Recensioni per
Io non sono un assassino.
di Nitrogen

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
26/04/14, ore 22:34

Allora, prima di iniziaere a leggere volevo salutarti, ciaooo C:
Dalla discussione sul gruppo che, dopo il mio intervento ho seguito in silenzio, ho ricavato molti spunti, personalmente parlando credo che ogni cattivo abbia un motivo per essere tale e ricordiamo che Lucifero era l'angelo preferito di Dio prima che si ribellasse. Quindi 'nsomma, tutti hanno un lato buono e cattivo, tutti prediligono uno o l'altro in base a che ambiente vivono ed a come crescono e dietro ad ogni cattivo esiste sempre un motivo per la quale egli fa del male, ed infatti, nel caso specifico della tua fan fiction il motore è il padre del protagonista che fa vivere il figlio in uno stato di violenza indotta indirettamente (Un po' come la Monaca di Monza di Manzoni che la facevano giocare con le bambole a forma di suora.) e il giorno del suo "battesimo" diciamo così, mi ha fanno venire un tonfo al cuore ed i brividi quando la vittima ripeteva che lui non fosse un assassino e forse, se in quel momento si fosse fermato se avesse preferito l'umiliazione al voler rendere fiero suo padre non lo sarebbe diventato, egli si pente e pentirsi è un passo verso l'espiazione.
In sintesi dici che non è nulla di che, ma è un testo molto bello. L'uso di una lettere è stata giusta, magari scrivendo quella scena in terza persone vissuta al momento non si avrebbe avuto lo stesso risultato.
Sarei curiosa di sapere che cosa abbia fatto suo padre e cosa abbia fatto lui dopo quella lettera e se glie l'ha mai data....
Che dire, complimenti e alla prossima e scusami la recensione striminzita
_ThanatoseHypnos

Nuovo recensore
26/04/14, ore 19:07

Wow. Cioè, è qualcosa di stupendo.Hai descritto tutto perfettamente. Si sente molto il pentimento di Evan, e soprattutto l'ambiente in cui è cresciuto. Il tutto è molto scorrevole e non ho notato rilevanti errori grammaticali. Insomma, mi piace molto. Mi dileguoH.

-Sara

Recensore Veterano
26/04/14, ore 19:07

OMMIEIDEI. Ragazza, sei sulla buona strada per entrare nel circolo dei miei autori preferiti *O* soltanto con questa storia ti sei guadagnata la mia stima. Hai ragione, non è quello che mi serviva per la mia storia, ma comunque lo apprezzo tantissimo. Inoltre, Evan davvero non mi sembra un assassino, che razza di mostro è suo padre, piuttosto? (ignora la punteggiatura a cavolo *ride*) Complimenti, ossequi e... be', mi farò un giro sul tuo profilo (dopo aver letto il documento che mi hai mandato in chat <3 ) besos!

Recensore Master
04/01/14, ore 20:57

Nitrogen!
Sei la mia prima recensione dell'anno 2014! Esultiamo! 

Ah, come mi pento di non averla letta prima, MA! L'attesa rende molto più apprezzabile l'intera storia!

Mi è piaciuta tanto! Ormai come autrice mi hai conquistato, quindi tutto quello che scriverai e pubblicherai qua su EFP, per me sarà bello a priori. XD

Allora. Conoscendo il tema del Contest devo farti i complimenti. La tua idea è diversa e originale.
Sicuramente si allontana da tutte le altre storie partecipanti (le ho lette di sfuggita, quindi posso fare un confronto).
A me hai ricordato un'atmosfera stile fantasy. Hai presente le gilde degli assassini? Una cosa del genere.
Ma di fantasy in questa vicenda non ce n'è manco l'ombra. Sembra più una specie di mafia o simili.
A me è piaciuto quello che hai raccontato attraverso le parole di Evan... è tutto ben strutturato e delineato.
Per l'appunto, dietro questa semplice lettera c'è una storia, un background tangibile. 
E ci sono tutti i sentimenti profondi che muovono il protagonista. Il rapporto con suo padre e la sua convinzione di essere un assasino per compiacerlo. Si percepiscono tutti gli stati d'animo.
E pure le descrizioni dei momenti violenti sono ben fatte. L'immaginazione prende il via.
Secondo me la fine è la parte migliore di tutto. A me ha colpito.
Le parole del tizio mentre muore, mi hanno colpito nello stesso modo in cui hanno colpito Evan. Ed è arrivata la consapevolezza di NON essere un assassino. Bellissimo. 
Un ottimo lavoro dal punto di vista creativo. Brava.
 
Anche il testo, nonostante i tuoi dubbi, per me è scritto bene.
Se l'hai scritta di getto, direi che è notevole. Abbastanza scorrevole e fluido. 
Se ti sei sentita in difficoltà, non si nota affatto. Anzi! 
L'unico problema è che ho trovato un errore di battitura all'inizio. 
Te lo mostro subito: "...anziché stracciare il figlio senza leggerlo" - penso sia foglio. Letta così fa ridere XD
Per il resto è tutto apposto così. Ti ripeto, mi hai trasmesso molto già solo alla prima lettura, figurati se lo rileggo un'altra volta.

Quindi, in conclusione ho apprezzato questa lettera/storia.
Direi che te la cavi piuttosto bene, tu che dici? Mai dire mai. Sarà pure un detto, ma è proprio vero.
Brava brava. Rinnovo i complimenti. Un saluto e alla prossima!

Recensore Veterano
16/12/13, ore 00:01

Bella. Bellissima l'idea innovativa, magnifico il fatto che anche una sola persona non abbia scritto del solito assassino spietato e fierissimo di esserlo. Ho letto di debolezza, in queste righe, sì. Ho letto di debolezza nonostante l'efferatezza dei gesti e sempre sorvolando su questa, sono riuscita a leggere una tenerezza di fondo, in questa tua lettera. Un'introspezione curata alla perfezione, i miei complimenti!
Ho poi adorato l'idea geniale per il contesto, quel che sei riuscita a costruirci attorno nonostante si trattasse di una sola OS: un padre che educa i propri figli all'omicidio, con tanto di rituale di passaggio... ci sarebbe da scriverci su un'intera long, perché l'idea è davvero tanto interessante. Pensaci seriamente u_u è uno spunto troppo bello per limitarlo ad una sola OS, sarebbe sprecato.
rinnovo i miei complimenti, alla prossima! :*

Recensore Veterano
15/12/13, ore 13:46

Ciao, questo tuo "assassino" è anomalo, ma lo apprezzo comunque. Anomalo perché, al contrario degli altri, non vuole uccidere se non per far felice il padre, un uomo che preferisce il vanto della morte per mano sua all'umanità e un atto caritatevole. Anche questa è una storia molto originale, nella sua complessità.
Scritta bene e chiara, mi è piaciuta.
L'introspezione è una parte che adoro in ogni tipo di testo, nella tua OS non fa eccezione. ; )

A presto,
Khristh

Recensore Veterano
14/12/13, ore 15:34

Apprezzo l'idea scelta, quella di un assassino che è costretto a uccidere pur sapendo nel suo cuore di non esserlo affatto. In questo modo ti distacchi un po' dal noir che abbiamo scelto quasi tutte - denotando giustamente più come 'drammatica' la tua storia - e porti un tocco di originalità nell'ensemble del contest.
Da sfegatata fan dei cattivi della situazione è una scelta che mi coinvolge fino a un certo punto: preferisco gli assassini che provano piacere nel compiere i propri omicidi, so che è da pazzi pensarlo, ma la deviazione della psiche umana mi ha sempre affascinata e non riesco proprio a pensare il contrario!
Nel complesso ho apprezzato la tua OS e il mio giudizio è più che positivo: riguardo la tua paura che fosse poco scorrevole, non temere, si legge che è una bellezza. L'unica cosa che non mi è stata chiara e non so se sia una scelta voluta o meno è il contesto in cui è ambientata la lettera. Mi spiego meglio: non mi è chiaro cosa faccia nella vita questo padre-assassino. A un certo punto dici che ordina ai suoi sottoposti di compiere razzie, minacce e omicidi, e qui mi sono data all'immaginazione, per così dire. 
Me lo sono immaginato come una sorta di mafioso o qualcosa del genere, che guida una banda di criminali, tutto preso dall'orgoglio all'idea che suo figlio sia diventato adulto e debba dimostrarlo uccidendo quello che potrebbe essere un pentito, magari, o un appartenente a qualche altra cosca. 
Può essere però che io non abbia capito assolutamente nulla e che tu abbia immaginato un contesto completamente diverso XD anche la persecuzione da setta religiosa mi ha sfiorata, come idea, ma quella dei mafiosi mi sembrava troppo calzante per non tenerla in considerazione!
Quindi insomma, per ritornare a quello che volevo dire prima di perdermi in voli pindarici, l'unico tratto poco chiaro dell'intera lettera, per me, è questo che ti ho segnalato. Per il resto, pollici alzati e hai fatto un ottimo lavoro!
Alla prossima,
Codi.

Recensore Master
12/12/13, ore 20:30

Ciao^^.
La storia mi è piaciuta molto, e l'ho trovata molto diversa da tutte le altre.
In primis, perché il tuo assassino non è tale, è solo un uomo che obbedisce a una figura da cui è soggiogato, e cerca di compiacerla.
La figura in questione è il padre: freddo, autoritario, soddisfatto senza mostrarlo troppo.
Mi è piaciuto il momento in cui il protagonista realizza ciò che sta facendo dopo un primo istante di accondiscendenza e di un sottile e perverso piacere, il momento in cui capisce davvero cosa sta succedendo, il momento in cui si volta per cercare di farcela, di calmarsi, grazie a un'incitazione di quel padre troppo forte, troppo importante, troppo crudele.
Ho apprezzato anche la vittima, così sagace e capace di capire, di vedere oltre, così rassegnata ma al tempo stesso decisa a mettere dei dubbi a colui che pone fine ai suoi giorni.
Mi è piaciuta un sacco, quindi tranquilla, rileggila pure, ne vale la pena^^.
<i> Frà

Recensore Veterano
12/12/13, ore 19:37

Hola! v.v
Ed eccomi qui, a leggere anche te, finalmente *_*
Niente paura, il testo scorre che è una meraviglia, c'è solo qualche virgoletta mancante, insomma nulla di preoccupante che non si possa rimediare con una lettura più calma!
Mi piace molto il tuo assassino, si distingue tanto dagli altri proposti. Qui abbiamo un assassino pentito, ed è straziante il passaggio come lui voglia rendere orgoglioso il padre proprio con un omicidio per poi rendersi conto alla fine che non solo non è come suo padre ma che non è un assassino e che soprattutto si è pentito di quanto ha fatto.
I suoi sentimenti, proprio alla fine sono palpabili, vengono messi in mostra il suo senso di colpa ma soprattutto la presa di coscienza di un'identità, proprio perchè lui sembra in quest'atto orribile essere riuscito a capire chi è davvero e cosa vuole.
Mi piace, mi piace molto, brava <3

Nuovo recensore
12/12/13, ore 16:24

Ciao^^

innanzitutto, vorrei dirti che ho trovato la lettera scorribilissima :)
So cosa significa cercare in qualunque modo di piacere ad un genitore e comprendo ciò che ha fatto il protagonista, anche se si tratta di un omicidio. Che prova d'amore più grande di questa potrebbe esserci? Si è macchiato pesantemente, soprattutto la coscienza, per essere apprezzato e renderlo fiero di lui. Ammiro anche il suo coraggio di dire "No. Io non sono un assassino."
Davvero brava, non si direbbe tu abbia fatto tanta fatica a scrivere questa lettera. Complimenti!

Recensore Master
12/12/13, ore 10:55

Ha ragione, lui non è un assassino. Salve! Ho appena concluso questa lettera e non ho potuto fare a meno di recensirla, anche perché mi è piaciuta molto. Questa tua OS sta a significare che non basta uccidere un uomo per fare di una persona un assassino, anche perché poi come abbiamo visto il ragazzo si è pentito, e solo grazie al grande coraggio della sua prima ed unica vittima. Certo che però il padre è davvero un pazzo squilibrato, testare la fedeltà dei figli togliendo la vita ad un'altra persona! Io mi soffermerei sulla sua psicologia piuttosto che sulla vittima: che cosa lo spinge a comportarsi in questa maniera? E c'è davvero del buono nel genitore? Chissà. Nel frattempo, ciò che hai scritto invita a riflettere, ben fatto! Alla prossima!

Recensore Veterano
12/12/13, ore 01:41

Brava Nitrongen, brava davvero. Mi hai stupita, catturata. Mi hai fatto provare una sensazione di angoscia e di tristezza.
Lui non è un assassino, eppure ha ucciso e quanto ha odiato ciò che ha fatto!?
Credimi se ti dico che mi hai lasciata davvero senza parole. Prima di leggere la tua storia avevo ben chiaro chi, per me, avrebbe dovuto vincere il contest. Adesso non lo so più. Tu sei particolarmente brava con le OS. Le poche parole ti fanno esprimere nel modo migliore e questa ne è la prova. Sono davvero combattuta. Ho trovato questa OS diversa, originale, molto più introspettiva delle altre, la mia compresa, nonostante tutte abbiano avuto come scenario principale la testa dell'assassino. Lui ha tribolato, lo si sente ad ogni parola e la contraddizione di un padre dipinto come un eroe e che poi si scopre essere un mostro, fa da sottofondo per i pensieri del figlio che, seppur voglia renderlo orgoglioso, lo disprezza. Mi hai messo in crisi.
Brava Nitrogen.
Stupenda.
Bloom

Recensore Master
11/12/13, ore 21:14

Questa storia è diversa dalle altre che partecipano al contest: per la prima volta tu hai scritto di un assassino pentito!
Ho ammirato davvero tantissimo come lui cerchi di trovarsi bene nel ruolo di assassino, come dice di sentirsi potente e come tortura quell'uomo. Eppure sono proprio le parole di questo uomo a rendere la verità: lui non è un'assassino.
Ha cercato di auto convincersi ad esserlo solo per compiacere il proprio padre, ma ora non riesce più perchè si è davvero reso conto di cosa vuol dire uccidere un uomo.
Davvero una bella lettera! :)
Daisy