Recensioni per
La passione brucia come le fiamme dell'inferno
di fanny_rimes

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
16/08/14, ore 12:31

Ciao, ho cercato delle storie slash ambientate nel medioevo e, sinceramente, non mi aspettavo di trovarne una nel reparto "fantasy".
Dopo averla letta, devo dirti che hai davvero fatto un ottimo lavoro: i personaggi sono interessanti (Jean è adorabile) e la lotta interiore di Damien è stata una colonna portante della storia dal primo all'ultimo capitolo.
Corentin... non voglio essere volgare, quindi non commenterò su di lei.
Solo una cosa: la spiegazione che ha dato Jean sulla natura di questi esseri creati da lord Arthur non è stata molto chiara, almeno per me.
Sembrava più che altro che tu volessi esprimere un concetto chiaro nella tua mente ma che non sapessi come farlo...
Comunque, la storia è stata molto bella, seppur breve.
Alcune cose potrebbero essere perfezionate, ma va benissimo anche così.
Questo è quanto, TMC.

Recensore Veterano
13/06/14, ore 19:27

Oddiooooo!!! *-*
Entusiasta arrivo a commentare anche quest'ultimo capitolo. Mi è piaciuto molto. Appena hai parlato di una donna ho capito che si trattava di Corentin e tutte le emozioni che dovevano averla attraversata dieci anni prima, ho capito che c'era qualcosa che non andava... Non mi aspettavo solo che avesse manovrato il lavoro di Lord Arthur! In ogni caso.
Mi è piaciuto molto il momento di azione, una sorta di gran finale alla storia che è stata incentrata fondamentalmente sulle emozioni. Speravo dal principio che finisse in questo modo e ne sono totalmente soddisfatta. Finalmente l'amore ha vinto! *^*
Bello, mi è piaciuto davvero molto, complimenti! Si sono ricongiunti e vivranno insieme felici e contenti fuggendo dal mondo! Che bello *-*
Ottimo lavoro, mi è piaciuto molto questo racconto profondo e travagliato!

Recensore Veterano
13/06/14, ore 19:15

Fammi dire che sono fiera di me stessa, perché non appena hai citato il nome "Gilbert" io avevo capito che sarebbe morto entro la fine del capitolo. Lo sapevoooooo! Doveva esserci un modo perché rimanessero da soli!
Allora, da quel che ho capito, Jean è tornato uguale a prima, oltre al fatto che è risorto, ovviamente.
Damien aveva quasi ceduto alla sua passione, all'amore... Però ha resistito pensando ai suoi ideali. In fondo è giusto che abbia pensato così, è perfettamente in linea con le idee di quel tempo.
Chiusi in un mausoleo, cacciati dagli altri demoni, soli nella notte... Ce la farà Damien a resistere? Domande che troveranno una risposta solo nel prossimo capitolo.
Certo, i ricordi sono terribili, il passato ha segnato il nostro protagonista così tanto da spingerlo a prendere una strada molto particolare... Immagino solo come può sentirsi... Che compassione :(
Nymphna

Recensore Veterano
13/06/14, ore 18:59

Innanzitutto ti dico che sono rimasta profondamente sconvolta quando ho letto che si parlava di Jean, non me l'aspettavo affatto, ho provato una piccola parte di ciò che ha sentito Damien! Mi immagino che shock...
Provo a pensare che cosa può essere successo nella mente di Damien vedendosi davanti l'amante che ha perduto anni prima e che ora è una sorta di esperimento mal (o ben?) riuscito... Insomma, un bel problema. E ricorda tutto, nonostante sia una sorta di demone, giusto?
Ora Damien lo porterà al monastero... Che ritorni l'amore? Ormai dovresti conoscermi, lo sai che sono una romantica senza speranza :3
Comunque una cosa che secondo me hai espresso molto bene e che mi ha fatta riflettere è anche il totale rifiuto della sessualità. All'epoca veniva completamente ignorato come "bisogno" e anzi condannato. Hai inserito diversi temi profondi e interessanti in questo racconto, cosa che lo rende ancora più interessante e completo.
Procedo!
Nymphna

Recensore Veterano
13/06/14, ore 18:37

Finalmente la giudicia riesce ad approdare nella tua storia da recensire, come promesso. Questo primo capitolo mi ha veramente lasciato un nodo in gola che mi stringe e mi mozza il fiato. L'amore fra due persone, un amore che, nonostante non sia quello tipico, come hai scritto "non può essere peccato", intrecciato con un destino di morte e di espiazione...
Penso che sia un'ottima idea. Mi è piaciuto veramente molto. Innanzitutto non mi ha affatto delusa il tuo stile di scrittura, sempre molto curato e diretto. Le immagine sono vivide e crudeli, giustamente: un momento così duro e crudo non è possibile essere delicati.
Corro al prossimo capitolo col cuore in gola!
Nymphna

Recensore Veterano
28/12/13, ore 19:05

SECONDA CLASSIFICATA AL CONTEST"QUADRI E PICCHE" di Gaea, phoenix_esmeralda e S.Slappy

Valutazione di phoenix_esmeralda

Grammatica: 9.8/10

 
Grammatica molto buona, ho notato pochissime cose, che perlopiù sono sviste. Te le segnalo:
Capitolo 2: 1) “Probabilmente era stato attaccato con dell'acqua santa, oppure era stato torturato con delle croci, al cui contatto la loro  pelle bruciava come la cera delle candele.” “sua pelle”, sta parlando al singolare (anche se ho capito che era un “loro” generico riferito a quel genere di creature, ma si sente comunque lo stacco);
2) “ma non ancora abbastanza pura da essere protette” protetta
3) “«È ho una cosa importante da dirti”  Ti è scappato un accento che non doveva esserci
Capitolo 3: 1) “«Sta arrivando qualcuno» mormorò, saltando in piedi e avvicinandosi alle sbarre d'acciaio. Non appena vi posò le mani, un dolore lancinante lo costrinse ad indietreggiare, fissando  i palmi striati da lunghe bruciature rossastre.” La frase non si legge bene, perché c’è un cambio di soggetto: il soggetto è “un dolore lancinante”, ma l’azione di fissare la fa Jean
2) “Ci volle poco, prima che due di quelle creature, facessero la loro apparizione sul sentiero.” virgola tra verbo e soggetto
3) “Si separò con dolore dalle sue labbra, poi si costrinse a staccare le mani da quel corpo che tanta aveva desiderato negli ultimi dieci anni” Tanto
Capitolo 4: “Purtroppo non aveva calcolate” calcolato
 
 
Stile: 9.7/10  
 
Ho trovato il tuo stile molto piacevole, curato, elegante. Si adatta perfettamente al periodo storico che hai scelto di usare e lo abbini a un lessico forbito, adeguato e mai ripetitivo. Ho notato il tuo uso sapiente dei sinonimi! J Ho apprezzato molto il primo capitolo, dove hai saputo usare sapientemente il ritmo per catturare immediatamente l’attenzione del lettore e al contempo spiegare in modo completo la premessa alla storia. Veramente bello il passaggio dal momento in cui i due sono nella camera da letto al rogo, immediatamente dopo: così veloce e al contempo esaustivo, efficace e coinvolgente.
L’unica cosa è che ci vorrebbe ogni tanto qualche virgola in più, ma sono dettagli. Credo che tu sappia scrivere veramente bene!
Ho segnalato alcune cose che non ho capito o che, a parer mio, potrebbero rendere più scorrevole la lettura:
 
Capitolo 2: “Ma era stato solo un sogno. L'ennesimo. Un'ulteriore prova del Demonio di tentarlo.” Non ho capito bene cosa si intendeva in questa frase, forse invece di “prova” sarebbe più esatto dire “Tentativo? O il significato è altro?
Capitolo 3: “La lama gli si conficcò nel petto, poi scivolò fuori velocemente. Gli abiti di quella creatura si macchiarono istantaneamente di rosso, mentre si portava le mani alla ferita, cadendo sulle ginocchia.” Io toglierei “di quella”, lasciando solo “gli abiti della creatura”, mi sembra che fili più liscio.
2) “«Ce ne sono altri, nel bosco. Loro... avvertono la nostra presenza» disse in direzione del cavaliere, che indietreggiava piano tenendo sotto tiro i mostri di fronte a loro.” Io eliminerei la virgola prima del “che”.
Capitolo 4: “«Già, lui è solo per te non è vero? Hai preferito guardarlo morire piuttosto che lasciare che vivesse un amore vero, un amore che agli occhi del mondo non sarebbe parso un abominio!»”  Non ho capito il senso della frase, manca qualcosa?
2) “tagliere la corda che legava i suoi polsi”sta meglio “che gli legava i polsi”, e ci vuole “tagliare” (hai scritto “tagliere”)
3) “Damien colpì il lucchetto che teneva le sue catene più volte, finché non l'ebbe spezzato.” “più volte” lo metterei dopo “colpì” (sono finezze, eh? Non è che ti penalizzo per ‘ste cose!)
 
 
Caratterizzazione: 10/10 
Assolutamente il massimo in questa voce, hai utilizzato tutta la tua perizia nel caratterizzare il tuo protagonista. Damien è passionale, incurante del pericolo, nelle prime righe della tua storia. Ma la realtà gli cade pesantemente sul capo e la persona  per lui più importante gli viene portata via in modo barbaro. E questa sofferenza, unita alla costante tortura del rimorso, lo trasformano e lo rendono più cauto. Lo ritroviamo anni dopo indurito dal senso di colpa, rigido nella sua volontà di espiare e crudele, in principio, con Jean. Non vuole tornare indietro, ricadere nell’errore, soffrire ancora, perdere ancora e sentirsi nuovamente in colpa.
Tutto questo è stato efficacemente narrato e il suo comportamento è sempre giustificato dai pensieri che gli scorrono in testa, dai sentimenti che prova. In pochi capitoli hai tratteggiato perfettamente una personalità a tutto tondo. Ti ho trovata veramente brava!
 
 
Originalità: 8.5/10
Credo che la scelta di un contesto intollerante nei confronti degli omosessuali non sia proprio la più originale del mondo, così come un protagonista che inizialmente si adegua alla mentalità comune della sua epoca sentendosi sporco e peccatore e poi, alla fine, decide di seguire i suoi sentimenti accettando il fatto che il suo amore non può essere peccato. Estrapolando la storia dal contesto storico, la trama è un po’ uno standard.
Anche se l’ambientazione medievale – peraltro curatissima - e gli sprazzi fantasy condiscono la storia di elementi innovativi, rendendola meno scontata.
Così alla fine ho optato per un otto e mezzo!
 

Adesione alle regole della squadra: 9/10  
 
Dunque... ti ho dato il massimo per il contesto intollerante e per  la citazione di Caparezza.
Invece sono rimasta perplessa sul terzo punto: quello dell’allergia/intolleranza che dovrebbe avere uno dei personaggi.
Ora, analizzando il tutto credo che tu faccia riferimento all’intolleranza di Jean per l’acqua santa, ma non sono del tutto sicura che questo soddisfi pienamente i criteri di Gaea, per cui non ti ho dato proprio il massimo. Comunque mi sembra tutto ok!
 
 
Pacchetti Punti : 4/7  
 
Dunque... Punteggio massimo di 3 punti per il pacchetto 3 ORO, dove le citazioni sono ben utilizzate e ci sono tutte e 5 (ho notato una tua certa predilezione per “Orgoglio e Pregiudizio”! ^^). Il 4 ORO invece, purtroppo è stato frainteso. Tu hai utilizzato una stessa frase per ogni inizio di capitolo e un’altra stessa frase per la fine dei capitoli, mentre invece la frase doveva essere UNICA sia per l’inizio che per la fine dei capitoli. Ora: da un lato so che è stato un fraintendimento e mi spiace da morire penalizzarti, perché penso che tu sia stata bravissima nell’utilizzo delle frasi; però al contempo usare una frase unica avrebbe comportato più difficoltà e siccome non sei stata l’unica a utilizzare quel pacchetto, non penalizzarti sarebbe ingiusto nei confronti degli altri partecipanti.
Inoltre, non essendo un pacchetto del tuo giudice, la mia valutazione si muove da -4 a +4. Ho scelto darti la metà del punteggio, visto che hai usato le frasi a “metà” (se così la vogliamo vedere), più un punto bonus per la tua abilità! Quindi, insomma, ti ho dato 1.
 
Gradimento personale: 8.5/10
 
Nonostante lo slash e il rating rosso (che io di solito “vieto” nei miei contest), devo dire che la tua storia mi ha incuriosita; soprattutto per la tua abilità nel trattare il contesto storico, ben curato in diversi dettagli, e per la perizia introspettiva. Sei stata perfettamente in grado di calarti nei costumi e nella mentalità dell’epoca, narrando una storia medievale con una naturalezza sconcertante.
Sono stata anche molto lieta di trovare questa frase: “Verso la fine, la verità degli altri era falsità per lui; e ingiustizia la giustizia degli altri.”, visto che era la stessa che io avevo scelto per lo Spoon River Contest. Batti il cinque, sorella! ^^
E niente: ti ho trovata davvero bravissima, e se il punteggio del gradimento non è massimo, è solo per puro gusto personale!
 
 
Tot: 59.5/67

 

Recensore Junior
16/12/13, ore 16:28

Seconda Classificata a "Quadri e Picche - Il contest delle sorprese!": LA PASSIONE BRUCIA COME LE FIAMME DELL’INFERNO - Fanny_Rimes

Grammatica: 8.75/10
Tutto giusto e corretto a parte qualche doveroso refuso. Ti segnalo solamente un paio di sporadici errori grammaticali:
-“La rabbia, l'angoscia, la sofferenza, crebbero a tal punto”, non ci va assolutamente la virgola dopo “sofferenza” perché così facendo stai separando i soggetti dal verbo;
-“Quelle parole, la disperata eco nel tono della sua voce, il desiderio che ormai si era impossessato di ogni piccola parte del suo corpo, spinsero Damien a dimenticarsi di tutto il resto, ad agognare soltanto di farlo suo”, stessa cosa: “parole”, “eco” e “desiderio” sono tutti soggetti di “spinsero”, che non va separato da loro con una virgola.
Stile: 7.75/10
A mio parere fai un uso abbondante di virgole, aumentando gli incisi e frammentando notevolmente la lettura. A volte la virgola può andare prima della congiunzione “e” per enfatizzare un concetto, però farlo spesso può essere visto come una ripetizione - è un po’ come se scrivessi “ma però”, per intenderci.
Alcuni esempi:
Le celle dei monaci erano molto più piccole, e tutte situate al piano inferiore. A lui era stato concesso di avere una stanza con la finestra, fin da quando, all'età di due anni, era stato abbandonato sulle scale del Monastero, “e tutte situate al piano inferiore” è un’altra caratteristica delle celle, una caratteristica per nulla strana e da “isolare” o mettere in evidenza. Anche la virgola tra “finestra” e “fin” è superflua, in quanto il verbo “concedere” regge implicitamente, nella maggior parte dei casi, una proposizione temporale o comunque un avverbio di tempo: non occorre perciò separarlo da “fin da quando” -anche perché subito dopo inserisci un’altra virgola, che spezza il tutto ulteriormente.
La terza persona è stata sfruttata molto bene, se non fosse per un piccolo momento in cui hai deviato il punto di vista di Damien per impossessarti di quello del (momentaneo) Jean:
“La creatura spalancò gli occhi quando avvertì dei passi avvicinarsi alla sua prigione. La polvere e le percosse subite rendevano la sua vista sfocata, eppure riconobbe subito quella nera figura accanto alle sbarre”, stavi raccontando la scena attraverso gli occhi di Damien (così come negli altri capitoli), mentre qui sei slittata su Jean, descrivendo il suo stato psicofisico come se tu, narratore onnisciente, ora fossi nelle sue veci. Nulla di troppo sbagliato, solo che lo zompare da un personaggio all’altro (all’interno dello stesso capitolo/paragrafo) può confondere il lettore.
Originalità: 9/10
Di slash se ne leggono tante, ma mai in un contesto simile (almeno per quanto mi riguarda): inquisizioni, persecuzioni, omofobia, cavalieri, demoni... Finalmente un background diverso e anche molto consono, visti e considerati il tipo di coppia e i tabù di quell’epoca. Presi singolarmente magari possono essere considerati come temi triti e ritriti, ma amalgamati insieme penso siano da considerare come una miscela appetibile. Ho amato le citazioni e le frasi in latino, fanno entrare molto nell’atmosfera medioevale della storia. Inoltre la reincarnazione, il tradimento e i colpi di scena hanno reso il tutto più intrigante, facendomi chiedere come sarebbe andata a finire, anche se ad un certo punto il ruolo preponderante di Corentin è diventato cristallino.
Caratterizzazione: 10/10
Nulla da ridire, sei stata molto brava, ogni personaggio ha il suo perché e il suo passato, dall’altruista e speranzoso Jean al ferito e imperturbabile Damien. Forse alcune sfumature da cliché le possiedono anche loro, ma non le ho sentite più di tanto. Anche la contestualizzazione merita molto, i vari personaggi di passaggio, gli intrighi amorosi e sovrannaturali. Mi trovi entusiasta, davvero.
Adesione alle regole della squadra: 7/10
Contesto di forte intolleranza? Beh, direi che ci siamo: omossessuali perseguitati e mandati al rogo.
Citazione de “La mia parte intollerante” di Caparezza? Io la conto per molto buona, calza a pennello e non si sente troppo, anche se non è lunghissima direi che può andare visto il genere che hai scelto.
Sull’allergia che intacca il personaggio invece ho da ridire… Anche perché non l’ho trovata! Sarò io fusa come al mio solito o il punto tre della Squadra Intollerante è stato bellamente saltato?
Gradimento personale: 8.75/10
Sebbene io non sia una fan sfegatata di Medioevo, cavalieri e mostri sovrannaturali, ho apprezzato questa storia soprattutto per la scelta narrativa: la suddivisione in capitoli né troppo corti né lunghi, in cui accade sempre un qualcosa che ti lascia con la sete di sapere in gola; la ripresa (come da pacchetto) della stessa frase che man mano cresce d’intensità; la crudezza di alcune scene e il tema delicato affrontato. È stato forse il finale lieto a non farmi compiacere del tutto. Non so, sarà per le dinamiche, le ambientazioni e il contesto storico, ma a mio parere ci sarebbe stata molto di più una conclusione tragica o perlomeno aperta. Beh, è una scelta narrativa puramente personale, entrambe possiamo farci poco o nulla.
Pacchetti: 7
Elementi usati egregiamente, si incastrano alla perfezione, così come la frase ripetuta con un’accezione sempre leggermente diversa. Unica cosa: non essendo la tua caposquadra non so se sia propriamente scorretto o meno, però forse non dovevi utilizzare due frasi differenti ma la stessa, sia a inizio che fine capitolo. Non ti tolgo nulla comunque.

Slappy

Recensore Junior
18/11/13, ore 23:47

Magistrale. Anche qui l'unico appunto riguarda la necessità di spiegare le cose: quando Corentin parla di come Lord Arthur abbia fatto di lei quella che è e del fatto che ha bisogno della sua anima. In tutto il resto del testo, la tensione e l'emozione restano alte. Molto, molto bella. Sono davvero contenta di aver trovato e letto questa storia.

Recensore Junior
18/11/13, ore 23:31

Molto bello anche questo capitolo. Senz'altro al livello del primo. L'unico appunto che ti muoverei qui sono le spiegazioni teoriche che Jean dà a Damien riguardo alle azioni di Lord Arthur, tendono a far uscire un po' dall'atmosfera, dal coinvolgimento emotivo così forte, per andare ad un livello razionale. Mi chiedo anche come le sappia lui, queste cose. Ma d'altra parte, se vanno chiarite, c'è poco da fare.

Recensore Junior
18/11/13, ore 23:21

Un primo capitolo che spezza il fiato. Presentato senza essere insistente, per tratti, immagini, ellissi. Damien promette di essere un personaggio dall'interiorità complessa, articolata, coinvolgente. Proseguo nella lettura. Complimenti.

Nuovo recensore
12/11/13, ore 15:00

SPOON RIVER CONTEST di ZKaoru69


La passione brucia come le fiamme dell'inferno di Fanny_rimes {Ingiustizia}


Grammatica e ortografia: 8/10

Purtroppo ci sono un po' di errori di battitura ("ombre multicolore", "riusci", "abbastanza pura da essere protette", "lo vide. il", "C'e un'abazia", "Damien non aspetto nemmeno", "A far si", "non aveva calcolate", "si scaglio" e, nelle note, "pecatto").
Attenzione anche alle concordanze: "«Non puoi uccidermi!» ... «Sì, ma posso comunque farti del male.»" Il proprio non ci sta: o metti un no, oppure scrivi "hai ragione", "è vero", "è così" e via dicendo.
"Avvertiamo il loro dolore..." Dato che Jean sta parlando del dolore dei vivi, dovrebbe comprendere anche Damien e quindi dire vostro dolore.
Il nome Serge in francese non necessita di accentazione sulla e [l'accentazione serve per pronunciare la e quando si trova alla fine di una sillaba o di una parola. Dato che la divisione in sillabe del nome è Ser-ge, la e si pronuncia di suo].
Passando alla punteggiatura: prima di tutto, ti ricordo che non bisogna assolutamente mettere la virgola tra soggetto e verbo! Dato che capita svariate volte, non credo si tratti di sviste. "... la parte di me già purificata dal peccato, ha contrastato...", "Il ragazzo, fece ...", (note) "Le anime dei Peccatori, scontano...", "L'essere che lo sovrastava, aveva...", "... noi, riusciamo..." "L'ultima cosa che avvertì, furono..."
"Ci volle poco, prima che due di quelle creature, facessero la loro apparizione sul sentiero." Entrambe le virgole possono essere cancellate.
"Uno di loro aveva lunghi capelli biondi, che gli ricadevano sulla fronte e sugli occhi; ma, evidentemente ciò non intralciava la sua vista, perché non appena avvistò Gilbert, prese a correre nella sua direzione." Tra biondi e che la virgola non è necessaria, come quella tra vista e perché, e al posto del punto e virgola mi sembra abbastanza una semplice virgola. Evidentemente e non appena avvistò Gilbert sono incisi e sta a te decidere se inserirli tra due virgole, ma devono essere o con o senza, non una virgola sì e l'altra no. Io cambierei la frase così: "Uno di loro aveva lunghi capelli biondi che gli ricadevano sulla fronte e sugli occhi, ma evidentemente ciò non intralciava la sua vista perché, non appena avvistò Gilbert, prese a correre nella sua direzione."
"«Anche in un'altra città, quanto credi che ci metteranno a trovarmi o a scoprire che sono diverso!»" Qui ci va il punto interrogativo.
"«Già, lui è solo per te non è vero?»" Tra te e non è necessaria una virgola.
È vero, riguardo alla punteggiatura non si trovano due persone che la pensano allo stesso modo, ma queste correzioni mi sembrano tutte condivisibili.


Lessico e sintassi: 7.5/10

Partiamo con le cose che mi sono piaciute molto: innanzitutto il fatto di iniziare e finire i capitoli con la stessa frase è un'idea stilistica molto bella e sei riuscita a sfruttarla bene, senza forzature. I titoli in latino dei vari capitoli sono meravigliosi (e mi chiedo come mai non hai scelto un titolo latino anche per la storia).
Nel testo ci sono immagini molto evocative: la pelle che "bruciava come la cera delle candele", il "sorriso caustico" di Damien, il baciarsi "lentamente, ma con avidità".
Mi piace molto anche il suono dei "decori dorati".
Passando invece alla forma: in primis, il giustificato va e viene (ma forse è solo un problema di conversione del formato), quindi se è così anche nella tua versione, ti consiglio di cambiarlo.
"Dam. Solo Jean lo chiamava così." Dam va in corsivo. "La testa. Le ultime parole..." La testa va in corsivo.
Ci sono inoltre alcune scelte lessicali che non mi soddisfano appieno.
Per esempio, al posto di "cortile esterno" della chiesa avrei optato per un più elegante "chiostro".
"Solo pochi uomini riempivano l'enorme stanza." Dubito che riempire sia il verbo da utilizzare nel contesto (essendo appunto la stanza enorme, come possono pochi uomini riempirla?), propenderei per un più neutro trovarsi.
Piuttosto che "Sir", essendo l'ambientazione pseudo-francese, opterei per "Ser".
"Le ultime parole di Lord Arthur gli risuonavano nella mente, così come l'immagine del corpo..." Risuonare va bene per le parole, ma di certo non per l'immagine.
Occhio alle ripetizioni: "C'è un'abbazia a tre giorni di viaggio da qui. Lì c'è un gruppo di monaci..." Il secondo può essere facilmente sostituito con vi dimora.
"...non doveva commettere di nuovo lo stesso errore. Non avrebbe messo di nuovo in pericolo la vita di Jean." Uno dei due di nuovo può diventare un ancora.
"... osservò Gilbert mentre fissava l'orizzonte..." Una relativa al posto della temporale suona meglio (che fissava).
Ci sono inoltre delle imperfezioni nella coesione complessiva del testo:
"Il vento si era alzato e una lieve brezza aveva preso a soffiare sui due uomini." E Padre Serge, poverino?
"Damien voltò le spalle al ragazzo, che smise di parlare scorgendo l'espressione gelida sul suo viso." Se Damien gira le spalle, come fa Jean a scorgergli il viso?
Gli occhi di Jean sono azzurri come il cielo, come è indicato più volte, ma ad un certo punto diventano "color dell'oceano", che io associo sempre a un blu molto profondo, poi di nuovo cambiano nel "color del mare", che invece ricorda un blu/verde. Partendo dal presupposto che Jean non sia un Gary Stu il colore dei cui occhi cambia a seconda dell'umore, del tempo o di altri fattori improbabili, ti consiglierei di scegliere una sfumatura (celeste, blu, verde) e una similitudine e andare sempre di quelle.


Originalità: 9/10

Le note sono molto puntuali, ben fatto!
Dal punto di vista storico mi sono sorte alcune perplessità - ma essendo in fin dei conti un fantasy non ho dato loro troppo peso.
Per esempio, sono spiacente di informarti che i bottoni non esistevano. O meglio, esistevano unicamente come elemento decorativo e solitamente erano fatti di materiali preziosi; in ogni caso, non avevano la funzione odierna perché... non esistevano le asole. Quindi dubito che le "dita impazienti" di Damien possano scivolare "sui bottoni della camicia", al massimo gli scioglieranno i legacci.
Altri dettagli invece sono resi davvero bene: per esempio, la scena nel sotterraneo dove manca l'aria e Damien si sente svenire è molto realistica.
Per quanto riguarda l'elemento sovrannaturale, mi è piaciuto molto: sei stata in grado di mischiare magia nera e superstizioni religiose in modo da creare una serie di "poteri" molto interessanti.
La trama è ben articolata e ricca di colpi di scena: bravissima!


Caratterizzazione dei personaggi: 8.5/10

Damien e Jean rispecchiano abbastanza gli stereotipi di seme e uke; eppure Damien, a suo modo, è fragile: la morte di Jean lo rende un uomo "spezzato", e il rifiuto che gli rivolge in un primo momento rivela quanto in realtà l'equilibrio che ha raggiunto sia precario ai suoi stessi occhi.
Jean, al contrario, non ha mai un'esitazione o dei dubbi riguardo al suo amore per Damien e per lui sopporta anche la tortura e la morte. Un vero uomo, insomma!
Corentin -è una troia- è una cara ragazza che si lascia trasportare dal suo amore malato per Jean, fino alla follia. Forse è lei il personaggio più oscuro della storia (perfino più di Lord Arthur), dato che incarna il più puro dei sentimenti, l'amore, degradato fino alla gelosia più pazza ed estrema. E la sua pazzia offre un ottimo contraltare alla relazione che hanno Jean e Damien, irta di ostacoli ma sincera e vera.


Coerenza con la citazione: 4/5

Damien prova ad uniformarsi alla morale del mondo in cui vive, su questo non ci sono dubbi, ma alla fine decide di seguire ciò che il suo cuore gli dice che è giusto. Magari si poteva rendere meglio la parte del "verso la fine", ma si tratta di un dettaglio. Il senso comunque traspare, eccome.


Gradimento personale: 4/5

E' davvero stata una lettura piacevole! Mi sono rimasti impressi soprattutto i personaggi di Jean e di Corentin, mentre Damien forse è quello che non mi ha lasciato particolarmente entusiasta. Hai fatto davvero un buon lavoro; ti consiglio solo di lavorare un po' sullo stile per togliere tutte le possibili incertezze nella lettura.



Totale: 41/50 - SESTA CLASSIFICATA

Recensore Veterano
23/10/13, ore 19:10

Molto bella!
L'ambientazione mi è piaciuta moltissimo, così come il percorso di cambiamento del personaggio principale. Anche la storia che fa da cornice alla vicenda amorosa, le anime riportate in vita, è suggestiva e secondo me ben condotta, senza nessuna anticipazione o spiegazione fastidiosa per il lettore; il colpo di scena del ruolo avuto dalla donna è anche azzeccato. Inoltre il duello mi è parso ben descritto, realistico, cosa non semplice (a me, ad esempio, non piace scriverli). Infine, la frase che chiude ogni capitolo è una scelta stilistica molto buona, ed anche le citazioni si amalgamano bene con il resto della storia (avevo riconosciuto la Austen, la sto leggendo in questo periodo!). Se devo trovare qualche pecca, c'è qualche frase in cui avrei tolto/spostato delle virgole, ma nel complesso è un lavoro che mi è piaciuto. Complimenti!

Recensore Master
17/10/13, ore 19:43

Ciao, eccomi approdata anche qui XD Mi piacciono moltissimo i racconti storici, quindi non ho esitato a cliccare su questa storia, e ho fatto proprio bene *__*
Mi dispiace molto per la fine che ha fatto Jean, dev'essere stato terribile, anche se per "fortuna", in certe circostanze, si moriva per asfissia e non per il fuoco (mi ha sollevato tanto questa scoperta XD).
Ora voglio proprio vedere dove porteranno questi Cavalieri Neri, motivo per il quale sbarcherò presto sul prossimo capitolo :)
Alla prossima!

Recensore Veterano
01/10/13, ore 12:16

Eccomi qui! Devo dire che questa long è veramente bellissima!
Mi ha convinto tutto: la correttezza dello scritto (sono parecchio pignola ma non ho trovato nemmeno un errore), la scelta dello stile e del lessico (e le citazioni *___* da brava appassionata dell'Ottocento ho adorato i numerosi riferimenti a Jane Austen), la costruzione dei personaggi e delle situazioni.
L'unico appunto che potrei farti è che nel primo e nell'ultimo capitolo ci sono due stacchi di scena un po' bruschi (l'incontro amoroso e poi il rogo e lo stacco prima dell'ultimo paragrafo) rispetto alla generale fluidità e armonia del testo, ma si tratta più che altro di una considerazione personale.
Bellissima l'idea dei titoli in latino e dei riferimenti all'epoca in cui hai ambientato il racconto, che danno una grande solidità alla trama e rendono più complesso il riferimento al genere fantasy.
Non mi resta che lasciarti facendoti i complimenti e inserendo la storia nelle preferite, perché ho davvero apprezzato come hai gestito i personaggi, facendo affezionare il lettore alle loro vicende, e per lo stile maturo che hai scelto per lo scritto. Bellissimo lavoro.

Recensore Master
29/09/13, ore 15:28

Un finale dolcissimo, ma partiamo dall'inizio.
Quindi fu Corentin a fare la spia facendoli scoprire? Fu lei a denunciare il loro amore?... che stronza!
La gelosia è una brutta bestia!
Lieta che Lord Arthur, pur essendo apparso così poco, sia apparso al momento giusto per fare la cosa giusta.
Il finale in cui Damien capisce di non voler perdere altro tempo, perchè ne ha già perso troppo, è perfetto... e finalmente si concede di vivere quell'amore che non è peccato, ma è la sua felicità.
Una storia molto bella. Tragica e romantica, con un lieto fine che non guasta mai.
Brava Fanny.

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