Recensioni per
Hope In The Infinity
di Carlos Olivera

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/10/13, ore 19:53
Cap. 3:

Buonasera Nini!
Scusa il ritardo, ma hai potuto tastare quasi con mano il motivo del mio tentennamento.
Che dire, è semplicemente struggente.
Qualcosina poteva essere resa un pelo meglio, ma nel complesso hai colto nel segno con una drammaticità che difficilmente ti avrei attribuito.
Introduci un personaggio che pur non essendo difficile da capire ha molte sfumature, e immergersi qui e là tra i suoi ricordi e i tuoi omaggi silenziosi è un vero piacere.
Qualche “Suo Sua” ripetuto più volte non ha guastato eccessivamente la festa, ma cerca sempre di farci attenzione, potresti evitare tranquillamente il problema omettendone qualcuno, il senso regge comunque.
Errori rilevanti non ne ho notati, ma potrei modificare domani mattina se rileggendolo altre volte dovessi scovarne.
Se ti manterrai su questo tenore verrà fuori una raccolta veramente bella, quindi continua così o le prendi!
La scelta dei luoghi e lo stravolgimento di Venezia sono spettacolari, chi si sarebbe mai aspettato una Venezia che galleggia tra le nubi invece che tra le acque? In un posto del genere non potresti più minacciare di calarmi per i piedi in uno dei tanti canali.
Vado in pace, che ho dell’altro da fare.
Un bacione e un augurio di buona continuazione, Flea.

Recensore Veterano
04/10/13, ore 18:31

Buonasera!
Non so tu, ma io ho preferito questo capitolo all'altro.
E' accurato, coinvolgente e con una sfumatura romantica dalle venature piccanti che difficilmente un lettore si aspetterebbe da un tipo come te.
Il susseguirsi di vicende e persone è piacevolissimo, e traspare una velata leggerezza malinconica decisamente adatta ad un viaggio verso la terra promessa.
La scienziata e O’Neill sono decisamente la coppia dell’anno, talmente contrapposti da lasciare solo due possibili soluzioni: un odio irrefrenabile o un rapporto passionale ma non per questo privo di frecciatine.
La partenza effettiva poi, è magica quanto le forze che hanno spedito l’Aurora nello spazio.
E’ un accattivante mix tra la tipica poesia che si assapora nelle storie di Studio Ghibli e il tuo smisurato gusto nel descrivere, ci hai azzeccato!
Anche sotto l’aspetto pastrocchi non ho troppo da lamentarmi, se non i soliti “Una sorta di” e amiconi vari, non si tratta solo del capitolo in sé ma della storia in generale (ti conosco mascherina! A fine storia li conto e se superano i venti vengo personalmente a legnarti) e pure di Tales of Celestis, facci caso e stacci attento.
In giro ti sei dimenticato qualche maiuscola sui gradi militari, ma molto meno del solito.
“per quanto quello fosse un problema decisamente relativo visto il modo in cui avrebbero viaggiato” manca il punto a fine frase.
“che per cento anni sarebbe stata la loro casa, il loro personale mare sconfinato da solcare in direzione della loro nuova, futura casa” infila un sinonimo al posto di uno dei due “casa”.
Ciao dolcezza!
Emma.
P.s. Con quelle note mi hai fatto arrossire, me la pagherai.
P.p.s. Grazie.

Recensore Veterano
22/09/13, ore 22:30

Ciao Dolcezza!
Prima recensione nel Fandom Fantascienza, e onestamente sono più che felice di lasciarla a te.
Questo antefatto di Tales of Celestis è decisamente interessante, ed un viaggio spaziale, apparentemente un tema abusato e sfruttatissimo, apre possibilità narrative infinite, che dire se non un sonoro ed entusiasta “Stupiscici”?
Passando all’organico di questo prologo, l’unica nota dolente significativa è la lunghezza.
Non tanto per il quantitativo in sé di parole, ma per il sovraccarico di elementi.
Ricorda che la tempera non diluita fa crostone sul foglio, non ti bruciare i lettori solo per smania di buttare giù tutte le buone idee che hai per la testa.
Il lettore viene proiettato in un sensazionale e quanto mai pericoloso evento storico, la colonizzazione di un nuovo pianeta che dista secoli di viaggio dalla terra, immagine che diverrà sicuramente realtà, data la scarsa cura che abbiamo del nostro povero pianeta..
La descrizione dell’Aurora mi è piaciuta molto, e mi ha dato l’idea di una nave possente, immensa, ma estremamente bella ed elegante, regale, in un solo aggettivo.
La riunione introduce molti personaggi diversi tra loro, suppongo li conosceremo meglio tra qualche capitolo, anche perché così appena accennati dicono molto poco.
O’Neill … cognome noto? *Sorride*
Qualche strafalcione assortito.
Fondamentale. Fondamentali.
Ventitre. Ventitré
Sorta. Sorte.
Durante l’intervista del Dr. Snogief è stata ripetuta più volte la parola “sorta” cerca di cambiare, la prossima volta.
Hai ripetuto due volte la forma “No, ovviamente” dimenticandoti la virgola la prima volta.
Nella descrizione di Chris hai infilato per due volte di fila “un po’”, ripetendolo anche nel dialogo più sotto, fai attenzione a queste piccolezze che ti traviano spessissimo.
Ricorda le maiuscole sui gradi militari e sui numerosi “Aurora” che ti sono scappati qui e là.
Al prossimo capitolo, un bacio, Flea.