So a malapena chi siano Harry Styles e Louis Tomlinson, non ho mai ascoltato gli One Direction e ho qualche notizia sulla cosiddetta Larry Stylinson solo tramite amiche che invece sono fan del gruppo. Però. Una mia amica, che tra l'altro teme tu ormai la consideri una stalker, mi ha pregato di leggere uno dei tuoi pezzi, e l'ho accontentata perché mi fido del suo gusto, anche se, a dire il vero, non con entusiasmo: non è un fandom che sento mio, sono fuori dalle terre del branco. Ho iniziato da Ballare sul parquet senza nemmeno una canzone, già piacevolmente sorpresa originalità dei titoli. E mi sono ritrovata a sospendere ogni cosa stessi facendo e a lasciare la mia tazza di caffè a metà, incantata dal fluire delle parole che ho divorato senza interruzione. Di solito, mi dilungo a esaltare la correttezza della grammatica e della sintassi degli autori che mi colpiscono. In questo caso non lo farò, perché sei del tutto al di là del livello "ben scritto". I tuoi brani non sono "piacevoli"; sono forti, impetuosi, lessicalmente folgoranti, dotati di un ritmo incredibile e di una fascinazione crudele nei confronti del povero lettore inchiodato alla sedia. Ti dirò qualcosa che non ho mai detto a nessuno su questo sito. Tu sei uno scrittore. È un dono che va coltivato, perciò continua, ti prego. E, se mai volessi passare a recensire qualcosa di mio, sarebbe un onore.

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Quel Louis troppo magro che correva dietro ad un pallone troppo rotondo, calpestando un'erba troppo corta alla ricerca di una porta troppo grande. Quel Louis al quale si vedono le ossa che sporgono sotto la pelle, quel Louis che è sempre più stanco di tutto questo e sembra che non ce l'abbia più, fame. Perché è così magro, perché non regge la stanchezza, perché non regge tutto l'amore che fa pressione sul suo povero cuore.
Perché sembra che non ce l'abbia più, fame. Davvero.

Complimenti, per la millesima volta, per essere riuscito a dare una voce e della parole a tutto questo loro strusciante dolore.
Un bacio,
Luce.

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Ho un insulto poco carino da lanciarti dietro dopo questa cosa.
Perchè davvero, tu mi ucciderai un giorno.
E si, quando avverrà vorrò un processpo giusto dove ti incriminimo per aver ucciso tutte le miei buone idee di vedere queste due persone felici.
Ma fanculo anche ai manager, a Louis che sta scomparendo, a Harry che a LA piange e non è lì, a bordo campo ad incitare il suo ragazzo a dare il meglio di se.
Quindi fanculo a tutti, devono essere felici.
Fame, si, hanno fame.
Fame di amore, fame di tutte quelle cose che li caraterizzano.
E fanculo anche alla Swift.
No, lei non centra nulla, ma la sua musica sì.
Dio mio, basta, io ci rincuncio a non piangere leggendo i tuoi scritti, io ci rincuncio per davvero.
Secondo me dovrebbero creare un cimitero solo per tutti i feels che uccidi.

Ma per favore, continua ad ucciderli, perchè vengono uccisi in una maniera perfetta, come in questa storia.

Aspettando di vederli sorridere, ancora e ancora, così da leggere qualcosa di FELICE, su di loro, ti saluto.


-Rei

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Quello che hai scritto è perfetto, sul serio, l'ho amato. Ovviamente, ho guardato tutta la partita di Louis e quando l'ho visto cadere, quando ha rimesso, non ho potuto fare altro che piangere, vedendo in quel rigetto tutta la frustrazione, l'ingiustizia, la falsità e l'ipocrisia di questa giornata. Harry a LA, Louis in Scozia, a giocare una partita in cui aveva un'espressione facciale che diceva tutto. Avrei solo voluto per lui che Harry fosse stato li, non pretendo allo stadio, ma almeno vicino a lui fisicamente (perchè sono certa che Harry, sebbene oltre oceano, gli era 'vicino'), a prendersi cura del suo Louis.
Non so perché mi sto sfogando esprimendo il mio pensiero anche qui, perdonami.
Comunque, mi è piaciuta molto la storia, scritta davvero bene :)
A presto, un bacio c:

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Ci credi se ti dico che leggendola mi sono venuti i brividi? E' scritta in un modo che, secondo me, rispecchia esattamente i pensieri e le emozioni di Harry. Senza dubbio, è una delle poche os larry che mi hanno colpito davvero. Bravo/a, mi è piaciuta da morire :)
(Recensione modificata il 09/09/2013 - 12:05 am)

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Ebbene si, mi hai fatto sentire meno triste, anzi proprio felice. I Bastille sembrano proprio la loro colonna sonora.
"E vorrei dirti che sono fiero di te, perché corri sempre, sempre, non importa perché.
E vorrei dirti che mi manchi, che tutto questo sole io non lo sopporto nemmeno, se non ci sei tu.
Che non me ne frega niente del fuso orario, e me ne sbatto delle foto, dei tweet e dei manager. E lo so che quello che hai lasciato precipitare sul campo assieme alla bile e la stanchezza, e la frustrazione, e la voglia di rivalsa, ero io, eravamo noi, sempre noi".
Queste frasi, Elia.. Credo di aver quasi pianto!
Complimenti per amare così i Larry da dedicare loro così tante meravigliose storie.

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