Ciao,
questa storia non mi è nuova, ma ho la vaga impressione che tu l'abbia cancellata inizialmente e ripostata. Ricordo di averti fatto alcune critiche, comunque costruttive. Non riesco a focalizzare se tu mi avessi risposto, ma mi sembra di no, perchè non hai corretto nè sei migliorata nella scrittura.
(Colpo troppo secco? Perdomami.)
Devo mangiarmi quello che ho pensato, nella prima recensione dicevo che non riuscivo a sopportare la struttura che osavi, il testo troppo grottesco, da film. Ma non avevo letto gli altri capitoli perche facendolo ora ho capito che quello era forse uno dei più «decenti», messo in relazioni con gli altri.
Per provar ciò, vorrei provare a corregerti il secondo capitolo (difatti è il capitolo che recensisco, no?). È un modalità che uso ormai da tempo, così ogni persona può capire esattamente che cosa io intenda, ha la prova che io ho letto e non mi inventi tutto per ripicca e capisce dove penso che lei sbagli senza che io faccia troppi giri di parole. In questo modo mi sollevo da ogni accusa. Infatti, non ho più ricevuto riscontri, se hai qualcosa da appuntarmi sei la benvenute.
Comunque, prima della correzione del capitolo elencherò tutti i punti a tuo sfavore, quelli principali.
Primo: la forma. Nella maggior parte dei casi le storie che critico hanno problemi grammaticali (o a volte entrambi, allora lí non recensico nemmeno). Vedo che tu, invece, oltre a degli sbagli di accenti, poca voglia o distrazione non raggiungi il livello di alta quota. Il problema principale è come esponi il tutto.
Le parole che scegli non solo nel linguaggio ma anche nella narrazione, troppo informali ma soprattutto... A volte spari cavolate tanto per riempire il foglio!
Non hanno alcun senso, potrebbero essere benissimo rimpiazzata da delle descrizioni, magari di sentimenti, o ciò che vuoi. Anche le parolacce, non dicono nulla nella narrazione, vanno bene nel dialogo ma non in altri punti.
Detto questo, ecco i miei appunti. Tra parentesi è ciò che penso, mi scuso in anticipo per la mia sgarbatezza, tu lo sei nella narrazione, io nelle critiche. ;)
« "Marlee è Camille!" urla mio fratello, dopo che è suonato il telefono.
Corro giu, e dire dal rumore (cioè?), con la delicatezza di una mandria di bisonti (puoi rimpiazzare? Non devi essere formale, ma neanche troppo scurrile) .
Alzo la cornetta e rispondo.
-Cosa c'è di così urgente?- chiedo.
-Hai qualcosa di bello da mettere?-
-Bitch please, (si può togliere?) stai parlando con Marlee Malik- gli (le) faccio notare
-Te lo chiesto per questo- se la ride la ragazza bionda dall'altra parte
-Perchè mi hai chiamato?- ignoro la sua battuta.
-Tra un ora. Shopping. Passo io. Fatti bella- e attacca.
Tipa da poche parole, insomma. (Sembra che tu me lo stia raccontando in prima persona, lo vedresti mai in un libro? Non si fa così! Puoi descrivere com'è, certo, ma non così!)
Riposo la cornetta e mi giro. Vedo otto paia di occhi puntati su di me.
"Ho merda in faccia?" chiedo imbarazzata, ma non lo dò a vedere.
"No però hai un bel completino" dice l'unico che non mi guardava, Niall.
Pene.Cazzo.Culo.
Ho l'intimo quasi trasparente, col pizzo. Uno di quei completini vedo non vedo. E si dice la seconda solo per non far sentire quelle che lo indossano "troie". (Vanno bene questi commenti, passabili, ma se perdi tempo a fare questo potresti dedicare altri dieci minuti a descrivere altro, trattare di altro oltre a sbavature, troie e puttanieri).
Corro in camera mia a velocità supersonica.
"Non si vede molto" noto allo specchio.
Si ma si vede abbastanza.
Sorvoliamo. (Eh? Anche in un dialogo sarebbe troppo informale!)
Mi guardavano come fossi un dinosauro nel ventesimo secolo. Si scopano tutte quelle ragazze e poi sbavano dietro quella che definiscono 'ragazzina'. E per definiscono intendo definisce, quel cornuto di Niall. Che a dire la verità era l'unico che non sbavava. (Sbavare, sbavare, sbavare...)
Niall non può essere cornuto, non ha mai avuto una ragazza fissa.
Triste, ma vero.
Vado in bagno a farmi una doccia.
Sento le goccioline bagnate..
Perchè esistono anche asciutte?
La mia vocina si crede simpatica. (Perfavore... Non sai proprio che scrivere! Non si direbbe neanche in un dialogo, raccontando!)
Dicevo, (toglilo) le goccioline bagnate mi percorrevano il viso, i capelli e il corpo. Così come il bagnoschiuma profumato alla vaniglia.
Adoravo la vaniglia. La adoravo come poche cose al mondo.
Il suo odore mi dava senso di purezza. (Yey! Dato che hai iniziato con qualcosa di nuovo, dimmi di più!)
Sono strana, si. (sì accentato, io toglierei quest'ultima frase, finalmente mi parli di qualcosa di diverso e con questa frase spezzi la magia) Me ne devo fare una ragione.
Mi avvolgo nell'asciugamano di spugna ed esco dal bagno, lasciando pozze a forma di piede sul mio cammino.
"Marlee" dice Niall, scontrandosi con me.
Cerco di evitarlo, ignorandolo.
Passo sbagliato.
Si mette davanti a me, bloccandomi il passaggio.
"I-io dovr-rei andare a ves-stirmi" balbetto.
La ragazza che si voleva far vedere tutt'altro che impaurita ha balbettato. Bene. (Uhm...)
"Sei cresciuta" dice soltanto, lasciandomi passare.
Si avvia in bagno, però scivola sul pavimento col culo per terra a causa dell pozze che ho lasciato.
"Porco .." bestemmia.
Rimango immobile.
Lo aiuto o scappo?
Opto per la prima. Stupida ragazza ingenua.
"Scusa. Potevi star più attento. Non hai visto che ho lasciato le orme?" tutta questa sicurezza da dove l'ho presa?
Sgrana gli occhi.
A quel punto sale Harry, avendo sentito urlare il biondo.
Lo ringrazio mentalmente.
"Niall che è successo?" chiede preoccupato, più per me che per l'amico.
"Niente" dice entrando in bagno e chiudendosi la porta a chiave, alle spalle.
Meglio che ti chiuda anche tu a chiave.
Così faccio. L'ho solo fatto cadere, e neanche di mia volontà, non sono così stupida. Non mi ucciderà solo per questo, vero?
La vocina si è fatta silenziosa. Stranamente.
Vigliacca. »
Fino a qui puó bastare, spero tu abbia capito il mio intento e che tu sia riuscita a vedermi con occhi diversi.
E, ti prego, non rispondermi con un «se non ti piace non leggere». Ti avverto già, lo ritengo immaturo e irrispettoso.
Beh, finito!
Ci vediamo,
'Notte.
Cold Stop |
