Recensioni per
In un'Estate del '44
di FlyingBird_3

Questa storia ha ottenuto 130 recensioni.
Positive : 128
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Nuovo recensore
25/09/20, ore 12:14

È passato tanto tempo da quando hai scritto questa storia, ma mi sento di commentarla lo stesso. Non so neanche da dove iniziare, se non dire che sono giorni che leggo, senza fiato; questi ultimi tre capitoli li ho dovuti affrontare con il fazzoletto in mano. Mi ha commosso e sconvolto, tanto che non so se ho il coraggio di leggere gli ultimi due capitoli. Finito di leggere "Suite francese", qualche giorno fa, ho cercato una fanfiction simile e ho trovato questa storia meravigliosa. Inutile dire che sognavo un lieto fine, ho sperato fino all'ultimo che potessero essere una famiglia, ma così doveva andare per essere più realistica. Che colpo al cuore, però. In ogni caso ti ringrazio, perchè mi hai fatto scoprire la storia più bella che abbia mai letto su questo sito (anche se mi ci vorrà un po' per farmi passare la malinconia :) ). 
Amanda

Nuovo recensore
07/07/20, ore 12:49
Cap. 29:

La storia è discretamente buona rispetto alla media di efp considerando il periodo storico in cui è ambientata e questo è sicuramente qualcosa da apprezzare.Non mi sento di dire troppo su dettagli tecnici come possibili errori di ortografia,che se presenti sono passati in secondo piano per via della scorrevolezza che la storia ha di per sé.Non troppo assurda e abbastanza realistica,personaggi descritti in modo molto dettagliato che permettono al lettore di avere una visione chiara di chi si ha davanti.Il finale è quello che si merita anche se triste.Friedrich è l’esempio calzante del “Meine Ehre heißt Treue” che mai pensa per un momento di abbandonare il suo fanatismo politico e il dualismo della sua persona lo dimostra perfettamente.Personalmente il personaggio di Maria non è piaciuto per tanti motivi che sono d’altronde prettamente,appunto,personali,infatti credo sia stata la protagonista perfetta per una storia del genere che ricalca le tante storie simili accadute realmente in quel periodo a tante donne che come lei hanno scelto di amare dei nazisti con conseguenze molto spesso disastrose per loro e le loro vite.

Nuovo recensore
12/04/20, ore 00:35
Cap. 29:

veramente una storia che mi ha commosso!! per nulla banale, anche se sinceramente pensavo di non riuscire quasi più a farmi trascinare dal contesto della seconda guerra modiale, ma tu ci hai davvero azzeccato. grazie e ancora complimenti!!

Nuovo recensore
26/03/16, ore 22:10
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Non leggerò mai più questa storia. Non ho voglia di piangere ulteriormente. è bellissima,è bellissima e basta e lui...Jochen Peiper non mi è mai piaciuto,da quello letto era parecchio arrogante,ma lui ,Friedrich è meraviglioso. Di solito i soldati tedeschi,non solo qui ma anche in tv o nei libri o sono mostri o psicopatici o,se sono buoni è perchè sono contro il regime. Lui invece no. è una persona normale che si è trovata in situazioni terribili,non si è mai pentito e affronta con coraggio le conseguenze dei suoi atti. Splendido. Non come Francesco,Andrea e Riccardo (in quest'ordine di odio profondo per questi personaggi),che pensano di essere i padrieterni della giustizia insultando e picchiando chi non è come loro

Recensore Junior
21/01/16, ore 00:50
Cap. 29:

Guten Nacht! 
Non potevo trovare un esordio più adatto, visto l'orario in cui mi appresto a recensire questa storia che mi ha colpita sin dal titolo. L'Estate del '44, poche parole che mi rievocano un mondo percepito di riflesso, sfiorato per osmosi dai racconti orali e scritti, annusato e toccato attraverso oggetti che ancora fanno capolino nelle case delle nostre nonne; un mondo duro che, pur se la ragione non comprende fino in fondo il perché, fa emergere un nodo di nostalgia. Quel mondo ci appartiene anche se non c'eravamo; il sangue del nostro sangue sì, nel bene e nel male.
Come conosco bene l'estate emiliana: così umida e così eterna allo stesso tempo; ti opprime fin quando il Sole è lontano oltre l'orizzonte, mentre incendia la campagna, che nel '44 non era ancora così priva di alberi come lo divenne negli anni del dopoguerra. 
Anni difficili in cui il nostro Popolo di trovò immerso in una delle prove più crudeli: la guerra civile con i nemici in casa, Tedeschi ed Americani inclusi. Una lacerazione terribile che ha portato i discendenti a disprezzare i morti della parte avversa, sputando su tombe o non concedendone affatto. Tenendo conto di questa premessa, mi si è aperto il cuore nel leggere la delicatezza, ma allo stesso tempo il realismo, con cui hai trattato un periodo che fa ancora male, in un certo senso. E sopratutto ho amato l'assenza di retorica che sarebbe potuta scattare, plasmando un personaggio che non è un semplice soldato, come lo era il ragazzo tedesco che per primo offre una parola gentile a Maria, ma addirittura un SS. E quando si parla di SS si parla di un mondo a parte, che poco ha a che vedere con i nazi-holliwodiani, troppo sadici o troppo penitenti a seconda del soggetto. Si trattava di un corpo di elites che riceveva una preparazione surreale, mistica quasi, tra i raggi del Sole Nero di Wewelsburg. 
Freidrich non poteva che incarnare questo aristocratico contegno, fiore all'occhiello di una signorilità che era comune per tutti in quel periodo. Fiore all'occhiello di una società europea in cui si dava del "voi" ai genitori e di un pudore per noi inconcepibile, che tu hai descritto bene nei pensieri di Maria, quando si trova palmo a palmo con un uomo senza esserne la moglie.
Sulle note della delicatezza, del realismo, dell'assenza di retorica, con uno stile semplice ma incisivo, costruisci una storia vera e leggendaria al tempo stesso: è l'antica Tragedia dionisiaca che fa capolino, e si tinge con il sangue e con l'amore. La morte e l'amore, Eros e Thanatos, un intreccio inscindibile, profondo, che si sposa alla perfezione con lo spirito crepuscolare del pangermanesimo Nazional-Socialista, così wagneriano e votato alla bella morte, cosa che hai saggiamente garantito a Fredrich. Un SS non poteva che cercare il "Crepuscolo degli Dei", come aveva profetizzato involontariamente Wagner.
Lui è un SS, è nibelungico, ma è anche un uomo che non può che provare tenerezza per una ragazzina che di notte piange e canta canzoni d'amore, per rievocare un'infanzia perduta  per sempre.
Maria è una donna di una volta: profondamente femminile in tutti i suoi gesti e dedita in tutto e per tutto ai suoi affetti, passati, presenti e futuri; un concetto che capirà alla fine anche suo fratello Francesco, così rudemente uomo e guerriero anch'esso, ma così fedele al proprio sangue. 
In Francesco ho visto un alter ego di Fredrich nei confronti di Maria; più testa calda, più brigante, ma profondamente protettivo e "signore". Nonostante tutto, s'indigna delle percosse che lei riceve da quel buono a nulla del marito, nonostante tutto, capisce alla fine il lutto della sorella, nonostante tutto accetta il piccolo Federico. Mi è venuto un tuffo al cuore quando alla fine gli fai dire "Torniamo in Emilia"...ecco, Francesco esprime totalmente se stesso in quella piccola frase, che mi ha fatto piangere.
Maria rischia per tutto il racconto di finire come Luisa Ferida, per essersi innamorata di un SS; viene anche rasata a zero.
È una storia molto bella, umana ed eterna al tempo stesso, scritta con cura e amore, che ho letto tutta d'un fiato.
Complimenti!
Un saluto,

Eleonora


 
(Recensione modificata il 21/01/2016 - 12:57 am)

Nuovo recensore
22/11/15, ore 11:52
Cap. 1:

Questa storia é veramente fantastica :) con il tuo modo di scrivere e la passione che c'hai messo per scriverla, l'hai resa perfetta. L'unica cosa.. potevi farla finire bene per il mio povero cuore?! ;) soprattutto perché stanotte non sono riuscita a dormire ripensando continuamente a come sia morto Friedrich, al perché si sia sacrificato così ecc..

Nuovo recensore
17/11/15, ore 21:56
Cap. 15:

Ciao.
Ho scoperto la tua storia vario tempo fa e,ammetto,me ne sono innamorata tanto da rileggerla più di 10 volte,la so quasi a memoria ahah. Comunque,complimenti a parte volevo sapere solo una cosa.Per il personaggio di Friedrich,ti sei ispirata alla vita ( oltre che all'aspetto fisico ) di Joachim Peiper?

Recensore Junior
08/09/15, ore 16:56
Cap. 29:

Questa storia mi ha distrutto... Ho perso il conto di quante volte, ormai, mi sono messa ha piangere... ma non solo per il finale ma anche per tutti i fatti che sono avvenuti prima: il loro darsi forza a vicenda, salvarsi l'un l'altro e il loro amarsi è stato troppo commovente e il loro addio è stato straziante... Questa storia mi ha colpita particolarmente perché è stata vera, tutto... dai personaggi all'ambientazione è stato così vero che non ho parole. Insomma, non la solita storiella con qualche cavolata varia tra un nazista e un'altra, no , è stato tutto talmente reale che pensavo di essere io finita la dentro.
Brava, complimenti, anche se devo dire che il finale mi ha dato il colpo di grazia XD
Ciaoooo ^_^/

Nuovo recensore
06/09/15, ore 20:12
Cap. 29:

Dio mio, la commozione...mi è scesa la lacrimuccia, cosa rara che non mi accadeva dal finale di Death Note. Niente, ti voglio bene per sta storia, praticamente perfetta, mi rimarrà impressa soprattutto il messaggio, che in guerra tutti sbagliano e uccidono ma tutti sono degni di amore, e il personaggio di Friedrich. Ti giuro sulla mia vita che tra dieci anni, fine dell'università, farò il film su questa storia e sarà un capolavoro. Mi piacerebbe un Edward Norton come Friedrich ma chiederei troppo xD Grazie per le emozioni :)

Nuovo recensore
06/09/15, ore 20:00

Fa male, in un certo senso. Hai ricostruito la sua morte quasi cinematograficamente, il soffocare nel fumo coi flashback di Maria, di suo fratello, del suo camerata che morì in Russia per una pallottola vagante. La fine di un personaggio fiero nei suoi terribili ideali ma capace di amare. Guten Tag Komandant, gute nacht Friedrich!

Nuovo recensore
04/09/15, ore 18:00
Cap. 26:

Il capitolo più triste...ai tempi (due anni fa) non riuscivo a credere che fosse davvero morto... :(

Nuovo recensore
03/09/15, ore 22:20
Cap. 25:

Chissà cosa si sono detti, evidentemente si sono messi in accordo per il loro comune amore verso Maria (sia pure un amore diverso, da fratello e da amante).

Nuovo recensore
01/09/15, ore 17:10
Cap. 22:

La descrizione molto fisica del rapporto mista ai sentimenti è una perfetta alchimia per un senso di realismo. Sembra davvero un rapporto sessuale tra due che non fanno sesso, ma fanno l'amore :)

Nuovo recensore
31/08/15, ore 23:22
Cap. 20:

Questi due sono carinissimi assieme, così perfetti nei loro difetti, luci e ombre, molte ombre. Poi Friedroch mette in dubbio la mia eterosessualità xD

Nuovo recensore
29/08/15, ore 12:18
Cap. 17:

In questo capitolo si inizia a capire che i "mostri" nazisti dopo il loro passaggio hanno lasciato un Italia piena di odio, di nuovi "mostri" politicamente dalla parte opposta. La storia passa e l'odio si ripete nei secoli dei secoli.

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