Recensioni per
Pentirsi
di iaia97

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
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Recensore Master
14/12/13, ore 18:54
Cap. 1:

Ciao! Ho trovato la tua storia per caso, curiosando su vari fandom e, come vedi dalla bandierina, la tua flash non mi ha convinta, ma è una lettura a suo modo interessante ed è il motivo per cui sono qui a scriverti :)
Lo stile è buono, piacevole, si lascia leggere, seppure è 'strano', passami il termine, leggere qualcosa che faccia riferimento all'Eneide in uno stile tanto moderno, ma questa è una sensazione mia, che non ha influito in nessun modo sulla bandierina!
Ciò che più mi ha lasciata perplessa è proprio la caratterizzazione di Enea e i suoi pensieri, a mio avviso, una nota OOC andrebbe inserita, questo perché quando Virgilio conclude l'Eneide, con appunto il duello tra Enea e Turno, sta anche completando il processo dell'uomo Enea che si è 'elevato' per certi versi al di sopra degli altri uomini, intesi come individui costretti alla natura umana. Enea è un uomo, non è un semidio come Achille, questo è vero, ma è un uomo che sacrifica la propria vita perché si compia il volere del fato, e questo accettare il destino lo rende 'al di là' degli uomini, un po' come Creusa, a cui le divinità danno la forza di abbandonare Enea a un'altra donna.
Il fatto che nella tua storia Enea sia così sconfitto, così pentito, che metta in dubbio il fato, è assolutamente fuori dai canoni dell'Eneide a mio avviso, e lo è soprattutto perché questi ripensamenti giungono alla fine, quando il fato è compiuto, quando Enea è ormai consapevole e convinto del proprio destino. I suoi dubbi ci sono all'inizio dell'avventura, quando nonostante Ettore, lui si impone di combattere per Troia, ma arrivati alla morte di Turno siamo già a uno stadio successivo, almeno a mio avviso. Inoltre, il fatto che Enea dica dei suoi discendenti - i romani tutti, alla fine - che sono un popolo figlio della guerra e del sangue, abbatte in un solo rigo parte del messaggio dell'Eneide e rende assurdo il favore degli dei alla fondazione di questa nuova città e l'accettazione della cosa anche da parte di Giunone, contraria sin dall'inizio a un'eredità troiana nel lazio.
Al di là di questo, e tornando allo stile, ti ripeto che ho trovato la lettura piacevole, hai ben gestito secondo me la prima persona e questo dettaglio sullo stile, unito al coraggio - non so dirlo in altri termini! - di scrivere sull'opera di Virgilio è il motivo che mi porta alla bandierina bianca e non arancione. Concludo qui, sperando che le mie parole non ti abbiano in nessun modo offesa, è solo un parere, che spero possa esserti in qualche modo utile :)

Rosmary