La verità è che sto cercando di recensire il più possibile prima che tu torni dall'Università - ma la verità è che non ce la farò mai ad arrivare alla fantomatica Magnus/Woolsey di secoli addietro. Ma possiamo sempre provarci.
Dopo tre recensioni riesco a dirti che:
- Hai scritto abbastanza ff da avere anche tu l'elenco a cascata a inizio profilo autore :D è una cosa bellissima e la amo.
- Un sacco di roba che hai pubblicato l'hai fatto tu  e non io, e ciò mi rende una mamma fiera ed orgogliosa - anche se non sono propriamente mamma.
- Tutto questo mi sta mandando al manicomio, scegli tu come interpretare il "tutto".
- non giocare a happy weels, ci sono intestini che volano.
Allora.
Mi piace pensare a questa come il sequel di Non li cambierei per nulla al mondo (di cui, particolarmente, ho apprezzato il PoV di Hoyt alla fine - ma mi sono scordata di dirlo ♡), ma eviterò di fare correlazioni considerando che, comunque, tu l'hai messa in una fic a parte e quindi la tratterò così. Btw.
Sono felicissima che Liv venga trattata così bene e così tanto da parte tua - anche se la fic in cui era inserita era riferita più a Lyosha che a lei, ma non importa. Va bene così. E' perfetta in ogni suo dettaglio, e la cosa mi rende davvero felice - è perfetta perchè Roel è perfetto, e si perfetizzano(?) a vicenda.
Insomma, a parlare di tutta questa perfezione, vorrei citare anche qui, la parte che più mi ha ucciso della ff - quelle che tu chiami "risate convulse".
«L’altra sera mio padre è arrivato da me con le tue mutande in mano. Sai, quelle rosa che avevi su domenica scorsa, quelle con–»
«Roel!» lo rimproverò con le guance imporporate, domandandosi che cosa avesse fatto di male per meritarsi questo.
«Beh…» riprese il suo fidanzato infilandosi un paio di boxer, mostrandole il suo lato B «… mi ha detto che mia madre le aveva trovate sotto il letto e che era arrivato il momento di parlare dell’argomento “sesso”».
Liv avrebbe voluto sotterrarsi e sparire «E tu cosa gli hai detto?». Non era sicura di voler sentire la risposta.
Il ragazzo ridacchiò infilandosi un paio di pantaloni grigi di stoffa «Gli ho detto: “Okay, papà. Dimmi cosa non hai capito”».
E, insomma, avevo i parenti a casa e mia nonna stava entrando in camera, capisci? Ma non importa...
«Volevo dire piede, adesso dammi un bacio e ammetti che ti piace il mio–». Smetto di citare e vado avanti.
Volevo dire che è bello anche il romanticismo di Fiore(...), anche in relazione a quante volgarità dica - sì, perchè tra i due è Roel quello più preso dalla relazione, non che Liv non lo ami, ma è stata capace di andare agli HG per dimostrare che sa fare qualcosa ai genitori, eh - non so se Roel avrebbe fatto altrettanto. Ma credo sia anche questione di caratteri e altre cose di cui non voglio parlare(?).

Insomma, mi è piaciuta tantissimo - ma ti odio comunque per avermi fatto aspettare così tanto senza dirmi nulla di nulla.
radioactive,