Di norma non passo quasi mai in rassegna i telefilm che mi consigliano di guardare, ma ho fatto un'eccezione con quello di "Spartacus: Blood and Sand".
Spinta dalla curiosità, sono entrata su Efp per cercare qualche fanfiction che riguardasse Lucrezia, poiché mi piace molto l'attrice (Lucy Lawless) e il personaggio, essendo così sadica e bastarda.
La prima fanfiction che ho notato è stata proprio la tua e, già dal nome, ho intuito di ciò che trattava.
L'ho aperta comunque, anche se non amo leggere simili storie.
Già a prima vista si vede che è particolarmente corta, e ho storto il naso, però ho anche pensato che magari era buona da leggere.
Mmh, sbagliato.
Oltre a non essere affatto dettagliata (cosa che non mi ha toccata, ma è giusto dirlo) è errata dal punto di vista dei personaggi e da ciò che farebbero.
Non credo proprio che Lucretia mandi a chiamare, tra tutti i gladiatori di cui può disporre, Spartacus.
Io sono ferma alla seconda stagione e non so se le cose cambieranno, ma avendo tu scritto "le ferite causate da Teocoles" (che poi è Theokoles, se proprio vogliamo dirla tutta), la storia è ambientata nella prima stagione e Lucretia, in questa stagione, disprezza dal profondo tutto ciò che riguarda Spartacus (disconosco il fumetto, precisiamo).
Oltre a questo, che è al top degli errori, mi sfugge anche il motivo per cui hai scritto "padrona" due volte e poi hai continuato con "domina": o lo scrivi in un modo, o in un altro.
La parte in cui la sbatte sul letto, poi, è davvero esagerata.
Non è troppo spinta, perché non si legge niente di spinto nemmeno dove effettivamente si potrebbe leggere, i questa fanfiction, ma Spartacus non bacerebbe, morderebbe e leccherebbe mai
il corpo di Lucretia!
Gli errori nel testo sono pressoché ovunque, basti guardare "lascò", i punti tra gli spazi, le maiuscole mancanti e l'ultima riga in cui si parla al singolare e poi diventa "felici".
Sinceramente ho letto di peggio, perché non è completamente illeggibile, ma si potrebbero cambiare tantissime cose.
Quello che proprio non va, è il corpo della storia. |