Recensioni per
Anthurium {fiore di carne}
di Kafkaesque

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
05/10/20, ore 17:41

È la terza volta che mi trovo a leggere questa OS. Mi ritorna sempre in mente, soprattutto quando non so cosa leggere, perché è così bella che ne sento la mancanza.
Probabilmente non leggerai mai questa recensione, ma ho proprio il bisogno di esternare quello che penso, o meglio: sento. Perché questa storia è un turbinio di emozioni che ti prende e non ti lascia scampo. Mi si è piantata dentro, e posso dire, senza dubbi, che questa è una delle migliori one shot che abbia mai letto. Non esagero. Quindi mi sento di ringraziarti, ringraziarti per avermi regalato delle sensazioni così belle - ma al tempo stesso disturbanti - e avermi fatto staccare la spina per un po'.

Matilde 
(Recensione modificata il 05/10/2020 - 05:42 pm)

Recensore Veterano
03/05/20, ore 11:51

Ciao! Ho trovato questa storia dopo una chiacchierata con un'amica sul pairing Ginny/Tom e forse l'ho trovata un po' in ritardo ahahah. Adoro il personaggio di Ginny che credo sia proprio il mio personaggio preferito e mi ha sempre lasciato un po' così il fatto che una settimana dopo, sul treno, fosse tornata normale come se per un anno non fosse stata posseduta da Voldemort e avesse sguinzagliato un serpente mortale per tutta la scuola. Capisco avere un carattere forte ma a 11 anni riprendersi tutto d'un botto è un po' boh, capisco che il personaggio principale è Harry e che non si può divagare sugli altri personaggi però mi sembra anche strano. In questa storia invece si percepisce benissimo la violenza psicologica, il trauma, che ha subito Ginny, mi ha fatto storcere il naso la fine ma alla fine è coerente con la storia quindi ci sta. Introspezione level 2000, va letta con calma ed in silenzio per immedesimarsi in Ginny. Bellissimo l'inserimento di tantissimi dettagli come, ad esempio, la stellina sulla "I" che evidenziano anche quella forma di innocenza di una bambina di 11 anni. Adoro il tuo modo di scrivere, davvero. Complimenti! Chiara.

Nuovo recensore
19/02/18, ore 15:44

Wow. Ho trovato per caso questa storia e già dal primo paragrafo sono rimasta folgorata. Non sono una grande fan di Ginny, anzi diciamo che il suo sviluppo Canon mi fa abbastanza annoiare, ma vederla in questa luce diversa, come la descrivi tu, alimentata dalla magia di Tom Riddle, me l'ha fatta rivalutare. 

Lo stile con cui scrive è fantastico, molto ipnotico, mi piace. Ogni tanto mi sono persa tra un sogno e l'altro, dovrei rileggerla, ma in generale mi è piaciuta davvero tantissimo! Complimenti!!

Una domanda da Nerd: dici che Tom Riddle abbia creato l'Hocrux proprio appena uccisa Mirtilla? Io pensavo avesse aspettato di aver finito Hogwarts per farlo... Anche perchè il Tom Riddle del diario mostra a Harry qualcosa di accaduto dopo la morte di Mirtilla (cattura di Hagrid) quindi se avresse fatto l'incantesimo appena compiuto l'omicidio il pezzo di anima non avrebbe saputo cosa sarebbe successo... grandi problemi ;)

ciao ciao

Recensore Junior
20/07/14, ore 14:38

Scrivi meravigliosamente bene. Dovresti avere molta più fiducia nelle tue capacità!
Ho sempre detestato Ginny come personaggio, ma in questa storia sono riuscita davvero a immedesimarmi in lei. Mi piace praticamente ogni cosa della tua fanfiction: l'introspezione, le tematiche scelte, il finale che non è affatto un "lieto fine", il modo in cui sei riuscita a rendere bene la mentalità infantile di un'undicenne. Hai una fantasia davvero malata, in alcuni punti la storia diventa un delirio, ma cavolo, è un delirio che non riesci a smettere di leggere. 
Piccola domanda: come mai l'anthurium dovrebbe essere un fiore brutto e inquietante? A me sembra un fiore come tanti altri, pure con i suoi petali carnosi... Son gusti!
La violenza psicologica che Tom esercita su Ginny è resa così bene che sembra di viverla davvero sulla propria pelle. Mi piace un sacco il modo in cui hai reso la dinamica della relazione tra i due... Ginny fa davvero tenerezza in questa storia, con le sue insicurezze e la sua ingenuità, e Tom è genuinamente terrificante.
Ho messo la tua storia fra le preferite perché mi ha davvero colpita moltissimo. Anche il finale, in cui scopriamo che Ginny non è mai riuscita davvero a liberarsi del fantasma di Riddle, mi ha convinta - un banale happy ending avrebbe stonato un bel po' col tono della fanfiction. Spero di leggere presto qualcos'altro scritto da te!

 
(Recensione modificata il 20/07/2014 - 02:39 pm)

Recensore Master
16/03/14, ore 21:07

1 - “Anthurium (fiore di carne)” di SteviaCookies.
Totale: 63.2/65.

1) Grammatica e ortografia: 9.2/10.

La storia è perfetta, naturalmente, ci sono solo alcuni errori di battitura.
“Scrivere a Tom è come pensare, al sicuro nella proprio letto, rannicchiata sotto una coperta, ed avere qualcuno che risponda, che comprenda”: “nel proprio letto” (- 0.10).
“un lacrima bagna il foglio e scompare insieme alle parole nelle profondità della pergamena”: “una lacrima” (- 0.10).
“È bella, ed è sincera, nella sua assenza di riccioli e curve inutile”: “curve inutili” (- 0.10).
“Fred la lancia strane occhiate, Ron le chiede cosa sia successo”: “Fred le lancia” (- 0.10).
“Hogwarts è pieno di Mezzosangue”: ci andrebbe “piena”, perché è un posto, ma principalmente una scuola, al femminile quindi (- 0.10).
“A pranzo, nella Sala Grande, nella sua mente vede il coltello conficcato nel tacchino librare e crivellare il volto di Colin Canon dall'altra parte del tavolo”: sarebbe più appropriato “librarsi” (- 0.10).
“Ginny però è troppo codarda per essere felice. Ginevra ha il coraggio di Tom e il suo sorriso, Ginevra è il mostro– Ginni è il verme, Ginny ha undici anni”: credo intendessi “Ginny è il verme” (- 0.10).
“Tom è il la felicità devastante che le fa esplodere il cuore per un istante quando pensa che Harry sia morto.”: hai messo un “il” di troppo (- 0.10).

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
No, beh, ma cosa c’è da dire? E’ tutto stupendo!
Non è perfetto, perché ci sono frasi spezzate e non sempre la punteggiatura è corretta, ma, in realtà, è un pregio aggiuntivo alla storia. È uno stile sentito, molto sentito: è lo scorrere dei pensieri di Ginny riportato nero su bianco. Non ho voluto correggere niente proprio per questo, perché sarebbe stato come togliere un qualcosa e anche perché, diciamolo, ero affascinata.
Hai uno stile bellissimo, molto personale. Ho letto praticamente tutte le tue storie e non era un mistero che mi piacesse come scrivi, ma qui ti sei decisamente superata. Ogni parola, ogni frase, ogni metafora, ogni parentesi (come dici nelle note) è inserita alla perfezione e si amalgama a tutto il resto, senza stonare mai. Credo sia molto difficile mantenere un ritmo così serrato, che rispecchi così bene la narrazione, soprattutto verso la fine, quando Ginny crolla e cerca, vanamente, di opporsi a Tom.
Le immagini che hai scelto, poi, mi hanno al contempo inquietata e deliziata: inquietata perché sono tutte molto forti (il sorriso sintetico, Tom che le torce le ciglia quando vuole che chiuda gli occhi, le ossa fracassate e le vene piene di fango dei Mezzosangue, i fiori di carne che la infestano e scavano antri dentro di lei), deliziata perché mi sono piaciute moltissimo! Sai che io adoro gli stili pieni e un po’ barocchi, e in questo senso sei stata molto brava: il testo è rigoglioso, con un’infinità di spunti e accenni che si ripresentano fino ad ossessionare, ma non è mai eccessivo. Nonostante tutto, è semplice, di facile lettura, per niente oscuro (per questioni di trama di cui parleremo, se mai) e sempre evocativo. La capacità che hai di descrivere scene che sfiorano l’horror senza cadere nel grottesco è ammaliante.

3) Titolo: 5/5.
È molto bello e davvero adatto, rispecchia in pieno la storia. Il fiore è un elemento che ricorre, è un po’ il simbolo di Tom, senza contare che Ginevra ne rimarrà sempre infestata: non avrei saputo scegliere niente di meglio.
Anche se, lo devo dire, non trovo l’Anthurium particolarmente inquietante… cioè, per essere orrendo, lo è, solo che essendo così “lucido” non mi ricorda della carne! Forse è anche per via del colore un po’ squillante, comunque l’idea di fondo resta meravigliosa.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 15/15.
So già che scriverò un papiro, ma cosa ci posso mai fare? Ho troppe considerazioni da fare!
Allora, partiamo da quello che hai scritto nelle note, sul fatto che questa storia non mi sarebbe piaciuta (blasfema!) e che non parla nemmeno di una coppia. Mi permetto, anche se sei l’autrice, di contraddirti: non sarà una coppia nel senso stretto del termine, ma il legame che hanno è così intenso, così ben approfondito, che sinceramente non me ne frega niente. Hai c’entrato perfettamente il tema del contest e, d’altronde, io avevo anche specificato che i due protagonisti non dovevano per forza essere innamorati, quindi non è un problema.
Inizio col dirti che mi è piaciuta già l’impostazione che hai voluto dare alla storia: io adoro che si prendano momenti dei libri e li si approfondisca, lo preferisco a tutto il resto. In più, credo che se l’autrice leggesse questa one-shot non potrebbe che concordare con la tua versione dei fatti: è tutto talmente realistico e ben trattato che non stento a pensare che sarebbe andata davvero così.
Partiamo da Tom.
Mi piace terribilmente la caratterizzazione che gli hai dato, tra l’altro credo che sia uno dei personaggi più difficili da gestire (io personalmente ho avuto qualche problema). La cosa più bella in assoluto è che la sua personalità e le sue intenzioni rimangono sullo sfondo: è Ginny che narra e che ci offre il suo punto di vista (Tom ha una grafia sincera, Tom è un Grifondoro quindi sono uguali, Tom è un amico, Tom le ha insegnato a sorridere e ad andare avanti) e il lettore non può fare altro che osservare agghiacciato l’evolversi degli avvenimenti, sapendo benissimo come andrà a finire, perché riesce a cogliere quello che lei non può – non vuole – vedere. È azzeccato, perché Tom si muove come un’ombra tessendo le sue trame ed appare dieci volte più terrificante ed insinuante ed infinitamente seducente, come non sarebbe stato possibile se avessi scelto di narrare con il suo punto di vista.
Mi è piaciuto tantissimo anche quest’animo da artista che gli hai attribuito, ci sono certe espressioni che mettono i brividi (“Vorrebbe mostrare ai gemelli i suoi occhi folli e grigi illuminarsi davanti a un cadavere.”, “con gli occhi grigi pieni di estasi d'artista”, “[Una parte di lei si ricorda del suo sguardo grigio da artista fisso sul cadavere di una ragazza e rabbrividisce dall'estasi]”, “l'artista davanti all'orrore ha lo sguardo che brilla di stelle.”). Qualcuno potrebbe dire che non è appropriato, che Voldemort è solo uno spietato assassino: metodico, analitico, freddo; non lo definirei nemmeno un serial killer, perché credo uccida solo per convenienza e, forse, per divertimento, ma non perché sente un impulso. Tuttavia, qui stiamo parlando di Tom Riddle, che, essendo ancora giovane, potrebbe anche essere idealista e vedere ancora una sorta di “Bellezza” nella morte. Questa tua scelta io la motivo così e non penso affatto che stoni con l’IC del personaggio che tutti conosciamo: è persino romantica (in modo certamente un po’ perverso) l’idea che Tom, almeno all’inizio, facesse arte con i suoi cadaveri e i suoi sogni di una vita infinita. Lo rende ancora più affascinante del solito, a dirtela tutta: come se Voldemort fosse stato disilluso o avesse semplicemente abbandonato le opinioni, gli ideali, le ricerche che lo attiravano da giovane, per dedicarsi a qualcosa di meno “umano”, per cercare il progresso invece che l’estasi artistica. Uno spunto geniale, anche se magari è solo una mia fantasticheria!
È stupefacente anche il modo in cui Tom si rapporta con Ginny, trasformandola in Ginevra – “con una stellina nera sulla ‘i’” – senza che quasi lei se ne accorga (se ne renderà conto dopo, in Infermeria, quando tutti gli altri crederanno di essere ormai al sicuro). Il rapporto tra i due è davvero intricato: prima sono “amici” (o almeno così crede lei), poi si rende conto di non potersi più sottrarre a Tom e ai suoi ordini; interessante che lei lo difenda fino all’ultimo, dicendo che lui non ha colpe se lei non conosce altra risposta che “sì”, prendendosi ogni responsabilità persino quando scopre che le ha mentito (è colpa sua perché non è una Serpeverde, nel qual caso sarebbe potuta essere Ginevra per sempre). La parte finale è semplicemente sublime, in particolar modo ho amato questa frase: “Quando vede i suoi occhi verdi [di Harry] guardarla dal cuscino, pensa che, dopotutto, Tom ha mantenuto almeno una promessa.”, rende davvero l’entità del danno che il giovane Lord le ha arrecato.
Una delle cose che mi è piaciuta di più nel personaggio di lei, invece, è lo sdoppiamento di personalità: da una parte c’è l’ingenua, piccola Ginny Weasley che trova conforto in un diario, Ginny che piagnucola e diventa isterica, Ginny che si fa graffiare via le palpebre e poi abbracciare, Ginny che striscia come un verme perché “chiunque può diventare un mostro”, Ginny che corre come “un lurido ratto” dal suo eroe quando realizza che sta facendo qualcosa di molto sbagliato; dall’altro c’è Ginevra, con una stellina nera sulla ‘i’, col sorriso sintetico di Tom e una marcia di ossa fracassate perennemente in testa, Ginevra che impazzisce di piacere quando ricorda gli occhi da artista di Tom fissi su un cadavere che prima piangeva e adesso non piange più, Ginevra “infestata da fiori di carne” e da un’emozione rossa, Ginevra che esplode di gioia quando scopre che anche lui ha pensato di uccidere. Sono estasiata mentre scrivo questo giudizio, renditene conto.
Un’altra delle cose che ho semplicemente adorato è il “prezzo” di Ginny: lei gli chiede un abbraccio, non un bacio. Eppure ci sarebbe potuto stare, è un contest sulle coppie, a me non sarebbe dispiaciuto e Tom – lo sappiamo – l’avrebbe accontentata senza troppi problemi; lasciamo anche stare per un attimo che lei ha soltanto undici anni. Trovo che questa scelta – come quasi tutte quelle che hai fatto, tra l’altro – sia perfetta, perché delinea ancora meglio i rapporti tra i vari personaggi: vuole che Tom la abbracci perché Tom è suo amico, ma è di Harry che è innamorata, eppure, alla fine, si ritrova a “confonderli”, ad amare e odiare entrambi.
E a questo volevo arrivare! L’accenno di Harry/Tom… so che Erodiade ti ha chiesto una storia su di loro, mi aggiungo anche io alla lista: la vogliamo, ragazza.
Tornando a “Anthurium”, i pezzi in cui Ginny paragona Harry e Tom sono quelli che mi sono piaciuti di più: “Tom sarà suo perché lei sarà Tom, e Harry sarà suo perché Tom lo irretirà.”, “Se Tom fosse stato un Grifondoro, Ginny avrebbe potuto amare Tom come ama Harry e amare Harry come ama Tom.”, “E, quando guarda il petalo rosso e gonfio dell'Anthurium che mai sfiorirà, Ginevra non si ricorda più se ami Harry perché è l'unico Tom che può veramente avere, o se ami Tom perché è l'unico Harry che può veramente capire. Non è importante. I fiori che le hanno donato, dopotutto, sono uguali.”. Ho adorato questa sorta di “transfert”, anche perché ho sempre pensato che Ginny sposi Harry perché le ricorda Tom (o perché “è l’unico Tom che può veramente avere”?). Comunque, giusto riguardo alla conclusione, trovo un po’ inquietante che Ginny pensi di capire meglio Tom di Harry, mette i brividi.
L’unica faccenda un po’ oscura è quella riguardo l’Horcrux. Ammetto che il mistero intorno alla questione impreziosisce la storia, però sono curiosa: attraverso il ricordo, Ginny è diventata l’Horcrux di un Horcrux? O si è semplicemente strappata l’anima per lasciare più spazio, più vita, a Tom? Non credo che lui le abbia fatto rivivere il ricordo, sognare quel sogno, solo per sfizio, e nemmeno per mostrarle ciò di cui è sempre stato capace, perché lei non avrebbe capito. Quindi mi piacerebbe sapere come l’hai pensata, se poi un’idea precisa te la sei fatta!
Hai fatto davvero un lavoro meraviglioso con questa coppia, per renderti giustizia dovrei dilungarmi molto, molto di più.

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto (3 punti per ogni parametro da me fissato, più un punto bonus): 9/10.
Allora, cara, direi che nell’usare il pacchetto sei stata abbastanza brava!
Per quanto riguarda l’incantesimo, che era quello per creare un Horcrux, ti do 3/3.
L’hai utilizzato bene, anche perché ha un ruolo fondamentale nella parte “nuova” della trama. Nel senso, tutto il resto è un approfondimento di ciò che sappiamo successe, quest’idea che hai avuto invece è una novità, azzeccata, devo dire.
Per quanto riguarda la caratteristica da me scelta per Ginny: 3/3.
Volevo vedere il suo lato dark e tu mi hai tirato fuori Ginevra, che ha un sorriso sintetico e non dorme mai, Ginevra che piace a tutti e che considera un vero “peccato” che Hermione sia stata pietrificata, perché adesso come farà Harry a salutarla sorridendo?
Per quanto riguarda Tom, invece, posso darti solo 2/3.
Mi è piaciuto tantissimo, ma io l’avevo chiesto non asessuale e in questo sono state molto più brave le altre partecipanti. Tuttavia, non ti ho penalizzata più di tanto perché sei comunque riuscita a dargli un in più, il tuo Tom è molto diverso dal solito Tom avido di potere, freddo e calcolatore. Sei riuscita a rendere benissimo tutto il suo fascino malato e mi hai definitivamente conquistata con quel “luminoso sguardo da artista”.
Non credo ci sia bisogno di spiegazioni per quanto riguarda il punto bonus: mi hai conquistata, quindi te lo assegno più che volentieri.

6) Originalità della trama e dei contenuti: 5/5.
Nonostante tu abbia scelto un periodo che c’è anche nei libri e l’abbia soltanto approfondito, penso meriti il punteggio pieno.
Innanzitutto, non ti sei limitata a ricostruire la sequenza e a dare la tua versione dei fatti, ma l’hai anche abbellita e resa ancor più intricata (“intrico di spine”, io e Humbert Humbert siamo deliranti di felicità) con le parti che riguardano la creazione dell’Horcrux. Inoltre, non me la sento proprio di penalizzarti, grazie alla caratterizzazione meravigliosa – e meravigliosamente IC – che hai dato ad entrambi i personaggi, ma soprattutto a Tom, che è come non l’ho mai visto.
Personalmente non ho mai letto una storia su questa coppia così ben fatta!

7) Gradimento personale: 10/10.
No, beh, l’avrò letta sì e no dieci volte, fai un po’ tu!
Dire che questa storia mi piace è seriamente riduttivo. È splendida ed è perfetta in ogni dettaglio, non c’è niente – niente – che stoni. Ti dirò, anzi, alla fine della lettura mi ritrovo sempre, tutte le volte, stordita, come se soffrissi anche io di insonnia: spossata, ecco. Hai reso vivida un’atmosfera e dei disturbi psicologici per cui è difficile provare empatia, se non li si ha provati sulla pelle.
E, sapendo che ti era piaciuta la mia Grindeldore, spero di farti un complimento gradito dicendoti che questa storia è una di quelle che sarei stata orgogliosa di aver scritto io stessa.

Recensore Junior
15/12/13, ore 19:32

Ciao, partecipo al tuo stesso contest (indetto da Mary Black), così sono venuta a curiosare. Lo specchietto era normale, tutto fuorché insolito... ho cominciato a leggere. Un paragrafo, due, tre... ma si, tanto sarà noiosa come tutte le storie che leggo, mi fermo tra un attimo...  e non sono riuscita a fermarmi. La tua storia è INEBRIANTE. Ti trascina in un vortice di veleno, non puoi uscirne, devi sapere come continua, devi sapere cosa succederà di Ginny, di Ginevra con la stellina nera sulla i, di Harry e di Tom. Io sono una che vive di happy endings, solitamente le storie che promettono male non le leggo nemmeno... la tua storia mi ha spezzato il cuore, eppure mi è piaciuta da matti. Sono esterrefatta, senza parole, mi sembra di aver vissuto il possesso del diario sulla mia pelle, e mi sento prosciugata. Complimenti...
Choco

Nuovo recensore
07/12/13, ore 23:34

La tua storia è STUPENDA. Sul serio. È qualcosa di....wow. È la prima che leggo su questo episodio, che sembra così vera. È come se avessi letto nella mente dei personaggi (o della Rowling, visto che sono suoi LOL)!!!! Tom è perfetto. E Ginny? È uscita così bene da far paura!!! Secondo me, hai reso perfettamente come lei si è sentita nel suo 1 anno. Questa storia è geniale (tipo la parte in cui Ginny si sbarazza del diario perchè è arrabbiata con Tom per averle mentito e poi se lo riprende per "proteggere" Harry), meravigliosa. Mi dispiace per quello che hai passato, spero che tu ora stia meglio. ;) Baci, e ancora complimenti per la storia stupenda. :*

Recensore Veterano
30/10/13, ore 12:19

Macciao collega!
Ammetto il mio peccato: avrei dovuto già avera letta visto che partecipiamo allo stesso Contest con la stessa ship, ma io sono culopesa quindi non mi ero accorta che avevi pubblicato XD Menomale che c'è la buon Erodiade che non mi permette di perdermi tali perle!
Prima di tutto, inizio da due dubbi che ho sempre avuto dalla lettura del secondo: primo, com'è possibile dire che il secondo è un libro per bambini quando si parla di una possessione di una bambina di undici anni? Secondo, com'è possibile che nessuno sottolinei la gravità o le conseguenze di questa possessione? Ora, è vero che la Rowling è stata ovviamente piuttosto Harry-centrica, però non è davvero credibile che Ginny non abbia subito delle conseguenze per queloo che è successo; a parte l'elemento puramente fisico, è la parte psicologica che manca. Io adoro la Rowling, ma ho sempre creduto che sia poco introspettiva, a parte per il trio protagonista, e questa cosa lo conferma: Ginny ha liberato un mostro che ha quasi ucciso un mucchio di persone e aveva undici anni. Possibile che questo non l'abbia segnata? La tua storia l'ho adorata non solo perché risponde direttamente a questi miei quesiti, ma anche perché lo fa in modo così naturale da spaventare: la gradualità e la naturalezza con cui Ginny passa dall’ingenua undicenne a… questo è spaventoso. Ti fa capire quanto sia facile cascarci, quanto sia facile perdersi, quanto siano relativi “giusto” e “sbagliato”; Ginny ha sbagliato, ha superato un limite invisibile ma è davvero così? Non sono ugualmente sbagliate l’indifferenza della famiglia, l’averla lasciata sola con la propria ingenuità, il non essersi accorti di nulla perché troppo presi da altro? Nel leggere questa storia, credo che prima di tutto bisogna predisporsi a non giudicare e ricordarsi che si tratta pur sempre di una bambina incompresa, sola. E non puoi sapere quanto la capisco. Ho letto le tue note finali e posso dire di aver vissuto, purtroppo, una cosa simile e ribadisco la facilità con cui ci si può davvero perdere.
Le giustificazioni; sopratutto: quelle sono costanti, continue, pressanti. è incredibile quante giustificazioni siamo capaci di inventarci o crearci per la nostra morale. E, ancora una volt,a le rendi così naturali, così comprensibili che è impossibile non empatizzare con lei, anche quando immagina e sogna di cadaveri e ossa scricchiolanti. Poi c'è Tom, Tom che è un po' l'illusione di un sogon e un po' il Voldemort che siamo abituati a conoscere. Ci ho visto molto di più il Tom bambino e ragazzo, paradossalmente, e la cosa lo ha reso molto più etereo del solito, una sorta di sottofondo osceno alla pazzia di Ginny. Si potrebbe essere tentati di metterlo da parte e ridurlo a semplice proiezione di un malessere più generalizzato, ma non è così facile: è un'ombra ingombrante che riesce facilmente a farsi passare per realtà vera e propria. E spaventa pensare che sono cose che accadono davvero nella mente e nella vera realtà, così come accade davvero il sottovalutare così tanto la situazione. Le cose che, però, ho preferito su tutte sono due:
- Il transfert Ginny-->Tom-->Harry.  Perché, tutto sommato, questa è più una Harry/Giny che una Tom/Ginny. Per una volta, è Harry a essere una specie di ombra celata ma sempre presente; per una volta è ui a essere il motore oscuro di tutto. Senza Harry, forse Tom non avrebbe fatto così tanta presa sulla Ginny undicenne. Certo, lei voleva essere vista ed essere considerata, non voleva essere più l'imbranata sorella minore o la Weasley più banale. Però tutto è amplificato dai sentimnti di Harry. è interessante come una cosa così pura ia diventata la molla per una decadneza simile. E il transfer Harry/Tom è qualcosa di oscenamente bello: Tom che diventa l'Harry desiderato, Harry che diventa il Tom presente.  
Il fatto è che lei non ricorda più se quello che fa è per Tom o per Harry, se è gelosa dell'uno o dell'altro. In qualche modo i due si sovrappongono, perché ha desiderato tanto l'uno quanto l'altro e, alla fine, li ha davvero avuti entrambi. Sovrapporre i due nemini antitetici, i due grandi avversari, è rischioso ma in realtà profondamente veritiero: mi ha sempre stupito anche la "leggerezza" (chiamiamola così) con cui è passato il messaggio dell' uno dei due non può vivere se l'altro sopravvive. Lo so che la Rowling l'ha spiegato con l'Hocrux, però credo che il profondo legame che lega Harry a Voldemort sia stato lasciato volutamente sotto un limite ben definito. Invece mi piace motlo come hai sottolineato la possibilità di un'incidenza molto più profonda, molto più visceraole. Ed è ovviamente interessante che il tramite sia prorpio Ginny, come se dentro di lei i due si fondessero.
Devo purtroppo sorvolare su tutta la metafora dei fiori perché potrei dientare troppo rpolissa, ma credo che tu abbia creato una delle immagini più poderose dell'intero fandom (e ovviamente ella ship in questione): un fiore di carne che fa radici sul cuore e nell'anima. E' talmente osceno che non può non rimanerti in testa per sempre.
E la parte migliore è il finale, perfetto nella sua grandiosa tristezza, nella sua oscurità: Ginny non è salva; probabilmente è peggio di prima, perché prima si poteva dire manipolata nella sua ingenuità, nelle sue insicurezz e nella sua paura. Prima si oteva dire che era Tom il centro, era Tom il male, era Tom a fare tutto.
Ma ora non ci sono più scuse, perché Ginny ormai sa, è consapevole di ogni cosa. Si può dire che ora sia Ginn a essere il male, un male consapevole e tremendo, perché lavora in silenzio, perché striscia nel buio. E questo è infinitamente triste, ma anche "giusto" come finale.
E' stato un po' come vedere Anakin Skywalker che, da anima tormentata, diventa il Darth Vader consapevole. E' semplicemente terribile.
Scusa il super papiro, ma è impossibile non scriverci tanto.
E i miei più vividi complimenti, credo che tu abbia scritto una delle storie più belle che abbia mai letto. Ah, e ti auguro buona fortuna per il Contest, anche se non ne hai assolutamente bisogno. Leggendo la storia, non ti auguro solo il podio, ma proprio la vittoria (e un paio di premi extra XD)
        
 
(Recensione modificata il 30/10/2013 - 12:23 pm)

Recensore Master
29/10/13, ore 17:52

Prima di tutto fammi dire che ho guardato le immagini dell’anthurium e non è brutto per niente. Mi viene voglia di toccare i petali, dev’essere una goduria.
Un’altra cosa opportuna da dire è che questa roba non è dark, è horror, ed è la più bella che hai scritto. Poi lo so che i gusti sono soggettivi, e magari quello che a te sembra un delirio versione Zarathustra nietzscheiano con schizzi di sangue macabrissimi da romanzo gotico a me sembra l’amoreH. E comunque sì, è proprio il fatto che sia completamente folle a piacermi. Ginny è folle, e io sono folle insieme a lei. È una specie di sogno che si trasforma in incubo, solo che è reale. Non ho mai sofferto d’insonnia, ma immagino il mal di testa, gli occhi che bruciano, i rumori più lievi che sembrano gli schianti di crani fracassati… uhm, no, forse così è al limite della psicopatia, facciamo che magari somigliano al rullo dei tamburi o giù di lì. Meno poetica, temo.
Per altro l’ho letta di notte. Erano le due e mezza, tipo. Alla fine, avevo paura di spegnere la luce. L’ho riletta di mattino, e l’atmosfera è stata un pochino meno opprimente, ma comunque molto riuscita. Questa storia… soffoca. Non so come dire.
 
Lo vuoi un riassuntino per punti??? *sguardo maniacale*
-- La fine dell’innocenza (le scaglie che cadono dagli occhi, molto nietzscheiana come metafora; dunque il risveglio, un risveglio che avviene comunque dentro ad un incubo, Ginny che capisce la verità troppo tardi, capisce di essere stata raggirata, di essere sbagliata e pazza, anche se fino all’ultimo cerca d’ignorarlo e far finta di nulla. Crescere è sempre un trauma, e spesso significa smettere di essere buoni, ingenui, smettere di credere ad una verità già data per scoprire la propria verità da soli, anche se questo vuol dire diventare un po’ più stronzi e un po’ più cinici);
-- la doppia faccia delle persone (Tom che sembra buono / Tom che è cattivo, la piccola ingenua Ginny / la disillusa, psicopatica Ginevra col suo sorriso sintetico che sogna di crivellare la faccia di Colin e di uccidere la sua migliore amica);
-- la gente che assiste a tutto ma è come se non vedesse, non capisse (altra roba molto da Schopy e Nietzschy, questa *si rivoltano nelle tombe all’idea dei miei soprannomi pseudo-inglesizzati*, nessuno che si renda conto che dopo il secondo anno è rimasta Ginevra al posto di Ginny);
-- la manipolazione in tutti i suoi stadi (Riddle che dice di essere un Grifondoro al primo anno perché Ginny provi empatia, Riddle che si fa chiamare ‘Tom’ come ‘amico’ e non ‘Tom’ come ‘diario’ perché lei lo veda più reale delle persone reali e più vicino a sé, Tom che le infonde fiducia in se stessa e le insegna a dissimulare perché riesca nella missione e non si faccia scoprire, Tom che la conforta e la premia e se la liscia ma al contempo la minaccia e la controlla, Tom con la sua grafia sincera ed elegante, che mette una stellina sulla ‘i’ del nome di lei, Tom che le insegna la gelosia nei confronti di Hermione perché lei accetti l’idea di voler uccidere i Mezzosangue, Tom che non le mente mai e non le ordina mai nulla ma le chiede e lei non conosce altro che il ‘sì’…);
-- l’alienazione, che è un tema attualissimo nell’era del web, delle comunicazioni a distanza sempre più impersonali e distaccate, quei ragazzi che soffrono di dipendenza da internet e da PS e che ‘dimenticano’ gli amici reali, il mondo, è molto sottovalutata eppure è come un’assuefazione alla droga;
-- il disturbo della personalità multipla e la paranoia (non avevo mai letto un’analisi così realistica di un personaggio psicotico afflitto da disturbi della personalità).
 
Ora considerazioni random…
Sai poi molta inquietudine da cos’è data? Ok dalle immagini di morte, ok dall’inganno ordito da Tom e dall’impressione di trovarsi in un incubo, ma SOPRATTUTTO dal fatto che Ginny cerca di autoconvincersi che tutto vada bene, che tutto sia a posto. Una ragazza che ha un problema serio si comporta esattamente così, una persona che ha un problema serio si comporta così: negando. È come trovarsi in un prato in un pomeriggio di sole e sentire freddo. Una sensazione sbagliata, un sottofondo inquietante. Qualcosa non va, ma lei non lo sa. Ecco. Questa cosa mi terrorizza. “Ginny potrebbe piangere, ma sorride perché Tom le ha insegnato a farlo.”
“L'emozione rossa è un tarlo dentro di lei, scava sentieri e apre antri nel suo petto, sanguina ma non cicatrizza.” Scusa ma <3
Ed ecco che ad Halloween il Basilisco pietrifica Mrs Purr, e l’emozione rossa, il desiderio di uccidere, sboccia come un fiore, si concretizza. Ginny sta evolvendo, da larva a farfalla, oppure sta regredendo, da farfalla a verme del fango? Non si sa. È tutto confuso.
“Nel camino il fuoco brucia tutta la notte come una stella morente e sembra sussurrare, Consumati.” <3 <3 <3 questa è bellissima.
“Perché darsi da fare per risvegliare un mostro quando chiunque può diventare un mostro?” e sotto “Chiunque può uccidere, chiunque può essere un mostro. Anche un verme.”
Mi piace da morire la violenza delle tue metafore, Tom che le graffia via le palpebre per svegliarla, che le torce le ciglia verso il basso, e Ginny che non deve disobbedirgli perché “Tom le ha aperto gli occhi e potrebbe anche strapparglieli.”
“…adulta e responsabile e infestata da fiori di carne” <3
Una cosa interessante: lo sguardo ‘pieno d’estasi d’artista’ di Tom. Deve portare a termine la nobile opera di Serpeverde, il suo capolavoro, la sua piramide di cadaveri. Capisco il concetto. È affascinante, anche se cozza con il Tom de La seduzione del sottosuolo, che aveva una mente analitica, da anti-esteta. Mi affascina da morire, anche se non penso di condividerla. L’artista mi sa di idealista, e Tom lo è fino ad un certo punto – io come ‘idealista’ vedo più Gellert, non so come dire. Tom mi sa più di dittatore, di omicida sistematico, senza troppi eufemismi, non so se davvero veda la bellezza nella morte (come scrissi io in una mia long, ma fu un’aggiunta molto personale): vuole il potere per sé, esistono solo il potere e coloro troppo deboli per averlo, in questo c’è poca arte, più il desiderio di andare oltre l’umano, che più che un’arte mi sa di ‘progresso’. D’altronde, nel nazismo convivevano il desiderio di evoluzione/progresso scientifico, l’eliminazione sistematica delle razze inferiori e lo spirito visionario e filosofico… quindi non posso darti contro per davvero. È molto bella come considerazione.
Poi un’altra cosa bbbella. L’assioma di Ginny. Quel “Tom è Grifondoro dunque mi fido di lui”. Lei VUOLE che lui sia Grifondoro, e anche se prima sospetta che sia tutto sbagliato non dice mai nulla, perché desidera Tom accanto a sé, il primo ragazzo che l’abbia mai considerata qualcuno e non solo la ragazzina dolce e timida e infantile.
“Se Tom fosse stato un Grifondoro, Ginny avrebbe potuto amare Tom come ama Harry e amare Harry come ama Tom.”
Hai citato uno dei miei headcanon, non so se lo sai. Per me Ginny ha davvero sposato Harry perché le ricorda Tom – Tom rappresenta sia un trauma rimosso che il primo vero amico della sua infanzia per cui si era presa una cotta, il primo amico che somigliasse un po’ a Harry, un Harry che la guardava. Non solo: Harry sposa Ginny a causa del suo Complesso edipico inconscio. E poi perché è l’unica che conosca ad essere stata posseduta dal suo nemico mortale, colui senza il quale (secondo una delle svariate interpretazioni della Profezia) non potrebbe sopravvivere. È tutto molto contorto e J.K. non ci ha mai pensato, meno male che esisto io! (A cosa serve leggere un romanzo se lo si interpreta come vuole l’autore?!)
Uh, e “Se Ginny fosse stata Serpeverde, sarebbe potuta rimanere per sempre Ginevra, con una stellina nera sulla 'i'.” Si dà la colpa, di nuovo. Dici di aver evitato la Sindrome di Stoccolma, eppure io un po’ ce la vedo. Il fatto che lei giustifichi sempre Tom… evito di citare tutte le metafore sul fiore, son quelle che mi piacciono di più ma sto citando troppo e questa recensione sta decisamente occupandomi troppo tempo.
E-e-e Ginny gelosa di Harry che ha il diario xD mmmh, ce li vedo Harry e Tom a sparlare di lei ahahah xDD
La parte più affascinante è quando Ginevra crea l’Horcrux, ma devo farti delle domande qui. ‘Ricordare è rivivere’, altra citazione filosofica, e mi par di capire che lei crei l’Horcrux attraverso il ricordo dell’omicidio, mettendo metà della sua anima nel diario così da permettere a Tom di vivere in lei. Così l’anima di Ginny è metà sua e metà di Tom. Il diario viene distrutto, quindi dovrebbe finire lì, ma Ginevra continua ad esistere perché il fiore è ormai sbocciato (una parte di Tom rimarrà sempre aggrappata alla sua anima) – oppure, ancora, Ginevra continua ad esistere perché la creazione dell’Horcrux l’ha corrotta del tutto, rendendola più simile a Tom che a Ginny. Però, potrebbero essere stati entrambi a creare l’Horcrux? Ginny lo mette nel diario, il Tom del diario lo mette in Ginny. Sotto dici “[Harry] non capisce che non si può uccidere un ricordo”, “Tutto cambia senza mai cambiare. Un ricordo è come un parassita, muore solo quando l'ospite muore”… ma poi aggiungi “Tom rimarrà sempre parte di lei, metà della sua anima lacerata.” Tom è metà della sua anima lacerata, quella che ha creato l’Horcrux… o.O Dimmi, quanti castelli mi son fatta?
Tenerezza quando Ginny chiede a Tom di abbracciarla. “Ogni giorno Ginny dona qualche soffio di vita a Tom, e ogni notte lui la uccide un po'.” <3 “Tom sarà suo perché lei sarà Tom, e Harry sarà suo perché Tom lo irretirà.” Una Tom/Harry <3 <3 “Quando ucciderò Potter, ti regalerò i suoi occhi; ti piacciono così tanto i suoi occhi. Li potrai tenere sul tuo cuscino, guardarli mentre ti addormenti.” Ohhh, è amore! “Quando ucciderò Potter, prenderò il suo corpo. Non ti piacerebbe, cara Ginevra?” Tanto amore!
E la stupida Ginny rovina tutto facendo la spia, potevano avere il loro dolce idillio 5evah e invece…
Beh, ti cito ancora il finale: “Ginevra non si ricorda più se ami Harry perché è l'unico Tom che può veramente avere, o se ami Tom perché è l'unico Harry che può veramente capire. Non è importante. I fiori che le hanno donato, dopotutto, sono uguali.” <3
Ok. Basta. Mi hai ispirato un casino riguardo ad una OS che forse pubblicherò tra tre mesi (sono lenta oh) e che non c’entra una sacrosanta mazza con questo, quindi non so come tu abbia fatto ad ispirarmela. E anch’io partecipo a questo contest! Ti auguro il podio lo stesso <3 E spero proprio di riuscire ad inviare qualcosa, oltretutto, perché ho scritto solo qualche paginetta striminzita e ne avrei ancora...
Poi volevo chiederti un’ultima cosa: ma tu le scrivi shot su commissione? *fa il filo* Tiiipo se io ti chiedessi di scrivere una OS su un certo pairing (che potresti scrivere come e quando vuoi e impiegandoci tutto il tempo che ti serve) e d’inviarmela per mail, o di pubblicarla, o di farne quello che vuoi basta che mi arrivi? I motivi sono molteplici: non c’è una mazza in italiano che mi piaccia davvero davvero sul Tom/Harry, e dato che mi citi pure nelle note, chissà… Ah, e naturalmente potresti interpretarlo come vuoi tu. Anche one-sided, o pre-slash, o un interesse inquietante, o odio che però sa di attrazione… con tutta la manipolazione che vuoi. Uh: e puoi anche rifiutare! In inglese ne ho quante ne voglio, in ogni caso. Non è che perché ti sto seducendo con mazzi di rosa e cioccolatini ti devi sentire obbligata.
Chiudo qui perché sono davvero troppe serate che scrivo cinque righe per volta di questo commento. L’ho già detto che è amore, che questa è la recensione più lunga che ho scritto, che non so come mi sia passato per il cervello di farla diventare così lunga e che questa è la shot più bella che abbia mai letto in italiano?

Nuovo recensore
28/10/13, ore 23:03

Prima di tutto, davvero complimenti! Mi è piaciuto molto leggere la tua storia, è una di quelle che ti prende subito, e finchè non arrivi all'ultima parola non stacchi gli occhi dallo schermo :)
Per prima cosa, ho davvero adorato come hai caratterizzato i personaggi. Precisiamo, purtroppo io ODIO Ginny Weasley, mi spiace tanto, ma qui...qui c'è tutta l'insicurezza di una bambina che vuole crescere, che si divide in due lentamente, trascinata da una personalità più forte della sua. E Tom, S T U P E N D O. Perchè credo che, leggendo, non si possa non capire Ginny, perchè chiunque si sarebbe sentito come lei, se avesse avuto quel diario tra le mani, perchè non si può non innamorarsi un po'.
Potrei star qua tutto il giorno, ma facciamo che taglio qui, che già ho blaterato troppo! Ma grazie per questa perla, davvero fantastica!
Roses.

Recensore Master
27/10/13, ore 08:45

Ma è... Una cosa bellissima *----*
So che in genere in quel contest si trovano storie meravigliose, ma questa è proprio subilme *---* e ii il pairing ce lo vedo, alla fine, anche se è una sorta di triangolo sfumato (?).
No, davvero, non ho parole. Meravigliosa *---*

Recensore Junior
26/10/13, ore 19:18

Ho letto questa storia e ho pensato: chi l'ha scritta è sicuramente un'anima tormentata. Ma dannazione, è bella! mentre leggevo vedevo tutto come se fossi Ginny, e il ritmo è così incalzante, così veloce che tutta la storia sembra il respiro affannato della protagonista. La tua scrittura poi è molto evocativa, soprattutto le parti sul fiore mi hanno tanto ricordato la descrizione del giardino del principe ne "Il gattopardo". ll colore rosso, che è onnipresente in questa storia, il fiore turpe e carnale, il macabro che schizza a fiotti...inquietante, è vero, ma reso egregiamente.
Mi è piaciuto molto anche l'accostamento Harry-Tom/ Tom-Harry, e il fatto che Ginny venga sballottata dall'uno all'altro, per finire con l'amarli e -Forse- l'odiarli entrambi. E' una storia cruda, specialmente perché termina in un modo ambiguo, senza lasciare molto spazio alla speranza per la tua Ginevra. Ma è bella.
Vanne fiera