"E piango, ti stringo, sento il tuo stesso dolore.
E tu piangi, mi stringi, senti il mio stesso dolore."
ffffffffffuck. Insomma, il prompt era quello che era, non mi aspettavo di certo rose e fiorellini. Una fic del genere ti lascia sempre un po' così, scombussolata, o meglio forse sono solo io. E' come se mi fossi sentita sporca anche io, insieme a loro, come se per un breve periodo condividessi il loro senso di colpa e la loro paura di rimanere sporchi e peccatori per sempre. Il sangue non è qualcosa che si riesce a lavare via facilmente. Sporca le tue stesse ossa, ti si tatua nell'anima, non andrà mai via. Puoi dimenticartene, come ha fatto Reiner di fronte ad un trauma così grande, o puoi portare il ricordo sulle tue spalle per il resto della vita.
C'è chi pensa solo a Bertl, quando si parla di 'senso di colpa'. E' lui effettivamente che ne fa mostra più apertamente, che piange e si dispera e cerca di trovare un appiglio ma non ci riesce, non riesce a perdonarsi, non riesce a guardare le persone che col tempo sono diventate importanti per lui negli occhi. Ma Annie non è da meno- anzi, il fatto che non dimostri niente di tutto ciò fino all'ultimo dovrebbe preoccupare. Quanta rabbia e quanta tristezza e quanta paura si sarà portata dentro, senza farne uscire nemmeno un goccio?
I sogni sono la valvola di sfogo più immediata in questi casi. Pensare a quanti di questi incubi avrà avuto, proprio come quello che hai descritto tu (o forse anche /peggiori/) mi frantuma il cuoricino, seriamente.
Con semplici frasi sei riuscita a trasmettere un'intera personalità, e le sue paure più nascoste e proprio per questo, le più potenti. Bravissima. Sono sicura che farai un bel lavoro anche con il prossimo prompt, quindi mi trovi qui ad aspettare u_u
Gnocconana~
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