Ho fantasticato tanto sulla reazione di Rivaille alla vista di Erwin ferito, ridotto a una metà rispetto a quello che era sempre stato, e a tutto quello che un momento simile avrebbe potuto significare per il pairing e i singoli personaggi.
Ci ho pensato perché si realizza davvero il senso della perdita a posteriori e nello sguardo solito di Rivaille, in questa fic, c'è appunto il terrore del 'cosa' sarebbe potuto accadere nel caso in cui il comandante non ce l'avesse fatta. C'è anche dell'amarezza che Rivaille trasmette con i suoi gesti consueti, nervosi e bruschi, tentando di rimanere se stesso, nonostante sia accecato dallo sgomento, dall'impotenza e dalla rabbia.
Fra le varie fiction che ho avuto modo di leggere, questa si avvicina in maniera spaventosa a come ho sempre visualizzato la scena e mi è entrata nel cuore. Non riesco a smettere di soffermarmi sul passaggio in cui Rivaille sopprime il dolore alla gamba nell'avvicinarsi a Erwin; è un po' come se Rivaille volesse guidarlo (prendendo in un istante le redini della questione e rassicurando quello che è stato il suo mentore con la propria presenza); come se volesse riflettere in se stesso l'immagine di un Erwin ancora in salute, mostrandola poi a lui e dandogli coraggio. Una maniera davvero bella per dirgli che sono sopravvissuti, che possono andare avanti.
Trovo il tuo stile molto azzeccato alla situazione! Hai saputo rendere le emozioni e ti sei tenuta rispettosamente ai personaggi senza 'scollarli' dai loro caratteri originari, una cosa che apprezzo sempre e che non riesce a tutti; più spesso accade che molti autori rendano solo a metà una coppia, sbilanciando uno dei due elementi in favore di quello che sanno scrivere meglio.
Mi è piaciuta anche la costruzione descrittiva della scena: l'ambiente ridotto al minimo per far prevalere le sensazioni e aumentare il fattore di desolazione; la mimica di entrambi - è un po' come se li avessi 'dipinti', non so se mi spiego - e la gestualità che prevale sulle parole ed è sempre simbolo dei pensieri. Grammaticalmente ci sono soltanto cose di poco conto che rileggendo potrai sistemare; non ci ho quasi badato troppo perché la narrazione era gradevole, ricca di sentimento.
Per non parlare delle poche linee di dialogo, che secondo me sono lo specchio vero e proprio della Eruri. C'è del fluff a suo modo, soprattutto per quelle piccole accortezze, gli sguardi stanchi che si scambiano e lo starsi accanto senza bisogno di mettere un'etichetta al sentimento.
Non posso fare a meno di farti i complimenti per come hai trasmesso le emozioni in questa fic. Mi sono arrivate tutte e hanno fatto male.
Alla prossima. ù.ù |