Recensioni per
Hallucinations
di Momoko The Butterfly

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/10/13, ore 12:10

Ho giusto un'oretta scarsa di libertà prima che le lezioni mi rapiscano di nuovo, ma penso di aver aspettato troppo a recensire questa one-shot!
Il personaggio dice tutto e, tranquilla, non hai scritto niente di strano riguardo a Tyki Mikk: a mia detta, penso sia una magnifica trasposizione di questo suo stato d'animo che si rende sempre più conto dell'inevitabilità del suo destino. L'ego della memory noah che ighiotte l'umanità che fino a quel momento aveva vissuto in parallelo a questa sua seconda natura si fa sempre più forte, quasi volesse spodestare l'umano a cui Tyki è sempre rimasto legato in quanto a lui, a differenza di Road, piacciono gli umani.

Penso sempre che questa famiglia, i noah, siano più complessati di quanto appaiono e immagino ci siano ancora molti segreti che li riguardino, ma intanto ti dico "brava!!!!!" per questa magnifica one-shot, impeccabile sotto tutti i punti di vista e che finisce dritta nei preferiti ^^

Un bacione, amora!
Non vedo l'ora di leggere il tuo nuovo capitolo!
A presto!

Recensore Veterano
02/10/13, ore 21:39

L'avevo letta stamattina sul pullman mentre mi dirigevo in università, ma non avevo tempo per recensire - e soprattutto non ero nelle condizioni di farlo.
Ma ora eccomi qui, perché è un'ingiustizia che una bella flash introspettiva come questa non abbia alcun commento. È con grande sconcerto che ogni volta ho conferma di come per aver successo bisogna scrivere su ciò che va di moda o si rimane ai margini, nonostante la qualità sia nettamente al di sopra. Ma tutto ciò è una mia divagazione inutile, ritorniamo in carreggiata.
Ho adorato la descrizione iniziale, una sorta di introduzione a ciò che viene dopo ed è stata resa veramente meravigliosamente questa notte di tenebra che viene meravigliosamente riassunta in codesta frase: "Ma nessuno è immune all’incantesimo delle tenebre, il cui richiamo si fa più forte nel momento in cui l’anima è assalita dal dubbio. E le difese cedono: mura di carta pronte a crollare nel baratro dell’oblio, rendendoci vulnerabili a quegli incubi da cui tanto ci affanniamo per fuggire". Sei riuscita a rendere uno degli aspetti per cui la notte fa paura, perché installa il dubbio per il mondo non del tutto visibile attorno a chi si addentra nelle ombre. E proprio le ombre e il nero sono il colore dominante della narrazione - come giustamente deve essere visto che stai parlando di Tyki e di come quel suo lato stia prendendo il predominio.
Mi è piaciuto molto l'idea di prendere proprio questo tema, spesso usato nelle fic come scusante per fargli compiere azioni che non sarebbero comunque consone nemmeno alla sua parte bianca. Hai sviscerato in modo originale e verosimile il dubbio - per l'appunto! - che si è installato in lui, questo svanire del lato a cui forse teneva maggiormente perché più debole e insieme più autentico, in quanto nato con esso. E nonostante senta che sia uno sforzo vano, inutile, uno spreco di energie, cercare di trattenere ciò che era sempre stato, ciò che aveva difeso, il suo io-bianco che viene soffocato dalla natura del Noah.
C'è una certa malinconia in questa presa di coscienza, ma c'è anche un certo moto, possiamo dire, d'orgoglio nel non riuscire veramente ad arrendersi a questa verità. Lo aveva sempre saputo che sarebbe accaduto, eppure aveva comunque cercato di proteggere quel lato di se stesso per restare, almeno in piccolissima parte, libero dal dominio del Conte e della famiglia a cui appartiene. Ecco, ho trovato tutto questo decisamente descritto meravigliosamente, in una introspezione costruita in modo preciso, fluido, profondo che non rimane un'opaca immagine, ma un dipinto colorato da tonalità scure e penetranti.
Insomma, i miei discorsi deliranti per dirti che sei stata bravissima, che arriverò a commentarti i capitoli di «Lady War» (che ho finito di leggere ma non ho commentato per carenza di tempo, ma rimedierò prossimamente), che niente, aggiorna e sappi che prima o poi giungo ♥
Mi dileguo ♥
Alla prossima,

Ilse