Allora, che cosa posso dire?
Parto subito con la soddisfazione di aver notato un forte realismo anche in questo capitolo. C'è molta realtà in questo proseguimento (perché si tratta del proseguimento del primo capitolo vero? xD). Marron odia Trunks, lo odia per averle mentito e per averla ingannata. Ma soprattutto lo detesta perché non riesce a dimenticarlo, a staccarsi da lui. Una parte di lei è ancora affezionata al saiyan e desidererebbe con tutta sé stessa che non fosse mai accaduto nulla. Né le bugie di lui e il suo tradimento né la scoperta di esso e delle sue menzogne. In questi istanti di apatia lei vorrebbe con tutta sé stessa non sapere nulla e vivere nell'ignoranza (e questo è un perfetto esempio di come il detto. "l'ignoranza è una vera benedizione" sia vero). Ho anche apprezzato di come scarta subito l'idea di tornare dai suoi. il suo orgoglio, quell'orgoglio ereditato dalla madre, le impedisce di mostrarsi sconfitta, arresa. Preferisce mille volte il tormento della casa in cui vive con lui che l'idea di mostrarsi sconfitta, incapace di tenersi il suo uomo. Perché Marron la vede anche come una sua sconfitta questa tragedia famigliare che le è capitata tra le mani con la violenza di una bomba. Alla fine sceglie l'unica alternativa che le consente di uscire da quella prigione fatta dal desiderio di normalità, consapevolezza che ciò non è possibile e la presenza di lui e il suo orgoglio. Marron alla fine comprende che nulla sarà come prima e che non si sente pronta all'idea di dover, dopo tanti anni e fatica, ripartire da zero. Cancellare tutto e ripartire costruendosi una nuova vita lontana dalle vecchie conoscenze e da lui. La donna non si sente abbastanza forte per sradicarsi dalla sua quotidianità decennale e di provare a radicarsi in un nuovo contesto. Eppure, allo stesso tempo, sa che, molto probabilmente, non ha altra scelta. Creandole una sensazione che la dilania e la obbliga a chiudersi nella sua corazza di orgoglio per potersi sfogare un'ultima volta.
Anche Trunks è molto veritiero e realista. Reagisce con la rabbia di chi non accetta la realtà, di chi non vuole rassegnarsi a comprendere le cose e, soprattutto, di chi sa che la colpa di tutto è solo sua. Ed è qui che Trunks si dimostra un uomo, comprendendo quello che tutti gli uomini comprendono troppo tardi. La fiducia delle donne, il loro affetto, la loro simpatia e, in certi casi, il loro amore, li conquistano a costo di indicibile fatiche. Le donne sfuggono alla comprensione maschile, obbligandoli a mettersi in piani e contesti diversi da quelli loro abituali, li costringono a mettersi in gioco loro stessi. Eppure, una volta ottenute con grandi sforzi il loro affetto e la loro fiducia, essi sembrano dimenticarsi delle loro precedenti difficoltà, distruggendo in un attimo di brutale stupidità, egoismo o indifferenza la fragile struttura di cristallo che, con tanta fatica, avevano costruito. E' una realtà dura e veritiera. Una realtà che, prima o poi, tutti noi uomini affrontiamo. Sono pochi quelli che si rendono conto della preziosità di quello che hanno conquistato e di come esso può facilmente sfuggire dalle loro dita. La consapevolezza tardiva serve solo ad aumentare i rimpianti di ciò che poteva essere e che, invece, non è stato.
Anche questa analisi è finita. Credimi, mi piace leggere di questi personaggi di carta diventare reali e costretti ad affrontare le difficoltà di milioni di esseri umani veri e vivi. Significa metterci in un contesto più serio e profondo, e costringerci a guardare in faccia i difetti e le assurdità che ci portiamo dentro e che, prima o poi, toccherà anche a noi affrontare nella realtà di tutti i giorni. Per adesso ti lascio con molti complimenti. Sei veramente fenomenale.
Un saluto!
Giambo |