Okay. È l'ennesima volta che tento di commentare questa storia... spero solo sia quella buona.
Da dove cominciare? Loki e Sigyn sono due figure della mitologia norrena che mi intrigano da morire, e mi è piaciuto molto come li hai raffigurati in questa storia.
Tanto più che, sin dalla prima frase, hai saputo creare un'atmosfera implacabile, in un certo modo... la sensazione che il passo che sta facendo Sigyn sia qualcosa di davvero enorme, qualcosa da cui non potrà tornare indietro.
L'idea di inserire gli avvertimenti che sono stati dati a Sigyn mi è piaciuto molto. Non solo aumenta la sensazione che lei si stia davvero cacciando in una brutta situazione (e, da brava amante dell'angst, non posso non adorare questa cosa), ma dà un bel ritmo alla storia. Il pezzo riguardante il cuore di Sigyn mi ha dato i brividi (in particolare quel Non lasciare che lui lo veda e lo imprigioni nei suoi occhi, e l'ho apprezzato ancor di più quando è stato richiamato in i suoi occhi trasparenti come ruscelli d’alta montagna. Quanto male si può celare dietro uno sguardo tanto limpido? Quante catene? e anche, forse in maniera ancora più forte, in l’incanto dei suoi occhi, quei suoi occhi troppo limpidi, mi ha già afferrata). Comunque, se vogliamo parlare dell'interlocutore non meglio identificato, alla prima lettura ho immaginato che fosse una balia, alla seconda il padre della ragazza... ma sono più incline alla prima interpretazione :)
Mi piace anche come Sigyn si ripete quei consigli nella mente, perché allo stesso tempo si avverte che... non so come dire... che lei non riesce (per usare un'espressione un po' colloquiale che stonerà con tutto, ma amen... non saprei come altro dirlo :D) a ficcarseli in testa davvero.
E quando Loki le fa quell'apprezzamento, ecco che i consigli sembrano svanire, evaporati come acqua sotto il sole.
Inquietante, ma ho adorato il ritmo della parte:
Prima bugia.
Io arrossisco, lui sorride.
Primo errore.
Quando poi Loki le domanda se lei gli sarà sempre fedele, e Sigyn risponde affermativamente... non ho potuto fare a meno di pensare a come finirà, mi si è chiuso lo stomaco. In un certo senso, il destino che si è preannunciato già dalla prima riga si è qui ripresentato, con maggiore insistenza.
Tornando un attimo indietro, ho apprezzato anche quando viene presentata la differenza tra come Sigyn immaginava il suo matrimonio e come il suo matrimonio effettivamente è... Senza fiori, senza sole, solo pietra e gelo (ed è in qualche modo terrificante, ma tanto da Loki, il fatto che il dio usi l'assenza del sole per fare quel suo complimento alla propria sposa).
Mi è piaciuta anche la frase che chiude la flashfic, così impietosa e definitiva... Perché no, il fatto che Sigyn non possa imparare a mentire... non mi è sembrato affatto positivo. Non ho tirato un sospiro di sollievo, né mi sono detta: "Okay, anche se è la sposa di Loki si conserverà innocente". Ciò che ho avvertito, è che Sigyn è immensamente vulnerabile... e le bugie avrebbero potuto servirle da scudo contro quelle di Loki. Ma è troppo tardi. Non succederà.
Complimenti! |