Recensioni per
Dauðalagið - Canto di morte
di e m m e

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/08/23, ore 00:21

Wow!
Sublime! Questa credo che sia la storia che meglio descrive il rapporto complesso tra Loki e Sigyn nella mitologia norrena.
Niente romanticismi o illusioni varie, solo la realtà nuda e cruda com'è: un rapporto ahimè malato e un gioco di potere da parte di Loki, narcisista pieno di sè di prima categoria che non riesce ad andare oltre se stesso nemmeno finché era costretto a scontare la sua punizione. Il personaggio di Sigyn mi ha sempre fatto molta pena per come è sempre stata "trattata" se così si può definire.
La descrizione dei suoi sentimenti e il modo in cui hai rappresentato la devozione con la quale gli rimane fedelmente accanto nonostante i suoi sentimenti contrastanti e tristi raffigurano in pieno il suo personaggio:
le caratteristiche di entrambi sono state colte nel segno e raccontate perfettamente.
I miei complimenti!

Son Manu

Nuovo recensore
15/09/14, ore 21:38

Ho trovato questo testo per caso, e devo dire che è bellissimo...
Complimenti, scrivi in modo divino.

Recensore Veterano
01/03/14, ore 14:47

Giudizio Shnusschen
Grammatica e sintassi 9.30/10
-avvolto nella veste da viaggio pesante (meglio “pesante veste da viaggio” l’aggettivo messo in questa posizione potrebbe far pensare che sia riferito a viaggio e non alla veste -0,25)
- Recare onore alla tua famiglia e (manca “a” -0.10) tuo marito, giusto?»
-“Spalancò la finestra all’improvviso, senza averci nemmeno pensato sopra, e il vento si caracollò” (caracollare è un verbo intransitivo, non può essere usato così, ed inoltre non rende bene il significato di quello che vuoi dire -0,35)
Per il resto assolutamente perfetto, nulla da dire.
Stile e punteggiatura 9,85/10
- “Appeso com’è, con le catene che gli segano i muscoli delle braccia e i piedi inchiodati al pavimento i suoi movimenti sono limitati e scomodi […]” (manca una virgola dopo pavimento-0,15).
A parte questa piccolezza ho adorato lo stile che hai usato, l’alternanza di passato e presente dà ritmo alla storia e la ripetizione della frase «Questa, mia cara bambina, è una menzogna» mi ha fatto letteralmente impazzire, trovo che dia un senso di ineluttabilità e drammaticità alla storia.
Tutta l’atmosfera poi, è perfetta: ha quella staticità e lontananza che ti aspetti in un mito, a tratti sembra quasi svanire, come un acquerello o un sogno, e in questo background sfumato si muovono dei personaggi così reali, così vividi, che sembra di sentire il loro dolore.
Caratterizzazione dei personaggi 15/15
Li ho trovati entrambi ben definiti e fedeli alla caratterizzazione del mito. Nonostante il dolore e la tortura Loki non perde la sua identità, la sua natura di Maestro degli Inganni così come Sygin gli resta fedelmente accanto, a dispetto della profonda sofferenza.
Secondo me la tua caratterizzazione è perfetta perché hai messo i personaggi in una situazione complicata, dolorosa e tormentata e sei riuscita a rendere tutte le loro emozioni, la loro sofferenza, mantenendo però intatta l’apparenza originale. È come se il dolore di Loki e Sygin sia un dolore troppo profondo, nascosto dai dialoghi taglienti e dai sogni sereni del passato, ma sempre presente, sempre pronto a comparire nelle pause, negli sguardi, nei pensieri.
Originalità 10/10
Sinceramente non ho mai letto nulla in questo fandom quindi non posso giudicare l’effettiva originalità della storia tuttavia un’occhiata veloce alla sezione su efp mi è bastata per accorgermi che la maggior parte delle storie hanno poco a che fare con la mitologia norrena e molto col Loki della Marvel pertanto ho deciso di darti il punteggio pieno in questa categoria perché ho molto apprezzato il fatto che tu abbia scelto di trattare un episodio relativamente poco noto della mitologia, un episodio in cui è difficile se non impossibile immaginarsi il Loki della Marvel, da un punto di vista insolito.
Gradimento Shnusschen 4.5/5
Totale: 48,20/50

Nuovo recensore
06/01/14, ore 15:02

Bella. Bella bella bella. Avevo bisogno di una storia norrena dopo il tomo di Joanne Harris e ho avuto fortuna. Devo ringraziarti per il sito, davvero interessante e utile. Hai anche qualche libro da consigliarmi? Ho adorato il tuo Loki, sei riuscita a renderlo così tremendamente malandrino! Spero di rivederlo presto. E Sigyn! Davvero, ero titubante all'inizio. Le storie romantiche ultimamente sembrano sempre più banali e mediocri. Invece mi hai sorpreso: il rapporto fra i due non ha nulla di stucchevole, da fiaba rosa. Nessuno dei due sembra fuori posto: parliamoci chiaro,  chi sopporterebbe un Loki sdolcinato?Le immagini sono vivide ( mmm sangue e pus, ti adoro anche per questi dettagli) e la regia della storia è ben tessuta. Credo sia la quarta volta che la rileggo. 

Recensore Veterano
10/12/13, ore 00:12

Io... non ho parole per commentare questa storia. Dopo aver concluso la lettura sono rimasta qualche minuto a fissare lo schermo come un'ebete senza riuscire a formulare un commento di senso compiuto, infatti te ne accorgerai a fine recensione, eheh. Il tuo Loki è un qualcosa di stupendo, non riesco a trovare molte persone che l'abbiano descritto così simile a come l'ho sempre immaginato io (parlo, ovviamente, solo del Loki mitologico eh). Anche Sigyn è descritta alla perfezione, la sua fedeltà e il suo buon cuore sono commoventi, da moglie e madre ha dovuto soffrire in modi inimmaginabili, ma riesce a mantenersi coerenti con le proprie scelte e la propria etica, nonostante tutto. Sarebbe da prendere come esempio...
Lo stile è perfetto, non ci sono refusi o errori di varia sorta (a parte il caracollare del vento, ma te l'hanno già fatto notare in un'altra recensione, a quanto vedo) ed il tutto scorre perfettamente. Ho un debole per le storie nelle quali è presente una frase ricorrente, quindi questo è un altro motivo che mi fa apprezzare ancora di più il tuo lavoro. Aggiungo subito ai preferiti, la rileggerò almeno cinquecento volte! Grazie davvero per averla scritta e scusa la recensione priva di ordine logico, sappi però che ho davvero adorato tutto, dalla prima all'ultima riga. :)

Recensore Veterano
24/11/13, ore 11:13

Ok, non quello che mi aspettavo dopo le prime righe. Ma, d'altronde, si tratta pur sempre del dio dell'inganno, e niente è quello che pare.
Mi sono piaciute particolarmente le immagini, costruite con cura e immediate - ancor prima di finire di leggere le descrizioni si è già catapultati lì, proprio lì dove ci vuoi. E i personaggi non sono da meno, Loki è talmente accurato da far rabbrividire, mentre Sigyn crea un contrasto che esalta ancora di più la natura del marito. Una lettura veramente piacevole (ok, forse "piacevole", considerando le tematiche e i personaggi, non è il termine migliore.. ma hai capito cosa intendo dire, no?).

A presto,
Cabiria Minerva

ps: rubo il sito e me lo salvo, così non appena finisco di leggermi l'Edda (ho trovato una traduzione online, con testo norreno e testo italiano in due colonne parallele - molto comodo!) do un'occhiata pure a quello!

Recensore Junior
12/11/13, ore 12:49

Ciao! Questa storia me l'ha consigliata Geilie, che io ringrazio sinceramente perché temo altrimenti non l'avrei mai scovata, e invece merita davvero.
Come già dissi a lei, Sigyn, nonostante l'assenso quasi unanime del fandom, non è esattamente il mio personaggio preferito, ma ad incappare in storie come questa, rischio davvero di cambiare idea. Si, si.
Loki coi capelli rossi ormai è diventato il mio specchietto per le allodole (l'ho amato moro nei film, e sono fiera di venerarlo rosso fuoco, giuro. *_* Che probabilmente è pure una scelta più realistica per un dio nordico di quella sfruttata nel commerciale.)
Credo che il momento da te descritto poi sia l'apice della relazione tra i due sposi, pesantemente drammatico e forse proprio grazie a questo suo peso angst, pregevolissimo.
Ma parliamo un po' dell'adorabile Sigyn: personalmente ho apprezzato molto la coraggiosa decisione di renderla mora (benché possa apparire incongruente, è pur sempre la moglie di Loki ed ho trovato visivamente giusto discostarla dal “biondume” generale che sembra vigere tra gli altri dei...)
Bella la contrapposizione dei sogni e dei ricordi di Sigyn con l'effettiva realtà, e la frase di Loki che ridonda amalgamando il tutto.
Che altro dire, sei riuscita a raccontarli in un modo molto convincente e piacevole, preservandone la giusta dose di mistero che li caratterizza.
Lieta di averti letta! Alla prossima!

Recensore Master
09/10/13, ore 01:59

Ciao amica dell'angst! Nonostante la piega dramamtica la storia è un amore, perchè Sigyn è esattamente quello che è, che menta o meno: la dea della fedeltà, che per amore, o per dovere sopporta punizioni che si meriterebbe QUELL'ALTRO. Ciononostante volevo scriverti che sono adorabili, che ti ho detto tutto via facebook, ma che voleto ringraziarti pure qui per la dedica. Sono carini tanto, e SMETTI di angstare sempre :3

Recensore Master
07/10/13, ore 21:28

Non so se riuscirò a trovare le parole giuste per dire quanto mi è piaciuta questa storia.
Da brava masochista quale sono, mi trovo irrimediabilmente attratta da Loki, Sigyn, e da tutta la loro (terribile) vicenda.
E ho trovato magistrale la maniera in cui ne hai parlato, con quell’alternarsi di ricordi e tempo presente, con quella frase («Questa, mia cara bambina, è una menzogna») che intervalla e scandisce il tutto, donando dei brividi nient’affatto trascurabili.
La punizione di Loki, almeno a parer mio, comunica la giusta dose di orrore (tra i dettagli che mi sono rimasti più impressi, i capelli di Sigyn come sangue rappreso e il pus sul volto di lui… non parliamo poi di ciò che mi ha fatto la menzione delle risate e delle grida dei suoi bambini assassinati che Sigyn ha seppellito dentro di sé…).
Riguardo la caratterizzazione dei due personaggi, poi… Mi è piaciuta da morire. Sia lui che lei sono ben delineati e, soprattutto, sono vivi (non so se è chiaro ciò che voglio dire… a volte, però, mi succede di scrivere di certi personaggi e di avere l’impressione che vengano fuori smorti, banali… Ecco, senza dubbio i tuoi Loki e Sigyn non hanno avuto un tale destino…).
Un punto che mi è piaciuto molto è stato quando Loki puntualizza che Sigyn ha utilizzato i verbi potere, dovere e volere con troppa libertà (considerato quanto il Dio dell’Inganno sa giocare bene con le parole, mi è parso un discorso più che azzeccato per le sue labbra)… E la replica di Sigyn è perfetta.
Bellissimo anche come hai gestito il loro primo incontro (e l’accenno a tutti i bastardi generati da Odino mi ha quasi fatto sorridere… Loki non ha tutti i torti…), e il sorriso da lupo di Loki è dannatamente da lui (altra cosa che mi è piaciuta da morire? Sigyn che, in tutta serietà, pensa che la faccia di lui gli si squarcerà a forza di sorridere così).
Oh, diamine. Dovessi elencare tutto quello che mi è piaciuto, potrei andare avanti sino a domani mattina. Va bene, mi limiterò a menzionare poco altro: Sigyn davanti alla finestra del primo pezzo, che sente la veste gonfiarsi e pensa che il vento possa portarla via; dal primo al secondo pezzo la trasformazione da sogno a realtà, coi vari dettagli che paiono mutare; Loki che riesce a compiacersi del divertimento che riesce a guadagnare con le sue menzogne e i suoi scherzi.
Per finire… Per colpa di questa immagine, ho sempre immaginato il Loki mitologico coi capelli neri al pari di quello della Marvel, nonché Sigyn bionda… Dopo aver letto questa storia, però, mi chiedo come farò a non pensarli coi capelli rossi lui e neri lei…
Riguardo lo stile, l’ho amato. È scorrevole in modo meraviglioso, ho letto tutto senza mai distrarmi o perdere il filo.
Solo due appunti. Nel passaggio:
“Spalancò la finestra all’improvviso, senza averci nemmeno pensato sopra, e il vento si caracollò verso di lei […]”… Quel sopra… in realtà non so se è giusto definirlo un errore… Insomma, un su probabilmente mi suonerebbe meglio, ma non so se sia dovuto al fatto che è sera (e oggi il mio cervello si è già scollegato); riguardo a si caracollò, credo che il si andrebbe cancellato… Non mi risulta che esista il verbo “caracollarsi”.
E in:
“Appeso com’è, con le catene che gli segano i muscoli delle braccia e i piedi inchiodati al pavimento i suoi movimenti sono limitati e scomodi […]”, mi pare che dopo pavimento andrebbe aggiunta una virgola.
In conclusione, ti faccio tutti i miei complimenti!
(La storia, c’è bisogno di dirlo?, finisce dritta tra i miei preferiti…)