Recensioni per
Produzione di allucinogeni Esther Duncan: Three Hundred Thousand.
di Gatto Magro

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/09/14, ore 04:38

Io ringrazio veramente i tuoi genitori per averti messo al mondo, averti comprato un computer e averti lasciato il tempo per scrivere queste perle di saggezza meravigliose.
Non ho molto da dire su questo capitolo, se non che una frase in particolare ha catturato la mia attenzione: "la pace eterna ti annoia come le giornate estive".
Questa è un mantra, è pura genialità, una sacrosanta verità: capisco perfettamente ciò che volevi intendere perché anche io la vedo così.
La pace eterna è noiosa (attenzione, non confondiamola con la felicità), tutto così tranquillo, nessun litigio, tutti in armonia con tutti: se il mondo fosse così le persone sarebbero tutte sorridenti e rilassate e io viaggerei con un machete a mozzare teste a destra e a manca nel tentativo di spegnere quei finti sorrisini dipinti sui volti degli sconosciuti. Non pensare male di me, ma la calma è un concetto che non conosco molto bene.
Per quanto riguarda le giornate estive... dio, grazie al cielo c'è qualcun'altro che le considera noiose. Le serate estive sono decisamente migliori (anche se quelle di quest'anno si contano sulle dita di una mano), quell'atmosfera unica che accompagna il far nulla trascinato nelle ore della notte, viaggi in macchina senza una meta, sigarette che si accavallano nel posacenere come fossero spermatozoi in un ovulo (ho cominciato a fumare, colpa di chi frequento), sensazioni che solo i tre mesi estivi possono dare.
L'amore infelice (?) è un po' la ciliegina (al maraschino) sulla torta: sarà che i miei amori sono sempre stati di questo genere? Chi può saperlo!
Ottimo lavoro, non mi stancherò mai di dirlo :)
Baci!
Giulia

Recensore Veterano
06/10/13, ore 19:22

Ho letto questi nove capitoli e mi fermo qui, dove mi sembra di aver lasciato qualcosa.
Provo una grande familiarità nel leggere questa raccolta, mi sembra di non allontanarmi granché dal mio punto zero, da quello che posso leggere o scrivere sentendomi a casa, lasciando scorrere una tristezza (quella che per essere politicamente corretti chiamano malinconia, ma è proprio tristezza, in fin dei conti) che è lo sfondo su cui le parole si affollano. In un certo senso, per me questo sa di adolescenza; quindi, non so se queste tue parole mi risultino spesso ostiche perché sono ormai troppo vecchia, o se perché sono talvolta parte (l'hai scritto nelle note in un paio di casi, mi sembra) di qualche abortito racconto più lungo, per cui non colgo i sottintesi, a volte non capisco i personaggi; oppure, ancora, se sia perché mi lascio ubriacare troppo facilmente dalle tue parole e mi perdo (il che è assolutamente plausibile).
Tuttavia, ci sono momenti di perfezione, anche per me, come il secondo capitolo o questo qui, che racconta di persone che non ho mai conosciuto, ma che mi sembra di avere incontrato mille volte, in corpi diversi anche, fatti di carne o di inchiostro (magari in una delle tredici vite in corso). Il ritratto che offri con questa manciata di parole è incredibilmente accurato e caratterizzante. Ecco, forse mi sembra così perfetto anche perché i personaggi non sono inseriti in una vera e propria storia, ma rimangono lì, come graffiti su un muro.
Ouch, mi sa che è meglio se taglio qui. Non so come commentare e allora mi nascondo dietro a parole finte e ostentate - mi dispiace.
In ogni caso, sfoglierò il tuo profilo e, quando ne avrò tempo e animo, sarà interessante leggere come te la cavi con una storia lunga.

Lucretia

Nuovo recensore
01/09/13, ore 21:45

Non che io sia una che recensisce molto - e penso che ormai se ne siano resi conto tutti gli autori di cui ho storie inserite tra le preferite o seguite o ricordate ma a cui non ho lasciato nemmeno una racensione... sai com'è, la pigrizia! - ma quando ho letto il titolo del capitolo non ho potuto fare a meno di attaccarmi alla tastiera, oltre che allo schermo e commentare.
Il solo fatto che tu abbia ventilato l'ipotesi di usare un verso di C'eravamo abbastanza amati (spero di aver azzeccato, perché magari tu invece ti sei ispirata a qualcos'altro u.u sarebbe esattamente da me fare una gaffe del genere) come titolo ti pone in cima ad una lista di persone da adorare :)
Sei anche tu una degli incompresi fan delle Luci?
Comunque, sia che la risposta sia sì, sia che sia no, io devo rinnovarti i complimenti che devo averti già fatto almeno una volta.
Amo le tue storie con tutta me stessa.
Mi piacciono perché il più delle volte non le capisco, ma mi entrano dentro in un modo che raramente ho trovato in altri scritti.
Mi ritrovo a pensarci, di tanto in tanto, e ho voglia di tornare a leggerle, anche solo per rivivere quella sensazione di pieno smarrimento che mi prende quando leggo le tue parole.
Ecco, è così che le definirei: piene. Piene e sfocate. Ma soprattutto piene.
Piene di significati, di immagini, di concetti astrusi che rappresentano la realtà in un modo talmente folle da essere l'unico... giusto.
E questo capitolo, che è più sensato di altri, mi ha dato una malinconia che non se ne andrà via per un po', nemmeno con l'acqua della doccia, e non so nemmeno se ho voglia di farla andare via, perché mi piace. Mi piace e mi lascia qui, inconsistente e concentrata a cercare qualche parola che riesca a descrivere tutto questo.
"Che mi tenevi distante perché non avrei mai capito il nulla che c’era da capire, in te."
"Hai almeno tredici vite in corso e so che in almeno due sei più o meno felice."
Per quanto odi citare pari passo pezzi di storie... Qui non potevo fare altrimenti, perché questi pezzi continuano a cozzare contro le pareti della mia testa come un'eco.
Questa storia mi fa paura.
Mi fa paura perché mi sembra che tu mi abbia fotografato l'anima e l'abbia appiccicata in questa storia, filtrata attraverso gli occhi di chi racconta.
Mi sembra che lui stia parlando esattamente di me, e non mi sorprende nemmeno che odi quella ragazza...
Non so quale fosse la tua ispirazione, né so se ci sia veramente bisogno di una versione migliore di questo capitolo.
Trattalo bene, comunque, questo qui... perché ti sei imbattuta in me senza nemmeno saperlo. E io sono terribilmente fragile.
Alla prossima, con tanti ringraziamenti
LadraDiVita

A proposito... lascia perdere le fanfiction porn... Ci sono buchi migliori da riempire ^-^