Davvero interessante.
Il testo scorre piacevolmente fluido, ed il mistero contribuisce ad accrescere la curiosità del lettore man mano che vi si addentra.
Mi è piaciuto molto l'espediente usato nel suono delle goccie, sempre più distanziate fra loro nel testo come nel tempo.
Ti faccio notare subito una piccolezza, alla quarta riga. "Lo sentio", immagino per errore di battitura. Ma queste sono proprio inezie.
Invece, ho notato che fai frequente uso di alcune parole: per esempio, caldo/a, freddo/a, acqua.
Non essendo madrelingua, forse me ne accorgo con maggiore facilità, e non saprei dire se si tratta di una sorta di epifora, atta a ribadire ed evidenziare maggiormente il concetto. Se posso permettermi di darti un suggerimento, potresti servirti di parole meno comuni, la prossima volta.
Notevole il colpo di scena finale, ben fatto. |
