Recensioni per
Polvere
di saku_ale

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/09/13, ore 15:25
Cap. 1:

In questa drabble c'è tutto il dolore della solitudine del povero Gaara, tutta la sua infanzia rubata. 
Forse ti sembrerà strano, ma sin dalla sua prima apparizione io sono rimasta intrigata da questo personaggio così sopra le righe, con un buio così scuro da lasciar presagire nello spettatore un passato diverso. Coloro che sperimentano l'oscurita devono essere necessariamente passati dalla luce. In questo caso, il povero Gaara è sempre (fino alla guerra, purtroppo) stato convinto che la pochissima felicità che ha vissuto fosse solo una bugia, un'illusione. Da qui la spaccatura nel suo cuore. 
La drabble è ben riuscita, molto coerente e incentrata sul bersaglio. Colpisce il lettore con un carico di malinconia non indifferente. Bella e suggestiva l'immagine della sabbia che cancella le sue tracce, la sua esistenza. Prova a lasciare un segno del suo passaggio, della sua esistenza appunto, ma questo viene irrimediabilmente cancellato, senza pietà. Il suo io, il suo essere viene annullato da un qualcosa che è al di là della sua coscienza, della sua volontà. Un qualcosa che imparerà ad odiare, qualcosa con cui sarà costretto a convivere.
Bravissima! Alla prossima,
thyandra

Nuovo recensore
01/09/13, ore 16:56
Cap. 1:

Lo sapevo che facevo bene a spulciare le altre drabble. Ammetto di amare questo componimento di più rispetto ad una long perché se sai usare bene le parole riuscirai ad emozionare di più con 2 righe piuttosto che con 5 pagine di word. Non è da tutti, ci vuole un uso sapiente delle parole, si devono incastrare alla perfezione. Tu lo hai fatto, quindi complimenti ancora. Il Gaara corroso dall'odio lo preferisco rispetto a quello di Shippuden, il motivo è semplice e, lo trovo più vero. Gli eroi nella vita quotidiana non esistono, sono in pochi quelli che vivono senza macchia, o nessuno del tutto. Gaara è nato in un mondo dove l'odio faceva da padrone, ergo non poteva essere altro che frutto dello stesso.
L'ultima frase mi è piaciuta particolarmente.
A presto :)