Ho delle considerazioni ancora prima di cominciare a leggere:
- sei cattiva perché il titolo sembra una cosa adorabile e comica e felice, invece leggo che sarà angst e spezzerai cuori
- in onore dei cuori spezzati ho messo Because You Live di Jesse McCartney (che non ascoltavo più o meno da quando avevo tredici anni)
Ok, posso iniziare.
(Oh, certo che Jesse McCartney non era mica da sputarci sopra, ai tempi.)
Il verso acuto di un gabbiano spaventò un gattino bianco sulla lunga e ripida scalinata di pietra. E' già tutto così sbagliato. *prende il suo denial e scappa via*
Haru che si era addormentato scivolando dieci centimetri sotto il livello dell'acqua e una persona del genere non può morire affogata – sarebbe tanto ironico da risultare macabro –, o almeno non nella vasca da bagno.
E' snervante trovarsi una recensione dove non c'è nient'altro a parte frasi dalla storia che hai scritto tu stessa, lo so, ma è un mio obbligo morale riportarle e far notare al mondo che sono frasi proprio belle. Come se ti stessi dicendo: "Ehi, so che sei stata tu a scriverlo, ma ti sei resa conto di quanto sia meraviglioso?" (aggiungici una decina di 'EH?' in caps lock e otterrai più o meno lo stesso effetti che otterresti se te lo stessi dicendo di persona)
Per farti avere un'idea, sappi che ero talmente rapita che per un minuto e dieci secondi non mi sono accorta di star ascoltando la pubblicità del mascara invece che la mia canzone angst.
AH, LO SAPEVO CHE CHE IL GATTINO BIANCO AVREBBE AVUTO UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA VICENDA.
«AH NO! LO SGOMBRO SUI PANCAKES NO!»
IO TI AMO. PRENDI IL MIO CUORE, TUTTA LA MIA ANIMA, IL MIO FEGATO E ANCHE IL PANCREAS.
Haru sorrideva.
Scusa, questo era per i posteri.
Makoto era così curioso di sapere com'era andato il pomeriggio di Haru che si perdonò da solo.
Sto provando sentimenti positivi nei confronti di Makoto e questo è un male. Non accadeva più o meno dal primo minuto del primo episodio, mmh.
a Makoto dispiacque di non poter vedere bene le stelle Troppi sentimenti positivi. Spero che entro le prossime tre righe calpesti un gattino, perché altrimenti potrei quasi cominciare a volergli bene.
Oh, Rinringhia anche qui, sono una donna felice.
Bene, dopo aver citato frasi a caso, posso passare alla parte seria (eh?).
Se nell'altra fic mi chiedevo come fosse un tuo racconto IC, adesso lo so. E forse preferivo non saperlo. Cristo.
I personaggi sono tutti oscenamente belli, da Rin a Haru e da Makoto al gattino, soprattutto il gattino. Haru è così Haru, così perso nel suo mondo e indifferente, anche se in realtà non è davvero indifferente e ce ne rendiamo conto dai mille modi in cui si tradisce, dai sorrisi da Ulisse, delfino curioso e dai puntini di sospensione. Makoto invece è così schifosamente IC da far male: guarda le stelle, accarezza i gatti e fa tutte quelle orrende cose da persona altruista e generosa che non si aspetta niente in cambio perché l'importante è far star bene gli altri, ma alla fine quando le cose in cambio non arrivano davvero si ritrova con il cuore spezzato. E non mi viene neppure da esserne soddisfatta. (Nelle ultime due frasi il mio italiano è andato a pescare.)
E Rin rinringhia, quindi potrebbe anche ballare il tango con una rosa in bocca ed essere perfettamente IC lo stesso. Del gattino non dico nulla, perché è un personaggio troppo importante e non vorrei rovinarlo con i miei farneticamenti compulsivi.
E' bella. E' bello che sia divisa in quattro piccoli episodi, è bello che tutti i quattro piccoli episodi siano legati da un filo conduttore (lo ammetto: avrei voluto il gattino come guest star in tutti e quattro, ma mi accontento) ed è bello che non ci sia nulla fuori posto. Insomma, è tutto come ci si aspetta che sia, che non so quanto abbia senso, ma non saprei dirlo in maniera diversa.
Complimenti.
(Non mi spiego il perché di questo corsivo finale, ma non riesco a levarlo, quindi pace.) (Recensione modificata il 01/11/2013 - 01:49 pm) |