ma mio dio, perché, perché, PERCHE’.
ceh, io so, lO SO, di essere una ritardataria cronica a livelli imbarazzanti ma, diamine, questo ritardo è di quasi un anno, mi spiego?
e da quando sono tornata su efp non ho fatto altro che tormentarmi perché –vittoria, svegliati, SVEGLIATIII, devi recensire quelle fiction che hai lasciato perdere per mesi- e voi tutte, mi avete dedicato il 23 ottobre scorso per il mio stupido compleanno e niente. quasi mi commuovo.
simo! da quanto tempo! talmente tanto che non so se vedrai questa recensione, ma sai com’è, io devo farlo per essere almeno apposto con me stessa. devo.
credo che sia meglio passare alla one shot, nonostante la buona notizia (?) del fatto che finalmente sono riuscita a ritagliare del tempo per stare su efp e quindi solvere i miei vari impegni rimasti indietro, sto parecchio male, e credo c’entri il fottuto ciclo –ma questo non lo voleva sapere nessuno, cara vittoria.
oh, non ricordo che altro dovevo dire...... mh.... no, serio, boh. devo recensire un sacco di altre cose indietro ma chissene ah, no, aspetta, non era questo: volevo dire che l’html non vuole collaborare con me, e nemmeno la mia pazienza/attenzione, perciò mi scuso per qualsiasi strafalcione di grammatica, battitura, o formattazione potrebbe esserci una volta inviata ‘sta roba. really, i’m sorreh.
dunque, kyoukina! ma i miei piccoli mi erano mancati così tanto, awww, i’m gonna cry. no, odio ancora la kyouten, ew, che poi non so nemmeno così, di solito sono poche le pair che disprezzo COFFpercabethCOFF.
parto il commento della one shot –e direi che fosse anche ora, eh- dicendo che la piccola parte “I soffi di vento erano frequenti e anche potenti, forse così tanto da rendere la direzione della pioggia obliqua.
Egli camminava con uno sguardo vuoto, come se non ci fossero ne pioggia ne vento, ne cielo ne terra.”, mi ha stesa. davvero, mi è piaciuta davvero tanto tanto tanto tanto.
anche se sto crepando di caldo, mi ha fatta immedesimare nel freddo pungente della situazione, col vento che fischia nell’orecchio e niente, ho sempre amato queste descrizioni, infatti se ricordi, tratto sempre così, nelle mie storie.
kyousuke è maledettamente ic, (vedi ““Tsk, l’amore.” Pensò il blu con disgusto.”) ed ovviamente lo adoro, come si può non amare kyousuke ic? aw.
e kinako è adorabile. e io sono cretina. sì, cioè, no, perché sto fangirlando tantissimo.
insomma, mi piace la semplicità e quella genuina originalità che hai intrapreso nella fic, dove tutti dimenticano il compleanno di kinako perché oscurato dalla festa di san valentino, sul serio. la one shot è davvero adorabile.
“< La pioggia mi rende triste. A me piacciono il sole, l’arancione, i colori caldi. Non è giornata. > Disse la piccola riportando lo sguardo verso Tsurugi.
< Sai, di solito quando tu sei felice c’è sempre il sole. E’ una pura coincidenza. > Disse il ragazzo dagli occhi color ambra che intanto si era seduto accanto a Kinako.
< E’ vero. > Confermò.
< Non piangere, peggioreresti solo la situazione e poi, hai un bel sorriso.”,
senz’altro è stata la mia parte preferita, sul serio, se avessi un pizzico di sensibilità in più ti abbraccerei stile hagrid, perché diavolo, questa è pazzesca, aw.
io boh, preferirei non sclerare più, spero solo che tu abbia capito come ho avuto modo di apprezzare.
e grazie, grazie, grazie ancora.
davvero,
flamin |
