Recensioni per
Acqua e sale
di _Misery

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/02/14, ore 14:04
Cap. 1:

Ho letto la tua ultima poesia e scoraggiato dalla lunghezza ho deciso di lasciar perdere il commento: ci penserò a fine sessione, ora se no ci perderei un pomeriggio scrivendo troppo cose senza filo logico.
Questa però non l'avevo ancora scoperta! Vedo che è cambiato qualcosa dalle precedenti impaginazioni, adesso sei più asciutta e cerchi di rendere più povero l'effetto visivo, evitando caratteri più pieni. Allo stesso modo hai anche ingrandito il.. Ok la smetto, è molto inutile stare a dire cosa hai fatto e cosa non hai fatto, anche se penso che c'entri anche questo, nel tuo nuovo stile. Continui sulla strada del personale, e dei tuoi giochi surreali e ricchi rimane sempre meno, come se volessi via via spogliare quel vecchio modo, così ricco di suggestioni, per renderlo più comprensibile, aperto a chi legge, e, come dire, più elegiaco. Già quell'inizio: "hanno detto che" e proverbio (io adoro quando un testo inizia con il dicono che), popolare e al tempo stesso triste, e poi immediatamente dopo, con la parentesi lugubre dei morti che parlano, la parte più elegiaca. C'è un che di barbaro e romantico, è la parte che mi è piaciuta di più, l'interno che modifica l'esterno, la rabbia che tramuta le cose che ci stanno attorno. Bellissima l'immagine del relitto, la debolezza come scarnificazione, tale per cui si riesce a vedere dentro, come i tesori contenuti in un vascello affondato. Le città, senza nesso tra loro, una immagine di finzione, l'altra di opulenza e l'altra ancora di distruzione: di nuovo l'interno che ingloba in sé il mondo, così come ciascuno lo legge. Bello il recupero dell'immagine del relitto e dei suoi tesori, di nuovo, la vita scarnificata sul fondale, stanca ed aperta, che mostra fuori di sé tutte le macchie e le colpe. Si conclude il tutto in una simmetria perfetta. Lo specchio, di nuovo - specchio e mare, che mostrano entrambi il relitto. Personalissimo l'ultimo verso, ma spettacolare e direi geniale, quel volto dall'altra parte, che vede quello di qua. Il tentativo di riunificare eterno ed esterno non lo ricomponi per nulla, anzi, la stessa persona è divisa tra il sé riflesso e il sé interiore, con la tipica immagine dello specchio. C'è moltissimo in così pochi versi, anche se non più come quelli vecchi, ma forse sono anche migliori, perché estremamente personali e limati, direi perfetti! L'ultima strofa poi, rispetto alla prima, è d'una dolcezza e rassegnazione impressionante.
Bravissima! :)

Recensore Master
05/01/14, ore 01:35
Cap. 1:

Mi spiace di non avere molto tempo per recensire, questa poesia mi è piaciuta e meriterebbe di più di queste mie poche righe.
Evochi come sempre delle immagini fantastiche molto suggestive. A me personalmente è venuto in mente il disastro del Titanic, poi ognuno può ricollegarlo a quello che sente più vicino. Adoro il verso "ho il profilo di un relitto", mi immagino qualcosa che ha finito il suo tempo ma che continua comunque ad esistere.
I miei più sinceri complimenti. Spero di leggere altre poesie come questa.
A presto
M.N.

Nuovo recensore
09/12/13, ore 16:13
Cap. 1:

Wow... questa poesia è quantomai affascinante e criptica... E' fantastica! Complimenti davvero, hai saputo destreggiarti tra i versi avvolgendo il lettore in un mistero sconosciuto con solo uno specchio ed dei nomi di città. Quando si scrivono componimenti ermetici ma con una tale maestria io impazzisco. Complimenti ancora!