Che qualcosa di contorto in questa fanfic… Qualcosa che non riesco ad inviduare.
Forse, sono io quella che non va.
Ehilà!
Scusami, ma davvero c’è qualcosa in questa fanfic che non mi convince…
Adesso provo a recensire (?), intanto ci penso e magari quando ho inviato la recensione mi viene in mente. >.< E’ sempre così…
Allora, partiamo con gli auguri; in ritardo, ma pazienza. Infondo, hai vissuto diciassette anni con o senza la mia puntualità, quindi non vedo perché scomodarmi ora (?)
Che frasi contorte che scrivo oggi.
Sarà il tempo ~
Sarà che sto cercando di scrivere una fanfiction su Mamoru e non ci riesco ~
Sarà che tu invece hai scritto una meraviglia e questo mi demoralizza ~
Non ci riuscirò mai… *^*
Uffi!! *sbuffo*
Non riesco a concentrarmi… Ho troppe cose nella testa.
Allora cara Rae… Ti ho già detto praticamente tutto quello che ho da dire ma non importa. (?)
Mamoru.
Aahh… Che meraviglia, Mamoru.
E’ un personaggio da amare e basta.
Dopodiché viene Sakuma. <3
Sai, di recente mi è venuta una passione sfrenata per Jirou-san… Ma questa è un’altra storia ^^”
La situazione che hai descritto, ovvero il momento della mattina in cui Endou si sveglia, è molto dolce e romantica.
C’è uno stato di sonnolenza nell’aria – non ti dico che mi sono messa a sbadigliare mentre leggevo perché potrei essere incompresa e non voglio che tu ti offenda *ç* - una sensazione che pervade il lettore di calma e pace, come l’animo del ragazzo che dorme fra il tepore delle coperte.
Un vero paradiso… Ahimè la mattina invece siamo sempre costrette ad alzarci presto, e quest’immagine meravigliosa non prende mai forma. >.<
Ma ci accontentiamo della fanfic, vah. ~
Il paragone che hai fatto con la sveglia… Sì.
Non so. Sinceramente non l’ho capito granché.
E sono molto combattuta nel dirtelo.
Perché a me piace far vedere all’autore di cui recensisco una storia di aver letto attentamente e di aver capito che cosa intendeva dire; penso che piaccia a tutti, o meglio, penso che a nessuno faccia piacere andare a dire ad qualcuno “Guarda, sinceramente, non ho capito neanche una parola di quello che hai detto/scritto.”
Ma ci sono alcune situazione in cui questo avviene… E cioè ora. *^*
Vedi, quando ho iniziato a leggere la fanfic, ho ipotizzato che tu volessi paragonare questa “sveglia” alla nascita di un bambino.
Infondo, Endou è un ragazzo infantile e molto dolce, per tanti aspetti ricorda ancora un bambino, rispetto ai suoi compagni.
E fino alla tua ultima frase, tutto tornava.
Sì insomma; io pensavo a questa “sveglia” come al momento in cui un bambino viene alla luce.
[Il bambino ha una sveglia.]
Del tipo “Ogni bambino ha una sveglia, un momento in cui deve svegliarsi.”
[Suona ad orari diversi. Sceglie lei.]
Perché infondo non è il bambino che sceglie quando nascere. E’ la vita che inizia a scorrere dentro di lui e allora può soltanto accettare questa sfida e scoprire il mondo, il bambino.
[E quando suona, lui prima apre gli occhi, poi le labbra per sorridere.
La sveglia interrompe i suoi sogni, ma a lui non importa granché.]
Certo, i bambini quando nascono in realtà urlano, ma per respirare.
Tengono gli occhi chiusi, ma percepiscono le cose intorno a loro.
Piangono, ma scopriranno che le labbra si muovono per parlare, per sorridere e per baciare.
Sì, il fatto che interrompa i suoi sogni… Beh, potrei intenderlo in questo modo: il bambino prima di venire al mondo passa nove mesi nel pancione della mamma, al buio, e molto romanticamente si potrebbe immaginare questo bambino incapace di vedere il mondo, ma libero di immaginarlo e sognarlo. Nel momento in cui nasce, di fatto smetterà di fantasticare e dovrà vivere questa grande avventura che è la vita, “svegliarsi” insomma. E a lui non importa perché in fondo, è più bello vivere o sognare di vivere? Vivere, senz’altro.
[Salta in piedi e via.]
Salta in piedi e via, appunto. Nasce e via. Inizia il suo cammino con entusiasmo, proprio come Endou si alza dal letto e corre fuori per iniziare la sua giornata.
[Una sveglia. Si chiama voglia di vivere.]
Questa mi ha lasciata spiazzata.
No. Spiazzata no.
Non è la parola giusta.
Diciamo che se fino alla parola prima ero convinta che quello che stavo supponendo era giusto, all’improvviso mi è parso poco sensato.
Ho avuto l’impressione che tu volessi invece evidenziare un concetto diverso.
E a quel punto… Boh. Non ho saputo più come muovermi.
Perché, davvero, non ho idea di come “capire”, di come intendere questa fanfic; di come tu, volessi che noi lettori la intendessimo.
Non penso che tu l’abbia scritta così, tanto per svagarti un po’.
Da queste righe si legge attenzione, impegno, cura… O almeno, questo è quello che percepisco io.
Quindi la mia domanda è: sono completamente fuori tema nell’ipotizzare il senso della tua fanfic? ; sto sbagliando ad analizzare qualcosa?
Boh. Non so.
Ecco, per il resto, è tutto a posto.
Mark è un amore, non c’è dubbio.
Vorrei poter avere la sua calma e il suo ottimismo, quando mi sveglio.
Invece sembro più una mummia reincarnata (?) e desiderosa di vendetta.
xD
So di essere molto in ritardo a recensire, e me ne dispiaccio; ma ahimè ho avuto da fare in questa settimana e… Questo è quanto.
Posso dire che invece adesso la situazione è più calma, avendo fatto già delle verifiche e quindi sarò un po’ più attiva nel postare e recensire.
A propo, ho visto che hai pubblicato anche una fanfic molto graziosa sui “cattivi” della Disney (?) e quindi andrò a recensirla… <3
Ah! Uhè! (?)
Che non ti venga il dubbio di pensare che questa fanfic non mi sia piaciuta o che questa sia una recensione neutra, neh?! v.v
Sono io probabilmente che non vado. Che non capisco.
Sono tanto stanca e su di giri in questo periodo che se mi metti davanti l’alfabeto potrei dirti che non l’ho mai visto (?)
Basta. Vado a farmi un giro, che è meglio.
Sì insomma, mi tolgo dai piedi.
Ci si sente!
Sissy <3
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