Caspita, sono... Sono senza parole!
Sono felicissima che tu mi abbia dedicato una storia, e una di quelle che piacciono a me, per di più, profonda e con tanta angst.
Credici se ti dico che ho letto tutto il capitolo con il batticuore, parola per parola, e l'ho trovato affascinante, a cominciare dalla frase di apertura, perché è straordinariamente simile a quello che ho sempre fatto io.
Subendo bullismo in tutte le scuole che ho frequentato eccetto l'ultima, ho sempre pensato: adesso andrò in un posto diverso e ricomincerò tutto da capo, tagliando i ponti col passato, ma immancabilmente la storia si ripeteva sempre uguale, dolorosa come prima. Cercavo di distruggermi e rimettermi insieme in un ciclo che non finiva mai, perciò mi piace moltissimo la frase d'inizio, è molto azzeccata per i personaggi che qui sono Steve e Tony.
Le prime descrizioni poi le ho addirittura adorate: sono intense, toccanti, speciali; mi sono innamorata subito della fic.
Inutile dire che mi rispecchio davvero anche con i due protagonisti. La situazione di Steve è un po' come quella degli hikikomori giapponesi, solo che lui ha subito un forte trauma. Capisco che significa vivere confinati in una camera (fisicamente e psicologicamente), al sicuro dal mondo, perché quello che c'è fuori ha fatto troppo male, e l'hai reso benissimo, il suo modo di vivere attuale, descrivendo come la sua finestra e internet siano gli unici spiragli sul mondo che lo ha ferito e in cui non riesce a tornare.
E quando Steve ha parlato a Tony, come lo ha sempre ammirato e come poi hanno comunicato scrivendo sul vetro... Tutto questo è talento, dà retta a me^^
Credo che tutti noi, scrivendo qui, in un certo senso scriviamo sulla nostra finestra e comunichiamo, perciò l'immagine che hai dato diventa ancora più facile da assimilare, è naturalmente coinvolgente.
Grazie infinite per questa opera, perché, ti assicuro, lo è.
Descrivi sempre le emozioni in un modo magnifico, ma qui ti sei davvero superata ;)
Bravissima! |