Recensione premio per il contest "ADA - Associazione Divinità Anonime"
Recensire questa storia, mi senbra dovuto, non solo per averla avuta come "rivale" in un altro contest, ma anche e soprattutto perché intimamente legata a quella da te proposta per il mio contest ;)
Ho trovato un buon potenziale in Cynthia e nella sua storia, nonostante l'eccessivo mary-suismo della protagonista -ma di questo ero stata prevenuta e ti sono grata per averlo messo in chiaro fin dal principio: certo, questa prima stesura è decisamente confusa, con troppa carne sul fuoco, per cui ti consiglio di lasciarla sedimentare un altro po' e di decidere cosa sia veramente importante tenere e cosa no (personalmente, ho trovato inutile l'eccessiva precocità della sua prima infanzia: sarà anche geneticamente modificata e con sangue divino nelle vene, ma non sarebbe stato meglio tenere conto del normale sviluppo psicomotore di un bambino? Perché, non dimentichiamoci che le connessioni cerebrali si costruiscono fino ai 6 anni e che solo dopo si parla di età della ragione e non credo che i fattori esterni intervenuti nella concezione di Cynthia-Sue siano tali da bypassare questo dato di fatto). Altra cosa che forse merita una riflessione, è l'impostazione stessa della narrazione: si tratta di un colloquio con un giudice, in cui i fatti sono stringati per una questione di tempo (almeno questa è l'impressione che ho avuto, dato che non parli di diversi incontri fra i due), quando questi meriterebbero più spazio, di essere raccontati con più calma.
Alla prossima,
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