Recensioni per
La Ballata degli Annegati
di ManuFury

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
14/09/14, ore 20:22

Ciao!
Son capitata qui per caso, mentre facevo ricerche su quel meraviglioso brano omonimo di questa storia, che m'è parso capire tu conosca bene..! Che dire.. Complimenti per aver fatto riferimenti ad un brano così bello ed allo stesso tempo così mesto..
È un brano che personalmente adoro.

Daceko

Recensore Veterano
30/05/14, ore 14:42

Ciao! Premetto dicendo che non "visito" molto il fandom, nonostante certe storie mi affascinano molto. Beh, che dire...L'idea è molto carina e, soprattutto, originale. L'agonia di Enrica, la sua morte lenta, sono stati resi benissimo, tant'è che io stessa ho sentito l'aria mancare! XD
Bella shot, complimenti!!
A presto,
Marty

Recensore Master
13/10/13, ore 16:55

Di certo fa veramente impressione, mette i brividi questa storia.
Il prompt è rispettato.
Correzioni:
Annegare… [è] il peggior modo di morire, dopo lo strangolamento. Fu il pensiero della giovane. Era
Sospirò piano, portansi [portandosi] le mani alla nuca e così facendo sfiorò con le dita i capelli legati in una grande treccia bionda. Era stata sua madre a intrecciarle i capelli in quel modo. Al suo fratellino piace tanto quella pettinatura.
Immagini [si sovrappongono]: visi, sua madre, suo padre, il suo fratellino; paesaggi,

Recensore Veterano
08/10/13, ore 17:33

VALUTAZIONE del Contest I Titoli del Maestro

Ho trovato questa una storia “media”. La trama non è particolarmente originale, dato il titolo, non c’è stato alcuno sforzo di interpretarlo in maniera meno che lineare. L’idea di un “circolo dei fantasmi anonimi” è interessante, apre e chiude il racconto con qualcosa in più. 
Lo stile è corretto senza essere particolarmente accattivante, con qualche frase più pesante di altre e forse fin troppi avverbi. Credo ci sia anche una bella mescolanza di tempi verbali, si parte con il passato remoto per poi utilizzare l’imperfetto per quasi tutto il brano, ma l’ultima frase è al presente. C’è difformità anche tra le frasi impersonali o quelle di contenuto generale che si presentano come una summa (mi riferisco all’ultima “un riverbero che finalmente accetta di essere tale etc”), alcune all’imperfetto ed altre al presente, in una addirittura (quella dei palloncini) ci sono entrambi i tempi. Insomma, io ci lavorerei un po’ su per snellire i tempi verbali, alleggerire il testo e renderlo uniforme. 
Non ho trovato errori di grammatica evidenti, solo un paio di errori di battitura dovuti evidentemente a delle sviste, qualche ripetizione ed un aggettivo che credo tu abbia frainteso; è tutto segnato nel file che ti ho mandato. Inoltre ho annotato, verso la fine, una riflessione sull’utilizzo del verbo respirare e affini in questa storia, spero ti sia d’aiuto.

Recensore Veterano
27/09/13, ore 02:14

Wow, bel racconto! Devo dire che mi ha lasciato una gran malinconia, soprattutto perché hai descritto così bene la vita della protagonista che non si può evitare di provare un po' del rimpianto che prova lei nell'essere spirata. Il modo in cui hai narrato l'intera faccenda è molto delicato, secondo me, è permette d'immedesimarsi con la giovane nonostante il testo sia breve.
Interessante la tua visione sugli spiriti degli annegati è bellissimo il significato che hai dato alle trecce.
Ti segnalo un paio di sviste: "(...) come se la te fosse un macigno pesantissimo" (immagino fosse testa); "intrecciale" (intrecciarle) e, in generale, ti consiglierei di aggiungere alcune virgole per rendere più leggeri i periodi.
Nel complesso davvero un bel racconto, complimenti!