Ciao!
Sebbene non ami molto trame ambientate in un ipotetico mondo decadente e "spento", la tua storia possiede quel magnetismo che mi ha attratto a lei e impedito di smettere di proseguire con la lettura. Adoro il tuo stile, riesci a descrivere con frasi non troppo lunghe (a volte anche ad affetto) un'intera ambientazione e/o situazione, che sia materiale o emozionale.
Per quanto mi riguarda č l'idea della Piattaforma, e quindi la "scrematura" tra Idonei e Non Idonei ad incuriosirmi, pių che la caratterizzazione del protagonista. Non per sminuire il tuo lavoro, anzi: penso che ti meriti pių visualizzazioni e recensioni proprio per il modo col quale fondi descrizioni dei personaggi con quelle degli avvenimenti, riuscendo a mantenere un bell'equilibrio molto piacevole.
Ritengo sia una pecca di EFP: se ci si trova davanti un capitolo lungo (come questo), si tende a metterlo da parte e cercare un'altra storia, anche se magari č scritta divinamente, non č pesante e percepiamo ci coinvolgerebbe. In pių per scavare nella categoria delle originali bisogna armarsi di pazienza, piccone ed elmetto con la lampadina, nel senso che č pių complicato attrarre "a sč" lettori. In conclusione: complimenti, mi č piaciuta tantissimo e seguirō di certo il prossimo capitolo. :) Ti meriti molti pių commenti!
(Recensione modificata il 06/12/2013 - 05:08 pm)

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Ciao,
La tua storia è molto interessante.
Io adoro le storie ambientate in mondi distopici e ho adorato 1984,nonostante appena letto il finale abbia lanciato ilibro contro il muro.
Anyway,mi piace molto l'idea della tua storia,mi ricorda molto il primo episodio della serie  di Spielberg ,Terranova.
L'idea di partire per un "nuovo mondo" era presente in quella serie,anche se il nuovo mondo lì non era altro che un viaggio nel tempo per ritornare all'Era dei Dinosauri.
Adoro il tuo stile,è molto coinciso e diretto,ma al tempo stesso diretto,schietto e tagliente.
Il discorso all'inizio mi ha ricordato molto 1984,anche se sicuramente se il protagonista avrebbe detto una cosa del genere lo avrebbero ucciso.
La parte del Test e del discorso di addio con la madre sono i momenti,a mio parere,dove si vede molta e nessuna umanità allo stesso tempo.
In quei pezzi c'è un qualcosa di meccanico,robotico,anche drammatico,quando la madre abbandona il figlio a se stesso e quando quell'uomo lascia il protagonista al proprio destino,lì c'è la vera essenza dell'essere umano.
Noi siamo molto sensibili,ma anche molto più egoistici delle macchine stesse.
Direi che ti sei guadagnata,ovviamente,una fan.
A presto,
Un bacio

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