Uhm.... mi è piaciuta questa poesia =)
L'immagine che mi ha dato è quella di una persona che prova dentro di sé un impulso potentissimo che ha sempre soffocato, mentre in questo momento decide di liberarlo perché prende consapevolezza.... però il testo in qualche modo ha delle tinte più "dure" che "sensuali", quindi più che trovarmi a pensare ad un'associazione semplice come per esempio il sesso, o qualcosa di annesso, un desiderio fisico per un'altra persona, ma tutto sommato "costruttivo", mi sono ritrovata ad immagine l'impellenza di un impluso più oscuro come la violenza: un impulso negativo. Come se la persona fosse appesa ai fili della sanità mentale, consumata da tutto quel fuoco che sa solo distruggere, levare equilibrio, togliere armonia...
Questa idea è suggerita dal lento crescere del fuoco, del calore, dell'impulso: prima come semplice "sussurro", facile da ignorare, poi un formicolio che ti prende al corpo... dopo ancora diventa una parola, "autoritaria" e prende consistenza, si impone. Infine è una "smania" qualcosa di "incontrollabile" che esula dai normali schemi mentali, che porta a commettere, forse, azioni inconsulte.
Quell'obbedisci alla fine fa mancare un battito, presagisce qualcosa di "brutto", qualcosa a cui non si può scampare.
Indicativissima questa strofa:
Senti un ordine.
È autoritario,
non ammette discussioni.
Vuole distruggere.
Anche la fine si chiude con stile. Tutto attorno la scena è mutata, il fuoco non è più solo all'interno: ha fatto la sua strage, terra briciata. Alla fine la rabbia ha distrutto ogni cosa.
Davvero complimenti, mi sembra di essere entrata nella testa di una persona sull'orlo di una crisi che poi perde la testa e diventa violenta ;)
Rita <3 |
