Ho paura di recensire questa one-shot, davvero.
Ho paura perchè non ho intenzione di banalizzare un pensiero così complesso, qualcosa che sei riuscita ad esprimere con efficacia in poche righe.
Tutto si svolge nell'arco di qualche secondo... C'è Garrus, l'occhio appoggiato al mirino, un colpo che parte, un cadavere che stramazza al suolo. Recupera il casco e lo indossa, quasi a voler dire "missione compiuta". Ed è in quel momento che subentrano i pensieri... perchè una volta compiuto un passo, sai che ce ne sono altri cento da compiere, e non è sempre facile imbracciare di nuovo il fucile e lanciarsi verso lo step successivo, non quando c'è un enorme vuoto dentro di te che preme e chiede udienza di continuo, mettendoti nella condizione di andare alla costante ricerca di una dannata motivazione.
E anche quando pensi di averla trovata, questa motivazione, nuove domande sorgono all'orizzonte... è la motivazione giusta?
Lui crede profondamente in quello che fa, si fida del suo senso della giustizia, ma alla fine della giornata ha bisogno della pioggia. Perchè? Ce lo chiediamo noi e se lo chiede lui, ma semplicemente... è questo ciò di cui si ha bisogno. Dopo aver compiuto uno sforzo, una missione, un percorso difficile, ognuno di noi ha bisogno di riposare, di sciacquare via tutto ciò che è diventato parte di noi nel frattempo, impregnando la nostra pelle. Non si esce illesi da nulla, neanche dalla più nobile delle azioni.
Lo chiamano Archangel... un paladino della giustizia, che non se ne fa nulla di una scrivania allo C-Sec, eppure quella scrivania l'avrebbe protetto. L'avrebbe salvato dal sudiciume di Omega, dalla ricerca costante di qualcosa che sfugge, dalla continua esposizione al pericolo. Ma sarebbe rimasto in quel grigiore che lui tanto disprezza perchè, forse, non lo comprende.
Immagino un Garrus che per tanti mesi ha vissuto sulla nave di Shepard, sviluppando un profondo legame con questa figura che, romance o meno, l'ha cambiato. Gli ha dato un'armatura, gli ha dato un fucile e gli ha insegnato a capire chi è e cosa può diventare... Poi, la notizia della sua morte. Come fai a non provare smarrimento, quando la persona che ti ha illuminato il sentiero scompare all'improvviso? Allora o scegli di piangerti addosso, tornando alla tua vita di prima, chiudendo definitivamente quella parentesi... o ne apri un altra, decidendo di seguire gli ideali che sono sempre stati dentro di te, a qualunque costo. Se penso a un Garrus, al tuo Garrus, che aveva trovato in Lenore qualcosa di più che un semplice mentore e comandante, allora finisco per sentirla anche io la gola riarsa dalla polvere. Chiunque, probabilmente, avrebbe mandato tutto a quel paese per tornare alle origini... ma non lui. Come potrebbe? Sono convinta che ciò che si è prefissato di fare, in larga parte, può essere ricollegato a Shepard. Il suo personale modo di dire "anche se sei morta e non ci sei più tu ad occuparti di questa Galassia, io continuerò a farlo... per te".
Come mi diceva shadow_sea qualche giorno fa, leggendo le cose scritte dagli altri, inevitabilmente rivediamo noi stessi, le interpretiamo a modo nostro. Questo è solo il mio modesto e stupido modo di interpretare una figura che, tutto sommato, ancora adesso mi è in parte oscura... perchè di sicuro non ho perso tanto tempo a riflettere e ricamare sulle sue scelte (come invece ho fatto con l'altro signorino u.u). Però è un gran personaggio... non mi meraviglio che sia così popolare, è davvero ricco di sfaccettature, di angeli e demoni che lottano dentro di lui incessantemente, cose che ti spingono inevitabilmente a riflettere in ogni circostanza. E tu, come sempre, hai fatto un ottimo lavoro nel maneggiarlo (chi ha detto vassoio?)... qualcuno aveva dubbi? :P
Probabilmente ho davvero finito per banalizzare questa one-shot, ma credimi... mi è piaciuta davvero tanta. Intensa, profonda, che ti lascia con l'amaro in bocca come poche...
Un applauso palancofono (???) <3 |