Adoro la sillabazione quasi perfetta del componimento che riporta alla memoria il sonetto classico ( al di la della cadenza di rima e l'endecasillabazione ). Trovo l'opera scorrevole, non forzata, intrinseca di significato. E' ovvio che il lettore ne dia una sua interpretazione personale, quindi il mio punto di vista può tranquillamente essere distorto ed opinabile. tuttavia denoto che nel momento di necessità sia stata percorsa una strada sbagliata. Alle volte anche solo una scelta può comprometterci, lo "scacco matto" finale, implica che sia una strada da dove non si torna indietro. Nella vita sarebbe applicabile a un'infinità di momenti ( innamoramento, perdizione, genitorialità, abusi ) ma lascio le supposizioni al caso come credo sia giusto fare. Reputo il tuo lavoro molto buono, anche come scelta di vocaboli, scorre liscio, sincero ed è un piacere leggerlo. La mia critica è positiva. Complimenti

Leggi la risposta dell'autore