti e quali segreti nascondono, perché la gente normale guarda senza curarsi di quello che vede e si ferma alle apparenze: sarebbe uno shock scoprire i loro segreti perché, semplicemente, non capirebbero come funzionano quelle persone.
La mia parte preferita è stata però quando Tony dice a Steve che si sono toccati, nonostante la distanza. E' la verità: sono entrati in collisione l'uno con l'altro, due individui così simili e allo stesso tempo complementari, l'uno la metà dell'altro. Si sono toccati davvero, in un modo che non credevano possibile, ed è una cosa meravigliosa la sensazione di essere così vicino a qualcuno; trovo che dia un senso a tutto quello che prima, nella vita, sia accaduto di doloroso: essere sopravvissuti finora solo per incontrarsi. Anche sforzandomi non troverei le parole esatte per descrivere questa sensazione, è qualcosa che si "sente", che si capisce subito non appena la si prova, ed è magnifico, come un'illuminazione.
Ma adesso sto diventando teatrale, perciò stringo, così non ti annoio.
L'ultima frase mi intriga, mi fa capire che succederà qualcosa, e questo, insieme alla prospettiva del tanto atteso incontro, basta a mantenere l'interesse altissimo come il primo giorno.
Al prossimo capitolo ;)

Recensore Veterano
07/11/13, ore 11:49
Cap. 6:

Tipo che sto male io per loro due per l'ansia che si incontrino.

Non ti nascondo che la scena di Mindy mi ha parecchio disgustata, stavo facendo colazione e ho dovuto chiudere tutto e finire il te coi biscotti altrimenti l'avrei vomitato come ha fatto Tony con le lasagne. (che stomaco delicato che ho)

Questi due sono così perfetti assieme, lo sono pure in situazionei borderline come questa, non so veramente cos'altro dire.

Sono curiosa di come Steve reagirà dopo aver assunto la meth.

Recensore Veterano
27/10/13, ore 20:29

ciao :D
devo dire che mi piace particolarmente questa storia, è diversa da tutte le altre e mi piace il suo essere così particolare,il trattare temi così delicati e difficile, ho lo spirito della croce rossina vicino a quello dello scaricatore di porto,che posso farci <3
mi piace il fatto che due anime perse come loro si siano trovate e che stiano cercando di capirsi e in qualche modo di curarsi insieme, il loro sentire la presenza di un legame tra i due, e poi la variante di uno Steve così ci piace, e poi come si può resistere ad un Tony perduto,lo spirito della croce rossina continua ad uscire fuori -.-"
ma va bene, non vedo l'ora di sapere cosa succederà all'uscita di Steve e al suo primo incontro, secondo me si strappano i vestiti di dosso appena si vedono >.>
un bacio<3

Recensore Veterano
26/10/13, ore 20:04

E' da circa venti minuti buoni che sono con l'editor della recensione aperto e non so cosa scrivere.
Perché tutte le robe che mi vengono in mente sono totalmente inutili per quanto è bella questa storia e per quanto tu stia rendendo bene i personaggi.
Adoro questo modo di scrivere, dove tutto viene fuori senza schemi e in maniera così frenetica.
Ogni capitolo che passa la amo sempre di più.
Brava, testazza. <3

Recensore Veterano
26/10/13, ore 12:17

Io ho cominciato a sfogliare il vocabolario per cercare degli aggettivi che possano descrivere come mi fai sentire con questa fic.
Davvero, non ho più le parole per dire quanto mi coinvolge, sempre e sempre di più, perché il tuo modo di illustrare la mente di Steve e Tony sotto queste circostanze è tragicamente poetico, terribilmente sincero. Sembra quasi che vivano in un mondo tutto loro, e che le altre persone siano semplicemente dei fantasmi; o forse sono loro ad esserlo, ma non importa, perché sono sulla stessa lunghezza d'onda, e tutto il resto non conta.
E' veritiero e molto ben descritto il modo in cui loro percepiscono il mondo, diverso dalla gente che li circonda e che vorrebbe aiutarli nel loro modo convenzionale, senza scavare veramente per scoprire cosa si nasconde sotto la superficie. Se anche qualcuno arrivasse a vederlo non credo che capirebbe, perché è come se Steve e Tony parlassero una lingua tutta loro.
Quando Tony gli ha offerto di provare della droga e di portargliela sono andata in brodo di giuggiole. Ho detto: "Oh, caspita, caspita!" e scleri vari, perché questo gesto fa capire molte cose, e ho idea che le conseguenze saranno ancora una volta percepite in modo diverso da loro due e dagli "altri" (sono arrivata a chiamare il resto del mondo "gli altri", e questo potrebbe spiegare perché mi appassiono sempre e sempre di più^^).
Le parole della canzone alla fine le ho adorate, sono decisamente appropriate: tragiche ma profonde, sembrano quasi racchiudere il succo della storia stessa, perché sono tragiche ma raccontano la storia di due persone che sono riuscite comunque a salvarsi, insieme, in un modo che gli altri non definirebbero affatto salvezza, ma che per loro è stata molto di più di quel che sembrava.
(Recensione modificata il 26/10/2013 - 12:18 pm)

Recensore Master
16/10/13, ore 20:10
Cap. 4:

ti dico una cosa , sei psicologicamente folle , intendiamoci ti amo per questo, non ho mai letto storie come le tue <3 veramente sono fuori però allo stesso tempo ti rendono dipendente, sono la mia droga preferita .
grazie per avere postato il link così ho potuto leggerla ti aspetto al prossimo capitolo e mi raccomando , non mollare ;)

Recensore Veterano
16/10/13, ore 18:30
Cap. 4:

Questa storia mi piace sempre di più, perché ogni capitolo che leggo mi fa rivedere tante cose di me stessa; non so come tu ci sia riuscita, ma mi sento talmente vicina sia a Steve sia a Tony che fa quasi male, o meglio, è catartico, leggere questa fic.
Trovo bellissima la metafora che hai dato delle scatole per il decoupage. Io ho molte cicatrici di cui vado orgogliosa, e le mostrerei a tutti se potessi, se non mi considerassero fuori di testa; sono il mio diario di viaggio, sono state uno sfogo, un aiuto, dolore, e tante altre cose ancora. Per questo amo particolarmente quell'immagine, e l'interpretazione che ne dà Tony: le cicatrici sono le prove che qualcosa è successo, non che siamo più forti, ma che sulla nostra pelle è passato qualcosa e siamo sopravvissuti, quindi perché vergognarsene? A me piacciono.
E' stato toccante perdersi nei ricordi di Tony, nelle sue emozioni, e toccare con mano quello che dice, con una verità che rende tutto quasi tangibile. E' vero che le persone cercano di mettere tutto a posto, ma quando non ci riescono si limitano a liberarsi di ciò che non può essere aggiustato. Nessuno vuole le persone rovinate, perciò è comprensibile che Tony soffra per questo, ma che allo stesso tempo non gliene importi niente. So che sembra non avere senso, ma dopo aver preso coscienza di essere danneggiati uno se ne fa una ragione, come dire: "Capisco perché non mi vuoi vicino, mi rendo conto di essere devastato" E' il modo di pensare di chi soffre da solo.
Eppure ci sono aspetti del carattere umano che chi non ha vissuto determinate cose non raggiungerà mai, e questo lo vedo come un aspetto sacro e puro di lui. La dottoressa non sa quanto Tony sia preoccupato di fare la cosa giusta con Steve, quanto pensi alle cose da dirgli, alle cose da fare... E' un aspetto di lui che solo Steve riuscirebbe a capire, perché credo che di Tony si fiderebbe, indipendentemente da quello che sente dire su di lui.
Redenzione e distruzione molto spesso le considero capaci di camminare fianco a fianco, come se, trovando qualcosa di talmente puro da salvarci, volessimo morire proprio lì, annullarci in qualche modo per non soffrire più, dopo aver saputo che per qualcuno contavamo qualcosa, che valevamo la pena di essere salvati.
Scusa la sega mentale, ogni tanto vado dove non dovrei andare e mi perdo. Il tutto era per dire quanto mi sia piaciuto anche questo capitolo, ma ormai lo so che questa storia non potrà mai deludermi.

Recensore Veterano
16/10/13, ore 10:58
Cap. 4:

Bello, bello, bello anche questo capitolo.
E il fatto che sia così "confusionario", io direi più stream of consciousness, ci sta ed è così che dev'essere, perché la storia lo richiede.

Amo tantissimo come stai tratteggiando questo particolare rapporto tra Tony e Steve e come Tony consideri l'altro come una sorta di "cosa" fragile e delicata e vuole, a suo modo, proteggerla.

Mi è piaciuta tantissimo anche la scena delle scatole del decoupage, sono una metafora perfetta.

Brava testazza, continua così, che anche se aspettiamo non fa nulla, se poi i risultati sono questi. (parla la paladina dei tempi biblici di aggiornamento, capirai)

Recensore Veterano
12/09/13, ore 20:41
Cap. 3:

Finalmente ho trovato il tempo anche per leggere questa storia! Che dire: è un'idea, forse, mai utilizzata da nessuno, o almeno non ricordo di aver mai letto una storia con una trama simile. Mi piace il modo in cui descrivi i personaggi, i loro stati d'animo, le loro paure. I traumi lasciano sempre delle ferite, che siano di lieve entità o meno, delle cicatrici rimangono sempre e non è facile uscirne, molti non ci riescono mai. Steve mi fa una grande tenerezza: essere un fantasma gli dà la sicurezza di guardare e di non poter essere guardato; Tony, invece, vuole essere guardato ma, probabilmente, non guardare. Sono curiosa di vedere come evolverà la trama! Al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
11/09/13, ore 23:06
Cap. 3:

Povero Steve, non smetterò mai di identificarmi in lui, in questa fic. Di solito succede con Tony, ma stavolta, a Steve, mi sento vicina.
Quel "Non puoi o non vuoi?" è proprio una frase da psicologo, come se uno si divertisse a stare male -__-, e anche il ricatto! Uno si fida, e poi scopre che è tutto un do ut des; anche se non è convinto, lo fa per conoscere Tony, quindi va bene ai fini della trama, ma penso comunque che non sia facile per lui.
Faccio il tifo per entrambi perché stiano meglio, e direi che insieme, quei due ci stanno già lavorando^^ Quando Steve gli dice che può entrare, l'ho percepito quasi come entrare nella sua vita, piuttosto che nella sua stanza.
Le scene le trovo molto realistiche, in linea con i problemi che hanno i personaggi, e se sei preoccupata per lo stile, ti dico che si capisce molto bene: si riesce a seguire il discorso, e l'atmosfera sconclusionata riflette il disordine che hanno in testa, quindi è perfetta.
Una volta ho letto un libro su un ragazzo con la schizofrenia, e la narrazione rispecchiava quello che lui sentiva, caos e inquietudine, quindi fidati: se il lettore non perde il filo significa che stai raccontando bene.
(Recensione modificata il 11/09/2013 - 11:21 pm)

Recensore Veterano
11/09/13, ore 20:44
Cap. 3:

Ci piace anche questo capitolo, molto.
Bella la trovata dei walkie talkie.
Steve mi fa un'immensa tenerezza in questa storia.
Lo stile che hai deciso di usare direi che è perfetto.
Al prossimo capitolo...

Recensore Junior
11/09/13, ore 20:33
Cap. 3:

Bellissima. Questa storia è bellissima, loro sono bellissimi e mi fanno supertenerezza ;____; non so perchè ma man mano che leggo ho il presentimento che non finirà bene, e questa cosa mi tiene sulle spine ad ogni aggiornamento. Io però ti faccio i miei complimenti, perchè il tuo modo di scrivere mi piace moltissimo, sei molto brava :)

Recensore Veterano
05/09/13, ore 15:11

Ho fatto l'asilo e le elementari in una scuola di suore, quindi so di cosa stai parlando. La gente si fida perché loro dovrebbero essere i migliori, i più buoni, ma non è così...
Hai dato una bellissima interpretazione riguardo le cause della dipendenza di Tony, dando una nuova immagine della sua famiglia, in cui il rapporto con suo padre non è così burrascoso come siamo abituati a vederlo. Certe persone si drogano perché hanno più bisogno di sentirsi meglio di altre, e penso che alcuni lo facciano perché sono alla ricerca di qualcosa, ma non hanno ancora capito bene cosa. Tony mi ha dato questa impressione, un po' come uno che vive in un perenne e mai realizzato stato di shock. Gli stupefacenti possono rendere più sopportabile il mondo, nascondendone la cattiveria, acuiscono e addormentano i sensi, aprono porte mai notate prima, e quindi è naturale che sembrino la chiave per raggiungere una risposta, quella che si cerca.
Non so se e quando Tony e Steve si incontreranno, ma il loro scambio di battute è stato fantastico.
Il fatto che Tony inforchi il binocolo e riceva sensazioni simili a quelle date dalla droga fa capire che quel nuovo contatto è davvero quello di cui ha bisogno, se non per guarire, almeno per trovare qualcuno di simile a lui. Stare con chi gli somiglia rende la sofferenza accettabile, io credo, perché sa di non essere più solo. E' un dialogo quasi disperato, non tanto per le parole, quanto per l'atmosfera. Potrebbero non avvicinarsi più alle loro finestre, chiudere per sempre i contatti, e c'è questa paura disperata che succeda...
Hai ragione, chi è speciale spesso resta solo, proprio perché non trova uno come lui. Per questo sono contenta che i ragazzi si siano finalmente parlati.
Bravissima, con quella che credo sia una delle più belle fic che tu abbia mai scritto. E non lo dico solo perché me l'hai dedicata, ma perché il tema lo adoro sempre di più.
Baci ^__^

Recensore Veterano
05/09/13, ore 10:55

Mi piace sempre di più questa storia sì sì sì.
E lo stile "un po' confusionario" è giusto che sia così, perché rendi meglio il fatto che sono due persone disturbate nel profondo.
La vedo dura che riusciranno ad incontrarsi, aspetto con ansia di leggere come andrà avanti.
Well done.

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