[Recensione contest "Il vino buono sta nelle botti piccole"]

Dunque, il titolo – che cita e ribalta Shakespeare, e questo è un tocco di stile – si rivela profetico per il protagonista, tra l’altro in modo quasi “letterale”: azzeccato e sagace!
Sei riuscita a raccogliere molti eventi in poche parole, dando il senso del passare del tempo e creando un’ambientazione solida e articolata: la storia si regge benissimo da sola, eppure… non riesco a smettere di pensare che sarebbe un bellissimo incipit per una narrazione più estesa!
Sinceramente, l’idea che una stella sia ‘viva’ e catturabile mi ha ricordato Stardust, ma il resto della storia non ha nulla a che vedere con esso ed è molto accattivante.
Per quanto riguarda la ‘Lingua’ non ho nulla da segnalare; forse avrei aggiunto un inciso (“per sfida”), ma è meramente un appunto personale, una questione di gusto. Lo stile è fluido e coinvolgente.
Come forse avrai già capito, la storia mi è piaciuta molto e se mai decidessi di pubblicare qualcosa sui Captores non mi dispiacerebbe darci un’occhiata ;) Ti aggiudichi il PREMIO INCIPIT
frav

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Leggendo questa drabble (e le note finali) mi sono tornati in mente due dei miei fandom preferiti: Il Castello Errante di Howl (il film di Miyazaki resterà sempre nel mio cuore) e Stardust (dove la stella in realtà è una donna, ma solo a Stornmhold; se arriva nel mondo reale divente cenere anch'essa), e quindi non potevo non scriverti due righe... sarò strana, ma non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di questo che cattura le stelle (anche se forse ripenso semplicemente a Howl che cattura Calcifer, come ho detto sono strana io)... e non vedo l'ora di sapere cosa accade poi, non ne sono ancora sazia... ^_^
Ti chiedo scusa se ho scritto castronerie, questa per me è stata una giornata stressante e sono a pezzi, non so nemmeno io cos'ho scritto... ^_^
syssy5
(Recensione modificata il 25/10/2013 - 08:25 pm)

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Molto interessante. Siamo solo al primo capitolo di una raccolta o storia, mi par di capire, ma in 100 parole hai messo moltissimo. Hai creato un'atmosfera, un abbozzo di trama, della caratterizzazione, dei dettagli eccitanti.
Mi trovo a concordare con te che per le stelle sia perfetto usare il verbo catturare, in quanto l'idea di acciuffarle come fa il tuo personaggio mi emoziona molto più che non l'immagine di stelle ferme e fisse da raccogliere come patate.
Sono curiosa di seguire il proseguimento. :)

La tua storia, che si può apprezzare appieno solo dopo aver letto le note, mi ha però incuriosita. Non so perché, ma l'immagine di qualcuno che cattura stelle cadenti mi ha subito fatto venire in mente Howl - di cui io ho scritto milioni di parole. Ora ho la curiosità di leggere le vicende di questa famiglia!

Bellissima drabble. C'è un carico di poesia e - per certi versi - di misticismo che suscita alla mente immagini che richiamano al "Piccolo Principe", ma anche alle luccichio dei mosaici di San Marco, che se ne stanno sospesi sopra la testa di chi li osserva, lontanissimi, intoccabili.
E la figura del Captore, sebbene appena tratteggiata, emerge dal buio del racconto come la luce delle sue prede.
Davvero splendida!