Recensioni per
Damn You!
di slytherin ele

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/01/14, ore 16:43

Ciao. Passo a inserirti il giudizio del contest "Gimme five". Ho dato i risultati da un po' di tempo e non so se tu abbia visto o meno la classifica. In ogni caso, ti lascio il giudizio e, per ogni cosa, puoi sempre sindacare nella discussione sul Forum. Sarò ben lieta di risponderti.


Grammatica e sintassi: 8/10.
“Erano ormai più di cinque mesi che Tony non si faceva vedere in giro. Sapevi che non aveva mai adorato passare del tempo al quartier generale…”
“Ormai” e “mai”, tecnicamente, sono diverse, ma suona molto come una ripetizione, tanto più che l’”ormai” mi dà l’impressione di essere un po’ superfluo. Più che altro, però, è un suono che si ripete. (-0,3)
“Non l’avresti ammesso, Steve, neanche sotto tortura, avresti mantenuto per sempre quel segreto , come il più oscuro dei complotti da nascondere, da non rivelare.”
Dopo “segreto”, hai lasciato uno spazio che non ci va, prima di mettere la virgola. (-0,2)
Inoltre, dopo “tortura”, forse sarebbe stato più corretto se avessi messo un punto e virgola o, addirittura, un punto fermo. In questo modo la frase risulta confusa e troppo lunga: ha bisogno di essere un po’ più spezzata. (-0,2)
“Vedere Tony distruggere le sue armature, aveva inclinato qualcosa dentro di te.”
Qui, la parola giusta sarebbe “incrinato”, perché quello che hai scritto tu è un’altra cosa: significa piegare, mentre, quando una cosa che si incrina, si crepa, si rompe. (-0,3)
Inoltre, dopo “armature”, c’è una virgola che non deve esserci, perché divide il predicato dal suo soggetto, che è tutta la subordinata che c’è prima. (-0,2)
“Lo avevi seguito per giorni, pedinato a breve distanza.”
Qui avrei sostituito questa parola con “pedinandolo”. Non è sbagliato neanche come l’hai scritto tu, dato che immagino ti sia collegata sempre all’ausiliare “avevi”, però suona meglio con il gerundio che con il participio passato, perché spieghi cosa abbia fatto mentre lo seguiva. Non so se mi sono spiegata. (-0,3)
“Era mai stato così? Almeno così ti era parso.” (-0,3)
Qui c’è un’altra ripetizione.
“…ti piacque ancor meno quel giorno. Il giorno in cui ti rendesti conto dello sbaglio che avevi fatto.”
Al posto del punto fermo, avrei messo i due punti, perché sei andata a spiegare cosa sia successo quel giorno a cui ti riferivi. (-0,2)
Ecco, ho finito. La maggior parte non sono errori gravi, più che altro ripetizioni e punteggiatura, però ho dovuto toglierti comunque dei punti.

Stile e struttura della storia: 8/10.
L’uso della seconda persona singolare, soprattutto se al passato, non è semplice da gestire (almeno, io faccio una fatica bestiale) e ti faccio i complimenti per l’ardua scelta, però credo che sarebbe risultata più adatta se non ci fossero stati eventi da raccontare, come il matrimonio di Tony. Mi spiego: se la storia è impostata in questo modo, credo sia più adatta per una storia prettamente introspettiva, perché è come se si stesse parlando al protagonista; quindi non mi sembra l’ideale quando si descrive una scena attraverso gli occhi del personaggio. Sarebbe stata più adatta la prima, se proprio non volevi usare la terza. Inoltre, sempre a causa della seconda persona, ci sono alcune frasi un po’ contorte, ti faccio alcuni esempi:
“Soltanto la pura verità, che il tuo cuore sapeva. Potevi mentire agli altri, ma non a te stesso.
Senza Tony mancava qualcosa.”
Forse è sempre una questione di punteggiatura, o forse non dovevi andare a capo, non lo so, però questa frase è piuttosto intricata.
“Solo per te significava qualcosa di più? Poteva essere; fino al giorno del suo fidanzamento con Virginia, lo avevi sperato.”
Anche qui mi risulta difficile da capire. Steve ha sperato fino al giorno del fidanzamento che solo per lui significasse qualcosa in più? Non dovrebbe essere il contrario. Probabilmente ti sei espressa male, anche se ho capito cosa volevi dire.
Però, a parte questo, mi piacciono le parole che hai usato, il linguaggio è semplice e ogni tanto c’è qualche parola di un livello appena più alto, e mi sembra giusto dato che Steve è nato prima della Seconda Guerra Mondiale, ergo la parlata era un po’ più impegnata di quella odierna.
Per quanto riguarda la struttura della storia, hai trattato di una longfic. Tuttavia, ho avuto l’impressione che alcune drabble non fossero realmente divise, se non per le frasi che danno il titolo ai vari spezzoni. Mi riferisco soprattutto alla terza e la quarta. Le altre, invece, sono ben strutturate.

Originalità: 8,5/10.
La coppia Steve/Tony è molto diffusa, però ho apprezzato il fatto che alla fine Steve rimanga deluso e ferito. Di solito accade che Tony lascia Pepper e vivono per sempre felici e contenti, ma quello che hai raccontato tu mi sembra più realistico e mi è piaciuto.
Inoltre, il contesto è quello dello S.H.I.E.L.D., e hai presupposto che Steve sia rimasto nei paraggi dopo la faccenda degli Avengers, probabilmente perché, essendo che viene da un’altra epoca, non ha dei punti di riferimento e non sa dove andare. Questo mi è piaciuto, hai strutturato tutto in modo interessante, pur non accennando a eventi particolari di sorta. Brava.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10.
La prima cosa che ho notato e che sicuramente avrei collegato a Steve è il fatto che Pepper venga chiamata con il suo nome di battesimo. Non so per quale motivo, ma credo che per un gentiluomo come lui sia una specie di disonore chiamare una donna che non conosce con un soprannome, che denoterebbe confidenza e un rapporto che, chiaramente, non hanno.
Poi mi è piaciuta la connotazione profonda della storia, dato che Steve è un personaggio molto introspettivo, che pensa sempre a cosa è giusto e si comporta di conseguenza. Collego a questa sua virtù anche la tua decisione di non farlo dichiarare a Tony, ma di tenerlo lì in un angolo a rimuginare, proprio per non mettersi in mezzo alla felicità di una persona per lui così importante. Quindi direi che l’ho trovato molto IC e ti faccio i complimenti.

Utilizzo prompt: 9/10.
Dunque, sì. Attorno a Steve è chiaramente pieno di coppie, una delle quali mina alla sua felicità. La frase è presente nella storia, in modo abbastanza evidente e ben fatto. Però c’è qualcosa che non mi convince: quell’“avrei dovuto essere io” mi fa pensare a qualcuno che combatte per i propri sentimenti e poi fallisce, mentre tu l’hai interpretato in una speranza e, successivamente, in un rimpianto. Non è sbagliato per il senso della frase, però non mi convince del tutto.

Gradimento personale: 3/5.
Non mi ha fatta impazzire, a dire il vero. Sarà che questa coppia non mi piace molto, o forse che Steve è forse il mio Avenger meno preferito (sempre che sia un termine utilizzabile nella lingua italiana). Penso che i piccoli errori di punteggiatura e di stile mi abbiano confusa un po’, non permettendomi di apprezzare appieno alcuni tratti della storia, ma quello si può migliorare e quindi non è del tutto negativo. Però ho apprezzato molto la caratterizzazione del personaggio perché, come ho già detto in altre valutazioni, per me è un parametro fondamentale. Se il personaggio non è se stesso, la storia non ha senso, perché è come se si parlasse di qualcun altro. Per cui l’ho ritenuta molto plausibile, addirittura è una cosa che vedrei molto bene anche sullo schermo, per cui ti posso dire che hai fatto un buon lavoro.

Totale: 46,5/55.