“Berretti rossi” di Carmilla Lilith
Grammatica, ortografia e lessico: 14.0/15
Da questo punto di vista, la storia era quasi impeccabile, gli unici errori che ho trovato sono stati di battitura –e nemmeno tanti, sono solo due: “abitato” al posto di “abitata”, visto che si riferiva alla torre e “vero” al posto di “verso”-, tranne in un punto, in cui evidentemente mancava una parola: “in quegli azzurri”, presumo che sia occhi il vocabolo mancante. La frase era comunque comprensibile, ovviamente, però questa ti ha penalizzata.
Nel complesso, come ho già detto, il testo era scritto impeccabilmente, la grammatica e l’ortografia erano ottime, con le uniche eccezioni già riportate. Il lessico era anch’esso ottimo, molto vario, le parole sono state scelte con evidente cura ed erano perfettamente coerenti col contesto.
Stile: 10/10
Niente da dire: hai uno stile molto chiaro e “semplice”, se mi passi il termine: non hai semplificato né fatto cadere nel banale nulla, ma hai narrato tutta la storia in una maniera tale che chiunque riuscirebbe a capirlo. Insomma, hai uno stile ottimo che ha riscosso non poco successo.
Prompt: 10/10
Niente da dire#2: il prompt è stato usato correttamente, è uno dei temi preponderanti della storia –e ho gradito il modo in cui l’hai mostrato, senza calcare troppo la mano creando uno splatter senza senso-, anche se non centrale.
Ammetto che assegnare questo punteggio è stato lievemente più difficile del resto, per via dell’altro tema della storia: la vendetta. In ogni caso alla fine mi sono risolta a darti il massimo perché i due prompt erano assolutamente complementari.
Trama: 10/10
Niente da dire#3 –sto diventando monotona-: trama stupenda. I due argomenti –il prompt dato e la vendetta- e la loro complementarietà, contornati da altri argomenti minori ma altrettanto gustosi, hanno contribuito a creare un intreccio fantastico che viene sapientemente esposto in poche pagine, senza peraltro incappare nel problema principale delle one shot che trattano di storie relativamente complesse: creare un pastrocchio di temi buttati lì, personaggi semi-inconsistenti, dettagli importanti che sfuggono, incoerenze e lacune nella trama.
Niente di tutto questo: se pur breve, la storia è approfondita quanto merita e crea anche una bella suspense, forse dovuta in buona parte alla presenza, fin dall’inizio, di questi strani presagi che ci anticipano l’esistenza dei Red Cap.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Niente da dire#4: i personaggi sono stati ben caratterizzati nonostante il poco spazio a disposizione. Non ti sei soffermata su dettagli inutili o descrizioni troppo pesanti come spesso capita, hai mostrato ciò che era più importante in maniera ottima, focalizzandoti appunto su quei dettagli fondamentali per la comprensione della storia.
In particolare, la caratterizzazione di Charles e di Lord Boyle sono stupende, soprattutto quella di quest’ultimo. In poche righe mi si apre un mondo davanti agli occhi, dico davvero: il modo in cui agisce, il vago rimorso, le motivazioni danno un quadro abbastanza ben preciso di che persona sia il Duca.
Impaginazione e formattazione: 5/5
La storia è stata impaginata molto bene –mi baso sulla copia che mi hai mandato, sinceramente non ho controllato su EFP, visto che spesso il sito stravolge le formattazioni-, sembra una pagina di un libro.
Gradimento personale: 5/5
Mi hai letteralmente conquistata, dico davvero e mi sono innamorata follemente del Duca. La storia mi ha catturata e, nonostante la brevità, che è comunque un fattore da calcolare, sono rimasta incollata fino alla fine –e anche oltre, giusto il tempo di riprendermi e formulare l’unico pensiero coerente che mi è venuto in mente: “ma quanto è figo il Duca?”- e mi ha lasciato diverse emozioni contrastanti che un buon racconto dovrebbe sempre lasciare.
Punteggio totale: 64.10/65 |