Recensioni per
In the wreckage of a job well done
di Will P

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/11/13, ore 17:36

Ciao. Agents of SHIELD non è in cima alla lista di cose che preferisco al mondo, ma fa parte del fandom in cui sono invischiata senza via di uscita e la tua storia mi è stata suggerita da Alley che ho notato ha molto buon gusto e quindi… eccomi qui.
Questa storie è veramente carina, molto molto ben scritta, con un'efficacia invidiabile. Facile raccontare del "bravo soldato" che si butta in mezzo e si becca la pallottola per salvare il compagno d'armi, si sa, il sacrificio è una cosa che fa presa, ma il modo e la prospettiva che hai usato tu è tutt'altro che scontato, e il punto di vista Fitz funziona alla grande, anche perché lui in fondo è un ragazzo "tranquillo" e il lettore non può fare a meno di identificarsi.
Ottima anche la resa del mondo del telefilm con i riferimenti che hai inserito. Bellissima l'ironia, mai scontata e sempre brillante.
E tenerissimo il modo in cui hai reso il senso di cameratismo tra i personaggi, non solo il legame tra Jemma e Leo ("Okay, se c'è Jemma allora va tutto bene" *-*).
Complimenti! =)

*saluti*
Talia

Recensore Master
26/11/13, ore 13:01

ECCOLA! Adesso posso vomitarle addosso ammmore, cuori e arcobaleni e sfogare i feels vaneggiando *O* #chebello
“Quando cade, è con la vista appannata e un muro di rumore bianco nelle orecchie. Gli sembra di sentire il suo nome – Fitz!, da qualche parte, lì vicino, e forse sarebbe ora di iniziare a farsi chiamare per nome anche dagli altri, dai suoi amici – e altri colpi e poi un grido soffocato e un tonfo in distanza, e anche, su tutto, un urlo straziante, un unico NO, acuto e disperato, che penetra come una scheggia di vetro nella nebbia che lo sta avvolgendo e che gli spezza il cuore. Vorrebbe dire qualcosa, che è tutto sotto controllo, che sta bene, Jemma ti prego non piangere, ma cade e continua a cadere e si sta facendo tutto buio, perciò rinuncia.”
Al termine di questo stralcio ho sentito un sonoro crack - era il mio cuore che si spezzava, e procedendo nella lettura ha continuato a frantumarsi fino a ridursi in cenere e poi, alla fine, s’è ricomposto (e segue questa trafila ogni volta che ti leggo) (un giorno ti arriverà il referto del mio cardiologo). La cosa più bella delle tue storie (no vabbeh, non so se è la cosa più bella, perché mi piacciono talmente in toto che non sarei in grado di stilare una classifica dei loro pregi ;_____;) è che, leggendole, è impossibile non voler bene ai personaggi. È un effetto che m’hanno sempre fatto: te li vedi davanti agli occhi, veri come persone reali, li senti parlare (e pure pensare) e provi il desiderio impellente di tirarli fuori dallo schermo e spupazzarli.
È raccontato tutto in maniera così naturale e vivida che ti sembra proprio di stare in un angolino ad osservarli, o di essere nella loro testa e sentire le cose come le sentono loro. Questa storia, a questo proposito, è emblematica, perché ti fa letteralmente vivere il punto di vista del protagonista e ti fa soffrire, commuovere e tirare un sospiro di sollievo insieme a lui.
Non credo d’aver reso l’idea ma, in ogni caso, sappi che mi sciolgo ogni.singola.volta e quando arrivo alla fine mi sento sempre una fangirl (e una lettrice) contenta ed appagata *O*
Sei bravissimissimissima (quante volte te l’ho già detto? MAI ABBASTANZA *piange*) e le tue creature sono tutte adorabbbbbbbili come ceste di cuccioli di labrador e gattini.

*abbraccia* *sbaciucchia* *regala biscotti*