L’idea che Halloween per Ade sia giorno di festa è tanto realistico, perfettamente logico, quanto geniale. È vero, c’è poco da discutere al riguardo se si ragiona che quella notte le anime se ne tornano sulla terra e quindi negli Inferi c’è la pace, però fa comunque ridere il pensiero di Ade che si sveglia il 31 ottobre tutto soddisfatto della vacanza.
Le risate però, che erano allegramente continuate durante l’incontro di Ade con quei bambini che sono stati a tanto così dal venir inceneriti, si sono spente con l’apparizione di Maria. All’inizio pensavo fosse un ricordo dei loro primi incontri, poi ho invece capito con una discreta stretta al cuore che Ade durante l’unico giorno all’anno in cui i morti sono corporei si incontra con il suo amore defunto. Anno dopo anno, sempre loro due insieme.
Ho adorato come li hai rappresentati, Maria decisa ed a tratti sfrontata, e Ade così fatalmente attratto da lei. Sotto certi aspetti quasi pieno di rancore anche nei suoi confronti, come se l’accusasse di essere morta, e del tutto incapace di darle le spalle. Invece la stringe a sé fino all’alba, quando lei scompare tra le sue braccia.
Assumiti la responsabilità di aver irrimediabilmente compromesso il mio gioioso spirito halloweniano: d’ora in poi penserò a Ade e Maria e mi deprimerò. Sarò anche un po’ felice, ma soprattutto mi deprimerò. |