Recensioni per
Les saveurs de la vie
di Anthea14

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/10/13, ore 14:06
Cap. 1:

Beh, che dire... Come avrei potuto non leggerla? Già solo dall'introduzione mi sento presa in causa: ventenne dalla psiche contorta che cerca lavoro. Dovrei mettere qualche annuncio online, che ne dici?
Ma non stiamo parlando di me...
Ti sono molto grata per quella volta -sul forum di DF- in cui prendesti le mie difese, per non dire altro, e questo è il minimo che possa fare per dimostrarti la mia gratitudine. Non so se hai pubblicato anche nel forum ma... Beh, probabilmente non ci andrò più quindi per me non fa differenza.
Ahimé, devo subito puntare il dito. Il tuo stile mi piace ma... prendere l'aereoporto è sbagliato. L'aereo, caso mai! E personalmente credo che il ferretto del reggiseno non faccia scattare l'allarme del metaldetector. Credo che siano fatti apposta per non farlo scattare. Almeno, così mi sembra.
Un'altra correzione al volo è, poco più avanti, quando cerca un fazzoletto. Mise le mani nella tasca del giubbotto in cerca di un fazzoletto, ma oltre a notare di non avere fazzoletti, etc etc : hai usato una ripetizione che stona. Io avrei scritto -se me ne fossi accorta, ovvio- qualcosa come Mise le mani /etcetc/ in cerca di un fazzoletto, ma oltra a notare di non averne affatto, etc etc. Sono piccole accortezze da nulla che comunque riescono a migliorare significativamente una storia. E, se ci pensi, credo che ne converrai anche tu. Stessa cosa per il notare -- notò. Cambia verbo, varia più che puoi. Abbiamo la fortuna di parlare una lingua pessima con molti sinonimi quindi ti consiglio di sfruttarli più che puoi!
la sfortuna c'è l'aveva. ARGH! CE l'aveva con lei. Non è un verbo, anche perché quello viene subito dopo. Attenzione che quello è proprio un erroraccio! E subito dopo uno uguale.
Ora che c'è lo spazietto posso interrompere un po' la critica e buttarmi nella marea di dettagli positivi che vedo.
Innanzitutto, questa storia della doppia personalità mi piace, soprattutto il cambio di colore degli occhi. Sa molto di Kurapica (Hunter x Hunter) i cui occhi, quando si arrabbia, diventano da verdi a rosso acceso. In questo caso, però, la variazione è praticamente minima a quanto ho capito, quindi diventa anche difficile capire quando c'è Anthea o Sawa. Ma, una curiosità (per adesso chiedo. Se poi risponderai più avanti già con la storia, mi frusterò la schiena): le due parti interagiscono mai tra loro? Hanno ricordi comuni? Nel senso... Quando si manifesta una delle tua, metti caso Anthea, Sawa ha comunque un ruolo passivo come spettatrice o non si rende conto di ciò che fa l'altra? Si direbbe la prima ma può anche darsi che sia così abituata a queste situazioni che nemmeno sappia davvero ciò che una delle due combini.
Ti riempio di queste domande perché nella mia lunga e noiosa vita sono venuta in contatto con due personaggi che potrebbero aiutarti con questa storia. Il primo è senza dubbio Deadpool della Marvel. Non ho potuto non pensare a lui perché, nonostante io abbia letto pochissimi suoi fumetti mi è stato chiaro fin da subito quanto lui fosse schizzato nell'avere delle conversazioni complete con delle voci nella sua testa; ognuna con il proprio baloon di forma, colore e mi pare anche font differente. Preso alla massima espansione di pazzia, lui è il migliore per questo genere di cose. L'anno prossimo dovrebbe anche uscire il film e ti consiglio vivamente di vederlo. Poi, non so come sarà ma almeno ti fai un'idea del personaggio.
Il secondo è Shinobu Sensui from Yu Yu Hakusho o Yu degli Spettri. Essendo il mio manga preferito non ho potuto ignorare questo personaggio dalle sette personalità multiple, ognuna nata da un bisogno interno che sentiva e non riusciva a soddisfare. La parte assassina, quella calcolatrice, quella più femminile e così via, fino ad arrivare a lui. Ecco, loro uscivano a seconda della situazione (alcune mostrandosi solo ad un altro personaggio) ma tutti e sette comunicavano tra loro, nella mente e al momento della loro manifestazione avevano ben chiara la situazione in cui erano.
Se proprio devo/posso citarne un terzo, ricordo un anime chiamato Cinderella Boy ma ho paura di tirare una paccata tremenda perché non lo vedo da anni. Un uomo e una donna condividono lo stesso corpo che cambia ogni 12 ore. Di notte donna, mi pare, e di giorno uomo; tutto da mezzogiorno a mezzanotte. Insomma, loro avevano la consapevolezza della cosa ma nessuno dei due si ricordava cos'avesse fatto l'altro.
Tutta questa pappardella per dirti che come idea di base è buona e mi piace veramente; anche l'idea della transizione. Soprattutto per quella; ma che comunque nel caso tu voglia approfondire qualcosa di simile, ci sono tanti modelli a cui ispirarsi a meno che tu non ne abbia già uno.
Ma riprendiamo la storia, che si sta facendo tardi.
Visto che sono una pigrotterrima, ti copio il simbolo.

§ § §

Ottima presentazione del locale. Forse un po' troppo abbozzato? Io comunque ci vorrei andare -anche se, essendo una taccagna, il fatto che tu abbia omesso la parte del prezzo è una pecca a tuo svantaggio. Ma in questo caso non serve affatto-.
Devo farti notare una cosa ma probabilmente è fatto apposta quindi non prenderla come critica: perché hai cambiato il tempo verbale della storia? Il pezzo è totalmente slegato dalla situazione di Anthea/Sawa ma ciò non toglie che sia comunque parte della storia.
Soprattutto, essendo nello stesso capitolo, lo stacco verbale si nota parecchio. Ciò non toglie che come pubblicità sia ottima e ben scritta. Qualche errorino qua e là, come un atmosfera senza apostrofo (è femminile, quindi ci va) e una virgola messa di troppo dopo sommelier della zona. Per il resto niente da dire. Forse una descrizione metodica di tutte le stanca sarebbe stata un po' più apprezzabile senza la vista d'insieme e poi nel dettaglio che va a pesare tutta su quelle novanta persone a cui poi si devono -forse- aggiungere le venti del soppalco e poi il centinaio sulla terrazza. A parer mio quello è un piccolo svarione passabile che comunque mi ha fatto storcere il naso a caccia di errori.
Comunque niente da dire.
Aspetto di vedere come si evolverà la vicenda prima di sparare giudizi azzardati e, soprattutto, di vedere come entreranno i personaggi del videogioco in tutto questo.
Immagino, visto che non si parla più di quel dannato Dolce Amori, che la vicenda sia ambientata fuori dal liceo e che la protagonista, ventenne, sia più o meno coetanea degli altri personaggio ormai diplomati. Se posso darti un ultimo consiglio, indicalo nelle note o comunque scrivi da qualche pare che i personaggi sono più "cresciuti".

Forse è un po' troppo presto per dirlo, ma l'ultima frase è un po' uno spoilerone di come andrà a finire la storia. Vabbè, ovvio che finirà a lavorare nel locale ma, comunque, mi piace molto il fatto che le persone riescano a sentirsi a casa a "I Sapori della Vita", che è proprio ciò che cerca lei.



Gozaru


P.S.
Piccola aggiunta che spero mi perdonerai.
Mi dispiace di aver tardato tanto a recensire questa storia. Purtroppo sono un po' una piaga della lentezza e della voglia ma mi chiedo come mai questa storia sia così ignorata. Merita davvero. Giuro, non penso di dirlo molto spesso ma sono totalmente sincera nel dirti che sembra quasi uno spreco messa in questo fandom. Un po' mi gira quando delle belle storie sono mollate come perle ai porci senza che nessuno se ne interessi...
E la tua non è la prima, purtroppo.
(Recensione modificata il 08/10/2013 - 02:09 pm)