Adesso vengo lì e ti strapazzo di baci e abbracci! OAO
No, ok, scusa, prima mi presento. Sono Momoko, molto piacere^^
Perdona lo sclero iniziale, ma sai, non c'è più nessuno che scrive robe introspettive su Tyki - a parte me, sigh.. - e dato che lo venero come un dio, trovarmi una così bella fanfiction di ritorno da scuola mi ha illuminato la giornata. Davvero.
Ora però cerco di recensirti, perché devo dirtelo, questa storia merita, merita veramente.
Partendo dall'idea che sta alla base, quella di intitolare ogni particina con il nome di una carta da gioco, è stata geniale, semplicemente. I significati combaciavano alla perfezione, hai incastrato il tutto perché fosse ordinato cronologicamente e hai prestato attenzione a tantissimi dettagli che ho apprezzato e dei quali, molto spesso - troppo - non importa a nessuno. Hai reso coerente la figura di Tyki fino alla fine, trovando giustificazioni plausibili a quello che lui è adesso, quindi, tanto di cappello.
Partendo dalla prima, quella che parla della sua nascita, l'ho trovata davvero molto triste. Principalmente perché grazie all'ambientazione che hai presentato - facendo particolare riferimento alla pioggia - hai donato a questo primo pezzetto un'atmosfera molto mogia, carica di tante emozioni concentrate tutte attorno al nostro piccolo fagottino che, appena nato, si ritrova senza mamma e con un padre che non lo ama. E' orribile, davvero, e sei riuscita a rendere benissimo questa parte con poche parole. Amo questo modo di raccontare, perché chi scrive riesce a incanalare un messaggio, una determinata sensazione tutta dentro una frase e questo non può che denotare una enorme bravura. Quindi complimenti vivissimi. E nonostante tu l'abbia dipinta come una figura abbastanza imponente, la levatrice ha avanzato un gesto di cortesia nei confronti di Tyki che ho adorato. Povero piccolo, già patisce le pene dell'inferno; almeno un po' d'amore diamoglielo!
Mi è piaciuta molto la parte finale, dove finalmente ha una presa di coscienza e capisce che non può continuare a vivere sapendo di non poter contare sull'affetto del padre. Con quel gesto praticamente abbandona il mondo dell'infanzia, si getta in un'avventura fatta di rischi e pericoli, conscio che comunque è meglio che prendere botte tutto il giorno.
Ecco, già con questa parte sei riuscita a descrivere benissimo il suo carattere. Hai saputo dare un senso al suo essere un po' solitario e scostante, compensando il tutto con una fermezza e una decisione che io personalmente amo molto di lui.
Con la seconda parte, si vede infatti questa sua sicurezza lentamente prendere il sopravvento su di lui, per diventare, in un certo senso, la sua arma vincente. E io ti adoro perché hai introdotto l'argomento del poker, spiegando come ha imparato a giocare. L'ho trovata davvero molto ben descritta, scorrevole e piacevole, seppur nascondesse in sé significati ben più complessi. Tanto amore per Juan <3 Ho ridacchiato come una scema ai suoi avvertimenti. Ma cos'è? Prevede il futuro?! xDD Ahahah bravissima!^^
D'altro canto, la scena del pestaggio mi ha fatta rabbrividire. Oddio, povero Tyki! D:
Il momento in cui lui lentamente perde il controllo e uccide i suoi assalitori mi ha davvero turbato. In senso positivo ovviamente! xD Hai descritto splendidamente il suo rapporto con il sangue, la sua voglia di uccidere, di ribellarsi. E' stata davvero inquietante, macabra; ben riuscita e per questo meravigliosa. Mi piace come scrivi perché sei riuscita a racchiudere tutta la sua trasformazione interiore in poche righe; dote che io ammiro molto e che mio malgrado non possiedo. Si vede che hai dosato attentamente le parole, nessuna di loro era in qualche maniera fuori posto. Tutto era perfettamente bilanciato.
Mi ha fatto molta tenerezza quando Tyki si è ritrovato a confessarsi con Juan, addirittura in lacrime. Ecco, hai reso perfettamente lo stato d'animo di un uomo che, di colpo, si ritrova assassino e che ancora non sa che dovrà ripetere l'esperienza ancora e ancora. Per cui ce lo vedo alla perfezione sconvolto per questo suo folle gesto. In fondo, Tyki prima di diventare un Noah è stato - e rimane tutt'ora - un essere umano, quindi in grado di provare simili emozioni. Persino il brutale Skin, agli albori della sua trasformazione, soffriva pesantemente.
Inoltre ho apprezzato davvero tanto la fiducia di Juan in lui. E anche qui hai trovato un collegamento con il mazzo di carte che si porta sempre appresso. Complimenti.
Perdonami se ti sto scrivendo un papiro, ma c'è davvero molto da dire e non penso che un semplice 'bello' possa rendere il dovuto onore a una fanfiction con bella^^.
Penso che la mia parte preferita sia la terza. Sarà che amo Tyki quando è in compagnia dei suoi amici umani. Trovo che il legame che lo lega a loro sia speciale, infinito, soprattutto con Ease. Oddio, quel bimbo ogni volta mi commuove. Mi sembra quasi di vedere un padre con il figlio. E per un personaggio come Tyki, che ha ucciso non so quanti Esorcisti e opera per portare il mondo alla rovina, è davvero un paradosso divertente e dolce al tempo stesso. Ho amato questo frangente perché sei riuscita a trasporre quelle stesse emozioni, quello stesso calore famigliare e gentile che pervade le scene con questi adorabili vagabondi.
C'è talmente tanto da dire: Tyki che finalmente si sente completo e appagato dal fatto di aver trovato una famiglia; i dispiaceri e le difficoltà del sopravvivere che si attenuano grazie alla compagnia degli amici.
Inoltre qui fornisci una spiegazione riguardo alla benda che porta Ease davanti alla bocca. Povero piccino ;(
L'ultima parte - così finisco di annoiarti xD - è stata davvero la più inquietante.
Già l'inizio caricava l'atmosfera d'una tensione quasi palpabile, ma le avvisaglie della trasformazione in Noah di Tyki l'hanno reso un momento davvero intenso.
L'apparizione di Road è stata davvero surreale. Insomma, vedersi comparire una bimba che sgranocchia caramelle proprio dopo aver ucciso delle persone... Non è che sia una cosa naturale ò^ò Però sin da subito hai posto su di lei dei paletti, hai fatto intendere che avesse qualcosa che non va.
E giustamente Tyki un po' ci rimane quando la vede cambiare colore di pelle. Per lui è ancora tutto nuovo, non sa cosa gli stia succedendo, ma sente di doverla seguire. E poi, con quel suo bisbiglio alla fine, capisce lui stesso che il loro è un legame profondo che dura da millenni.
Allora, che dire... Bravissima, davvero. Mi ha fatto saltare di gioia vedere una nuova introspezione su Tyki, dato che ultimamente il nostro bel Signor Neo è un po' abbandonato. Con tutti i problemi che ha, poi... !
Devo averti elogiato troppe volte, ma credimi se ti dico che hai scritto un piccolo capolavoro che entrerà direttamente nei preferiti ;) Hai reso alla perfezione Tyki, le atmosfere, le sensazioni.. Ma soprattutto non sei mai uscita dagli schemi. Era tutto ben calcolato, preciso, pulito. Bellissima storia, davvero!! :D
Spero di non averti annoiato troppo xD Purtroppo se c'è da parlare di Tyki pon vengo colta da logorroicità TT^TT
Ora mi dileguo, ancora complimenti e grazie per aver riportato alla luce questo piccolo - e sexy - reperto xDD
A prestoooo,
Momoko <3
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