Ciao, purtroppo sono costretta a darti una bandierina neutra. Provo a spiegare perché.
Innanzitutto, la storia manca totalmente di ambientazione. Dove siamo? In una casa, all'aperto, in un luogo segreto? Ci sono solo dialoghi! Ti consiglio, quindi, di inserire almeno una minima descrizione del luogo dove si svolge la vicenda.
Poi, i personaggi. Si intuisce, dal dialogo, che i due che parlano sono i genitori di Anna, ma i dialoghi appaiono un po' piatti. Che cosa provano, i genitori, mentre parlano? Per esempio, il padre viene descritto come "irritato e collerico", ma non c'è niente, a parte le parole della madre, che ce lo faccia capire. Per esempio, potrebbe stringere i pugni, sbatterli sul tavolo, camminare su e giù per la stanza (se siamo in una casa), che sono tutti segni di nervosismo. Mi pare invece che la madre cerchi di rassicurarlo: potresti allora far vedere che gli accarezza il pugno o la schiena, come a volerlo calmare, potrebbe addolcire il tono di voce e così via.
Oltre a questo, ho notato un paio di errori, che ti riporto:
- "io cedo di si caro, lui è diverso dagli altri”: hai dimenticato la r a "credo" e, inoltre, il sì inteso come opposto di no, va sempre accentato;
- "ormai a quasi ventuno anni": hai dimenticato una "h", ovvero "ormai ha quasi ventuno anni".
Questo è tutto, spero che tu non te la sia presa, ma vedrai che, con questi consigli, la storia ne potrà solo giovare :)
Se poi hai bisogno di qualche altro chiarimento, scrivimi pure.
A presto,
Simona |
