Inizierò dicendo che la prima cosa che ho pensato dal titolo è stata “Ecco, un’altra prima volta di Alec” e invece no! ZANZAN. Mi hai fregata, ce l’hai fatta.
Sono partita prevenuta con l’idea di leggere l’ennesima prima volta del piccolo Alexander, e poi sono scoppiata a ridere dandomi dell’idiota, quindi direi che sei riuscita a rendere bene il doppio senso – o forse sono io che penso sempre male, chi può dirlo.
Ci tenevo a dirti che questo effetto sorpresa mi ha lasciata di sasso, e che l’ho letta ieri sera molto molto molto molto(?) tardi, e che ridendo ho svegliato la famiglia *quella dalla risata sguaiata*
Mi sono immaginata Alec bianco come uno straccio, pietrificato che stringe il braccio di Magnus, della serie “Che l’Angelo mi salvi da questa tremenda morte!” ed è una cosa fantastica, il povero Alec in queste situazioni mondane mi distrugge.
Passiamo oltre(…). Volevo dirti cento cose ieri notte, e ora me ne ricordo la metà, fantastico.
Dimenticherò di sicuro qualcosa, perdonami.
Mi piace che Alec si senta ridicolo, voglio dire, lui uccide demoni e si lancia dai tetti per poi avere paura di… una stupida giostra mondana, sì. Insomma, sii uomo Alexander, hai combattuto demoni drago non troppo estinti e poi strilli come una donnetta per una montagna russa.
Altra cosa “si morse il labbro”. Adoro quando lo fa, perché lo fa /sempre/ e la gente spesso se lo dimentica, quindi quando qualcuno lo scrive io prendo il volo e gongolo come una deficiente…. Sì.
Se non si fosse capito mi è piaciuta molto, mi sono sentita cattiva ad aver pensato che era la solita banalità, ma tu mi hai stupita, sul serio. Complimenti, te li meriti.
Alla prossima.
Sick. |