Mentre la leggo, piango esattamente come quando ho visto la scena del funerale, ma devo dire che subito, quando ho visto come Roy si comportava in ufficio, cioè come se nulla fosse successo, non ho potuto fare a meno di dargli dello st****o. Quando poi ho scoperto la verità, mi sono rimangiata tutto quanto.
Davvero bellissima. Complimenti!!!!!!!

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Bella... bellissima.
Sei riuscita a ricreare e a trasmettere le stesse emozioni che prova Roy!
Questa, finisce tra le preferite...
Alla prossima...
Dimea

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Quando Hughes morì, esternamente Roy sembrava effettivamente quello di sempre. Soltanto in qualche scena più tardi vediamo un vero e proprio strazio, ma stiamo parlando di un dolore silenzioso, che poi, molto più avanti sfocia in una sete di vendetta inflitta ad Envy (che poi verrà fermata).
Più il tempo scorre, più Mustang arde dal desiderio di uccidere l'assassino del suo migliore amico. Quella foto stessa sembra provocargli rabbia: la foto rimarrà in quello stato in eterno, mentre la realtà tangibile è stata notevolmente modificata. Così come ora Roy osserva soltanto cose che gli provocano ira: come la pioggia e l'incessante ticchettìo dell'orologio. Fastidioso.
La consapevolezza di essere stato soltanto una vittima dell'odio lo fa sentire pieno di vergogna: sa che una volta vendicato, Maes non ritornerà indietro. Ciò sembra spegnere tutto il rancore.
Comprende invece che il vuoto che prova rimarrà per sempre. Il fatto stesso di sottolineare che fosse un amico prima di tutto e non un semplice commilitone lo spiega. Ma avere degli amici accanto lo aiuterà ad andare avanti.
Molto bella, complimenti! ^o^

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