Sono poche righe le tue, ma usate con sapienza e fantasia. Hai descritto un ballo, facendo diventare il lettore prima l'uomo ' che portava la donna e decideva cosa lei dovesse fare, ma non con la presunzione e l'arroganza di usarla a suo piacimento', e poi la donna ' completamente abbandonata, ferma a terra con le gambe nascoste da organza e il busto proteso verso le luci del soffitto'. |
Mi chiedo se sia successo davvero. |