Ciao!
La regina della pedanteria è qui e ti chiedo di accettare il mio parere con molta tranquillità anche perché non sono un guru dell'italiano o la vincitrice del Campiello (cosa che mi piacerebbe un giorno), ma quel poco che so e che ho imparato lo metto a disposizione non appena mi si presenta l'occasione.
Ammetto in tutt'onestà che sei migliorato rispetto all'ultimo scritto da te pubblicato, ma sospetto e so che puoi fare di meglio, molto meglio.
Almeno, io la penso così.
Vedrò di sottolinearti i punti salienti senza essere arrogante, ma adducendo motivazioni più che valide.
Parto dai dialoghi, le virgolette da te usate non sono quelle corrette, queste si trovano nella barra degli strumenti "inserisci carattere speciale", ma se sfrutti l'opzione di correzione automatica, puoi aggiungerle direttamente cliccando << e >> (queste, se non stai attento, non sono supportate dall'html e ti dà dialogo vuoto con un editor web) sulla tastiera.
Dando uno spazio si sistemano da sole! :)
Ti allego questo specchietto per i dialoghi, che è molto utile. Scegli un formato e usa sempre quello e vedi che non sbaglierai mai. Ad esempio, io trovo molto semplice e intuitivo lo stile Mondadori, che non usa fronzoli vari, ma è lineare.
http://www.oblique.it/images/formazione/dispense/punteggiatura_dialoghi_scheda.pdf
Come puoi notare, c'è da dire che quando si usano i verbi "dire", "affermare", ecc. durante i dialoghi, questi vanno in minuscolo.
Qui, invece, tu hai usato la maiuscola: << La tua era una giusta causa, è l’unica cosa che mi è importata al momento del giudizio. >>
Affermò la voce, afferrando però l’organo dello sconfitto e trasportandolo nella sua dimensione.
Quindi, occhio! ^^
Una cosa che ho notato è che usi delle ripetizioni di parole a distanza molto vicina tra loro e in questo caso sono preferibili dei sinonimi.
Ti riporto solo un caso, che mi è saltato agli occhi subito: "parti", indicanti gli angeli. Potevi usare "schiere", gruppi", e così via. Non dico "fazioni" perché l'ho letto. In alcuni casi il correttore di word è abbastanza buono, quindi, perché non approfittarne? ;)
Alcune mie considerazioni:
1) se ti riferisci alla katana più larga, si scrive "o katana", staccato, perché "o" è un aggettivo,
2) "Angelo era un orfano". Qui si sta parlando solo di una persona, quindi non è necessario "un", anzi, è errore perché i "tanti orfani" col quale fare il paragone rispetto a "un orfano" non ci sono nella descrizione.
3) Ti consiglio di leggere gli articoli di questo link: http://www.treccani.it/enciclopedia/consecutio-temporum_%28La-grammatica-italiana%29/
Ti consiglio di tenere e di fare delle piccole scalette, perché hai tante idee e vuoi scrivere tutto magari sembrando frettoloso e questo non è salutare né per lo scritto né per te che potresti sviluppare meglio nei prossimi capitoli.
Questa è una strategia che va bene per ogni tipo di scritto, sia scolastico sia personale.
Quanto al contenuto, ai miei occhi appare un urban fantasy, non è propriamente il mio genere, anche perché attualmente le lotte epiche tra bene e male mi sono andate un po' a stufo visto libri che non mi sono piaciuti nemmeno un po' (non faccio nomi).
Però questo non significa che non leggerò e non ti dica la mia, ci mancherebbe.
Chissà cosa mi riserverà la lettura.
Alla prossima,
Barbara. |
