Sospiro come sempre nel sentir parlare di Mosca. So che ci tenevate tutti a saperlo! XD
Scherzi a parte... stavolta abbiamo una storia in cui il tema del ricordo viene legato a qualcosa di materiale, oltre al colore richiesto: fotografie, un anello, una matrioska. Come in un'altra storia, vi viene accostato anche il tema del viaggio, anche se stavolta è riferito al passato.
Tutto ruota attorno all'interiorità della protagonista, con pochi ma significativi gesti esteriori. Un'altra storia con qualche peccato d'ingenuità, secondo me, e mi scuso se uso la parola così spesso. Ho l'impressione che si sia voluto mettere su carta qualcosa di personale, senza volerlo però far emergere in maniera troppo lampante... nulla da ridire, ma ci sono troppi buchi, periodi confusi, pochi perchè e percome, che permettano di gustarsi la vicenda. Anche la presenza di Rahl è molto evanescente... dà il titolo alla storia, ma poi viene appena appena nominato, senza ulteriori approfondimenti. Non si sa che fine abbiano fatto le altre ragazze nominate e tutto fa molto "riassunto".
C'è qualche scivolone anche sul piano grammaticale, in particolare con la consecutio temporum, e qualche congiuntivo mancato. Attenzione anche a sviste come i pensieri del suo cuore e all'utilizzo di termini come "cavolate varie" che, dato il tono di tutto il racconto, mi sembrano un po' fuori luogo. Non ho capito bene il gesto finale (non sono riuscita proprio a figurarmelo)... potrebbe essere incapacità mia, o potrebbe essere colpa di una errore nell'esposizione.
Aderenza al bando: 7-
Apprezzamento personale: 6
Originalità: 6-
Grammatica e stile: 5.5
Globalità: 5.5
Voto finale: 5.90 |