Recensione per storia partecipante al contest "Il meglio di me", con tabella di valutazione.
-Correttezza grammaticale: 10/10
-Lessico: 5/5
-Stile: 5/5
-Originalità: 9/10
-Caratterizzazione dei personaggi: 3/5
-Coinvolgimento: 5/5
-Gradimento personale: 8.5/10
-Totale: 46.5/50
Questa è già la nona storia che leggo per questo contest, eppure anche lei è riuscita a stupirmi! Non ero mai riuscita ad organizzare un contest che si rivelasse tanto variegato, pieno di sorprese e con tante storie di ottima qualità. Questa, ovviamente, non fa eccezione ed è una di quelle che più mi ha stupita e che, inoltre, mi ha riportata indietro ad un periodo della mia vita in cui leggevo molto libri fantasy e, per qualche motivo, mi ritrovavo sempre ad apprezzare più i cattivi che i buoni (in quanto personaggi, non perché io sia una psicopatica, ecco …). Ma ciancio alle bande e passiamo all’analisi della tabella di valutazione.
1) Correttezza grammaticale: qui non ho molto da dire: sono 110 scritte nel modo giusto e messe al posto giusto, che si susseguono senza intoppi, catturando fin da subito il lettore.
2) Lessico: è chiaro che la scelta delle parole è estremamente accurata e meditata, in questo testo. Inoltre, personalmente, ammiro tanto chi scrive drabble, perché io personalmente non credo sarei capaci condensare così tante emozioni in così poche parole.
3) Stile: c’è un che di magnetico in questa storia, un interessante mistura tra un tipo di drammaticità quasi poetica (mi riferisco soprattutto all’immagine del cadavere della madre che tenta invano di proteggere il proprio figlio) e una drammaticità estremamente cinica e gelida (incarnata dai pensieri e dalle azioni di Everett).
4) Originalità: ciò che più mi ha stupito di questo testo, però, è il momento in cui Everett prende i due scheletri carbonizzati e li passa al mutaforma che lo segue. In quel momento credo di aver trattenuto il fiato, perché è un’azione che mi ha lasciata a dir poco stupita: da un lato è molto poco da tiranni attraversare un campo di “battaglia” dopo la stessa e addirittura toccare i cadaveri, però allo stesso tempo non l’ho trovato poco credibile e penso che contribuisca a caratterizzare il personaggio e a segnare l’originalità di questa drabble, già di per sé piuttosto peculiare.
5) Caratterizzazione dei personaggi: giustamente, in 110 parole non si può pretendere chissà che in questo punto. Eppure, come ho già detto, con le sue semplici azioni il personaggio di Everett parla da sé. Inoltre, come qualcuno già sa, io ho una certa fascinazione per i cattivi e per i tiranni, perciò non posso che apprezzare questa breve descrizione di questo personaggio.
6) Coinvolgimento: lo stile e le immagini proposte da questa drabble sono molto forti e credo contribuiscano a creare un certo pathos nel lettore, un coinvolgimento che non è limitato solo al breve lasso di tempo della lettura in sé, ma che continua ad avvolgere il lettore anche con riflessioni successive.
7) Gradimento personale: se non si era capito, questa storia mi è piaciuta moltissimo. Ho apprezzato moltissimo lo stile e la scelta delle parole, il personaggio mi attrae molto e le immagini proposte mi hanno decisamente colpita e catturata. Insomma, complimenti per questo piccolo capolavoro e auguri per i tuoi futuri lavori. Alla prossima,
Lilith
STORIA CLASSIFICATA QUINTA |