Buon giorno e buon sabato mattina cara persona! Curiosa, davvero molto curiosa la richiesta avanzata da Erwin che voleva che Levi facesse una certa destinata cosa a lui, per ricordarsi di essere umani e non perdere la priorità umanità. Ma forse è l'unica cosa che fa in modo che rimangono come tali, se vogliono continuare a fare ciò che fanno da anni ormai.

Uhm, non so esattamente come far iniziare questa recensione, però, sicuramente, volevo dirti che mi dispiace che la tua os non abbia più recensioni perché, sul serio, se le merita tutte. ;_;
Hai praticamente buttato brace sul fuoco con questa storia, lasciandomi agonizzante in un angolino a piangere. Ora sentiti in colpa.
A parte gli scherzi, è veramente molto bella. Irvin sembrava davvero lo stesso Irvin dell'anime\manga: me lo immagino facilmente a chiedere a Rivaille una cosa del genere, giustificandosi con parole simili a quelle che hai usato tu.
Non ho molto da dire, perché la os parla da sola, quindi ti lascio solo questa recensione positiva e ti metto tra gli autori preferiti (verrei anche ad abbracciarti se potessi); leggere questa storia mi fa pensare che, forse, la sezione di efp su Shingeki No Kyokin non finirà nel MALE e nel degrado in cui sono cadute molte altre sezioni dedicate ai diversi anime e manga.
U made my day, Kastel! ^^

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Il rapporto tra Rivaille e Irvin è uno dei più misteriosi di tutto il manga, di sicuro quello che più mi affascina: purtroppo, per ora Isayama non ha ancora deciso di svelarci qualche retroscena, magari con un flashback (il nuovo spin-off chiarirà le ombre del loro passato), ma, fortunatamente, l'immaginazione permette di creare missing moments come questa, che ho davvero apprezzato.
L'idea dell'abbandono della propria umanità, per riuscire ad ottenere la libertà dai Giganti, è uno dei punti cardine di SnK: ogni decisione di Irvin viene presa con la consapevolezza che provocherà la perdita di vite umane, e il discorso di Armin vuole far capire che è solo chi soffoca il proprio lato umano può sperare di cambiare il mondo. Ma cosa significa, precisamente? 
Ed ecco che la risposta arriva grazie a questa one-shot: l'idea che l'abbandono dell'umanità non sia solo una vuota promessa, ma diventi un vero e proprio giuramento di sangue, che passa attraverso una cicatrice, rende la determinazione di Irvin ancor più ferrea, un "voto", per usare le tue parole. Inoltre, il fatto che questo "rito di passaggio" (o almeno così lo considero) sia compiuto in modo reciproco, e che tali sentimenti non vengono abbandonati, ma affidati, oltre a rinforzare ulteriormente il fortissimo legame che condividono, lascia aperto uno spiraglio di speranza, secondo me: significa che forse, un giorno, finita la guerra, entrambi potranno recuperare il proprio cuore, tornando a vivere come semplici esseri umani. (Possibilità purtroppo davvero remota, visto che ad Isayama piace far soffrire i lettori).
La lunghezza della ff è ideale, non c'è una parola di troppo, e i discorsi brevi ben si addicono a questa scena, fatta soprattutto di piccoli, ma coraggiosi gesti, ed entrambi i protagonisti sono IC ( vedere un Rivaille che non sia violento, o che non si esprima utilizzando un linguaggio volgare, sta purtroppo diventando sempre più raro...), mi piace il modo credibile in cui hai reso queste loro versioni passate (è davvero bella la parte in cui descrivi la mano di Rivaille, "non ancora abituata ad uccidere giganti ma solo esseri umani, a tagliar loro la vita e a prendersi ciò che vuole", visto che crea un collegamento ideale con l'altra ff a lui dedicata).
Concludo qui, non so cosa altro dire, se non "complimenti"! 
(Recensione modificata il 09/09/2013 - 12:13 pm)