Mi lascerò andare caoticamente e ti dirò quello che penso, perchè non avrei altro modo, dato che so di non essere brava nè avvezza a commentare un testo poetico.
Credo che però esso possa contenere molto più di quanto riesca una prosa dettagliata e fluida. E credo che possa essere immediatamente chiaro, lampante, emozionante, e allo stesso tempo criptico. E credo che, quando tutto questo emerge, ci si trovi di fronte alla poesia vera.
Come potrei commentare le immagini, le sensazioni, la melodia, il calore e la paura (sì, per un brevissimo istante anche la paura...) che mi ha suscitato la lenta e concentrata lettura delle tue parole? Non potrei, perchè quelle sono visioni mie. E non avrebbe senso farlo, perchè le tue parole sono la fonte e l'esposizione di quella mia visione ed io non potrei dire nulla di più e nulla di meno (non sopporto quelli che per commentare si prendono la briga di narrare o descrivere in un altro modo quello che già è perfetto nel testo letto... E' come se volessero rincorrere e aggiungere qualcosa... Ma cosa devono aggiungere???).
Quindi dirò che nella tua poesia c'è tutto. Che piano piano ho scorto nelle parole, a prima lettura poco chiare, un mondo. E adesso, rileggendo, quel mondo evocato in un lampo non se ne va più, perchè incatenato ormai indossulobilmente ad ogni singolo termine.
C'è tutto.
C'è la luce.
C'è la morbida melodia.
C'è il tatto.
Ogni senso è tirato in ballo.
E poi c'è quella nota che colpisce, che spezza l'idillio, tutto d'un tratto, in un boccone. Il dubbio. Il punto più alto, l'apice.
E poi di nuovo l'abbandono, che però non è come quello percepito all'inizio...
E rileggendo ancora, tutto si fagocita in un battere di ciglia. Non c'è punteggiatura, non ci sono maiuscole, non ci sono pause. Eppure accadono tante cose in questo breve attimo, cose che si susseguono però senza alcuna pausa, come è perfetto che sia.

Ribadisco che non sono brava a commentare un testo poetico, ma dal basso della mia esperienza, posso dire con certezza che questo lo sia.
Posso affermare che veramente hai una capacità fuori dal comune, una di quelle che chiunque non ne sia in possesso guarda con ammirazione.

Ogni parola, ogni sostantivo e ogni aggettivo è perfettamente e armoniasamente scelto, senza però una ricercatezza inutile, ridondante, e spesso vuota.
Si coglie tutto.
E si coglie la bellezza della lingua italiana.

Veramente, ho atteso molto prima di leggerti, perchè sapevo che leggere una poesia non sarebbe stato come divorare un qualunque testo di prosa. Ho atteso perchè sapevo che dovevo e volevo concentrarmi: non mi aspettavo niente di meno, ma, contraddittoriamente, non mi aspettavo questo...

Chiaretta mia, continua, perchè la capacità di creare un mondo con poche semplici e meravigliose parole è un dono, un dono che hai ricevuto e un dono che puoi fare agli altri per dargli la possibilità di scoprire cose di se stessi che loro nemmeno immaginano...

Sono stata parecchio melodrammatica (l'avevo detto che avrei scritto caoticamente tutto quello che mi veniva in mente e chissà perchè in questo caso il melodramma mi è venuto naturale...), quindi adesso riprendo la veste meno coinvolta e puoi prendermi tranquillamente in giro ;P

Ti mando un bacio grande e ci rivediamo qui, spero presto, per un altro breve excursus in un altro dei brevi attimi del mondo che sei capace di creare!

La tua Eru ^_^