Ciao.
Questa storia meriterebbe una recensione più approfondita, fatta a mente fredda, ma al solo pensiero di aggiungerla alla lista delle "storie da recensire" mi viene da piangere.
Spero mi perdonerai, quindi, se ho ceduto al bisogno di recensirla a caldo, in fretta, d'impulso. Consideralo un piccolo presente del mio passaggio, un commento fatto seguendo le varie parti della lettura, perché sto commentando per leggo, un pezzo dopo l'altro.
Ho adorato la Sana innamorata, la Sana che finalmente pensa un po' a se stessa, che si rilassa, che finalmente ha smesso di correre e si lascia andare, che non sfugge alle sue emozioni; e ovviamente è Sana, perché non è come le persone normali, lei le vive al massimo, le emozioni. Alla fine l'amore l'ha raggiunta, e lei ha scoperto che le piace crogiolarsi in quella carezza, e che ne vuole ancora e ancora.
Ho adorato la signora Smith e la sua battuta, detta tra sé, ha la stessa voce dell'anime, sei stata bravissima. Mi è parso di sentirla mormorare a mezza voce, sola e con Robbie sempre confuso e incapace di seguire il filo dei suoi pensieri, conoscendo più di quello che lascia presumere, come ogni madre fa.
Hai descritto in maniera particolare e veritiera e profonda la Sana che da sempre ha evitato temi come l'amore e la crescita, lei che ha vissuto fin da subito nel mondo degli adulti e che si è aggrappata alla sua infanzia per non perdere l'allegria e la spensieratezza, pensando che l'amore rendeva diversi e che forse avrebbe spento quell'unica ancora che la teneva a galla tra i suoi problemi e segreti. E ho adorato la definizione "il nemico più amato" *^*
Sempre nel letto di Heric, in quella stanza che conservava ancora tanti ricordi di loro bambini e tutte le sofferenze che la loro lunga storia si era trascinata dietro. -> Questa frase mi ha spezzato il cuore, me lo ha stretto in una morsa e mi ha fatto tanto male, ma tanto male con la sua bellezza, con la sua dolcezza, con quello struggimento che è un po' bello e un po' doloroso e che soprattutto è intenso. Ho come l'impressione che se conoscessi il manga, questa frase si arricchirebbe ancora di più di significati, ma io penso a tutte le volte in cui Heric in quella stanza, nell'anime, si è chiuso pensando a lei, al dinosauro che come un fantasma fa aleggiare il profumo di lei ovunque, della volta in cui si sono addormentati sul piccolo divanetto, uniti seppure ancora innocenti. Quella stanza, in questa frase, acquista un'anima e si fa cofanetto dei loro momenti insieme, quella stanza li ha visti crescere, aiutarsi, soffrire e adesso trasformarsi.
Ma la mia parte preferita, quella che urla IC come un'insegna nel deserto visibile a miglia di distanza, è questa (scusa se la riporto tutta, ma devo imprimerla una seconda volta da qualche parte):
-Ma tu non ridi mai???- aveva obiettato Sana, puntandogli contro un dito -Nemmeno in momenti come questi?
-Perché dovrei ridere? Non stai facendo la buffa.- era stata la pronta replica di Heric.
-Ma scusa, non sei felice?- per irritarsi le bastava poco -Fammi un sorriso, si può sapere cosa ti costa? La tua ragazza è felice! Vedi? Sorridimi, mostrami che sei felice pure tu!
Heric l’aveva cinta con un braccio:
-Ecco, siamo felici insieme, scema. Pretendi forse che faccia il pagliaccio rincitrullito come te a ogni secondo?
Sana aveva sbuffato, Heric aveva dato la sua battuta sincera e diretta:
-Continua a spargere margherite e sospiri e persino il preside capirà che hai avuto la tua prima volta!
“DOVE HO MESSO IL MARTELLO???” ->Heric e la sua indelicatezza da dinosauro, Heric e la sua freddezza, la sua indolenza, la sua impassibilità... e Heric con la sua dolcezza, quel suo modo di far cadere Sana solo per prenderla al volo, nel modo più tenero, più possessivo, più silenzioso ma anche il più intenso, quel braccio che la cattura, che la tiene stretta, che non se la lascerà più sfuggire. C'è anche Heric con la sua schiettezza, il suo modo di punzecchiarla, di farla saltare, di irritarla, Heric che sotto sotto si diverte e che tiene più di Sana al fatto che le cose tra loro non cambino, Heric e la sua riservatezza, che vuole che quel segreto sia soltanto loro, perché vuole proteggerlo dalle interferenze del mondo. Oh, io sono innamorata. Ditemi che da qualche parte c'è un Heric anche per me, ditemi che è possibile fabbricarlo, ditemi almeno che posso io diventare cartone e stare con lui... ok, adesso mi controllo, scusa. Questa è la prima recensione che ti lascio, credo, e guarda che ti tocca... solitamente riesco a controllarmi meglio, perdonami, sono loro due che mi tolgono la dignità *^*
C'è Heric che manda segnali di fumo che come al solito Sana non coglie, o ha paura di cogliere e che quindi aspetta che diventino palesi, che lui diventi più diretto. Ma c'è Heric impacciato come sempre, Heric che stringe i pugni per trovare il coraggio ma che poi, lanciata la bomba, rimane zitto e preferisce passare ai fatti.
Ah, e poi c'è Sana, che è timida, riservata a suo modo, diciamo che al contrario di lui che ha la faccia tosta lei si imbarazza più facilmente, e che la sua reazione all'imbarazzo non passa mai inosservata. Sei stata bravissima a rendere la sua esuberanza, la sua eccentricità, la sua elettricità da cartone animato realistica, adattandola alla lei adolescente, a questa storia che si attesta in un momento più maturo, ma non ancora adulto. Lei è lei, senza nulla da eccepire. Il suo volere Heric sorridere, il suo volere attenzioni, il suo volere affetto e dimostrazioni di affetto, il suo saltare al collo perché lei ha bisogno di esternarla la sua felicità, perché il mondo deve sapere che lei è felice e che è viva, e che sta vivendo.
Ma poi c'è la Sana che non ha filtri, che parla di tutto con quella vergogna ma anche quella onestà che lascia un po' a bocca aperta, perché è vero che è Heric a fare la battuta ardita, ma lei poi parte a rafficaXD C'è lei con i suoi complessi, i suoi modi tragicomici di affrontare le situazioni. Sei stata bravissima :D
Ed è vero che a Sana piace essere tirata, perché Sana ha più paura di Heric di esporsi, mentre Heric a un certo punto preferisce togliersi il dente. E mi piace il suo modo di esasperarsi con lei, il suo modo di scuotere la testa e portare pazienza alle sue strane idee, dimostrandole sempre la verità.
La scena della signora Smith e di Robbie è esilarante, potrebbe essere una scena dell'anime tanto si incastra alla perfezione con i modi di fare dei personaggi. E mi par di cogliere un riferimento a Harry Potter con i bagno dei prefetti o sono io che vedo cicatrici ovunque?XD
La madre che come sempre sembra superficiale, ma dimostra di avere spirito di osservazione, mente aperta e soprattutto fiducia in sua figlia, anche se quello che percepisco di più è la voglia di saggiare il mondo che ha trasmesso a sua figlia, quella di non voler vivere dentro confini stabiiti, ma di sperimentare e soprattutto esercitare il diritto a trovare da soli la propria strada. La signora Smith sa perfettamente che la vita è piena di dolori e insidie ma deve lasciare a Sana la possibilità di scovarli e affrontarli, perché è questo vivere e fare i genitori: non affrontare le battaglie dei propri figli, ma esserci comunque, un passo dietro di loro, pronti a sorreggerli e ad accoglierli tra le braccia. Ma i figli devono guardare avanti non indietro.
E Robbie... credo che sia il personaggio più divertente. Lui che si è un po' ritrovato a vestire le parti della guardia del corpo per ripagare della gentilezza ricevuta, si ritrova ad attaccarsi in maniera profonda a Sana. Lui che la vita sa quanto è cattiva, non vuole che il suo angelo che l'ha salvato si sporchi... ma la signora Smith lo tiene in pugno e lui comunque ha sempre questo atteggiamento a restare indietro a mordere fazzoletti, a piangere e a pregare. E' il più divertente e il più tenero :D
Una mossa tattica, un richiamo per lui. -> Al di là della tattica seduttiva, questa frase secondo me è densa di significato... e Sana è maligna a usarla... perché gioca sulla paura più profonda di Heric: quella che un giorno Sana possa lasciarlo. E lui l'afferra e la stringe, come sempre, è il loro gioco, il loro modo di sentirsi. Lei che corre e lui che l'afferra sempre, la ferma, la trattiene. Ho adorato però il fatto che anche Heric vive quella mossa come un segno del loro passato, un segno bello, dolce, qualcosa che lo fa sentire non più lontano o impaurito ma più vicino, qualcosa che conosce e che ama riconoscere.
Ho adorato la parte in cui spieghi del modo di Heric di averle sempre messo le mani addosso (sapevo di quel suo gioco di controllare sempre se portava o no il reggisenoXD) e del motivo: lui la rivendicava come sua donna. Perché Sana è sempre stata l'amica di tutti, lei si è sempre concessa - in tutt'altra maniera - a tutti, e lui è sempre stato geloso. Toccarla, andare oltre, l'impudenza, la possessività è stato il modo in cui Heric a esternato il suo non vederla come tutti gli altri - ammirarla - ma volerla in maniera diversa, era il suo modo per distinguersi dalla massa, da tutti gli altri che lei aveva aiutato. Lui non voleva essere soltanto il cucciolo randagio da sfamare, lui voleva essere suo pari. Sto viaggiando, non puoi capire *^*
Ho adorato il modo in cui sono maestri e allievi di se stessi e l'uno per l'altra. Il modo in cui libera tutta la sua dolcezza, la sua possessività e la voglia di lei, il suo desiderio di scoprirla, fino al profondo, di conoscerla con le mani prima di tutto, il bisogno di impazzire con lei e solo con lei. E mi ha fatto ridere lo stravolgimento finale, dove alla fine sembra essere lei a non sentirsi all'altezza di lui... e immagino Heric davanti a una simile follia, lui che per tutta una vita ha fatto di tutto per meritarla.
Mi piace anche il fatto che lei dica ti amo quando è più fragile, nel momento di più piacere, mentre lui lo dice dopo, quando la sua mente ha riacquistato lucidità, o comunque ha avuto tutto, e può quasi fare un sunto di quello che prova. Il "ti amo" di lui è forte, rassicurante, duro. Non c'è timidezza o sconvolgimento, ma quasi la logica constatazione, la soluzione di tutto quello che hanno passato insieme.
E niente, la fine è perfetta. Perché è giusto che l'ultima parola se la prenda l'allegria, l'eccentricità e la naturalezza di Catherine Smith.
A presto! |