Ciao!
Se questa è l'introduzione non oso immaginare quanto sarà bello il capitolo vero e proprio. Non è per fare la lecchina, ma ho adorato questa drabble, me la sono letta quattro o cinque volte di seguito XD, mi hai davvero colpita. Soprattutto le parole finali, della piccola poesia, sono davvero perfette per Ukoku e mi verrebbe voglia di farci su di quei discorsoni filosofici da arrivare alle quattro del mattino senza avere sonno. Solo che questa è una recensione XD magari faremo sti discorsi in privato dai.
Devo dire che per essere un'introduzione mi è piaciuta davvero tanto, e questo si era capito, soprattutto il ritmo e la scelta delle parole. Anche io ho sempre pensato che la Luna, come ricordo di Komyo lo frenasse in qualche modo, che fosse un pallido riflesso di quella che può essere chiamata coscienza. Infatti quando Ukoku è cieco lo dice, che neanche la luce della luna può raggiungere quell'oscurità, da questo momento in poi sarà tutt'uno con essa per davvero (e non oso immaginare le conseguenze, perché non credo che la cecità possa fermare Ukoku e non credo neanche che tornerà a vedere). Ukoku non ha ancora perso: Sanzo gli ha tolto la luce, se così vogliamo dire, almeno questa è la mia interpretazione personale, ma non ha ancora sconfitto l'oscurità vera e propria, quindi Ukoku è ancora intento a combattere per vincere, solo alla fine per essere divorato da se stesso, come una sorta di buco nero, per fare un paragone astronomico. (Un paragone che nel caso di Ukoku trovo sempre azzeccatissimo).
Mh, non so che altro dire sinceramente, aspetto con trepidazione il capitolo successivo e intanto la metto già nelle preferite, perché mi è piaciuta così tanto che voglio tenerla lì per ricordarmela.
Ancora complimenti.
Alla prossima.
Selene. |