- recensione premio -

Il caro Fabian Smith sapeva di essere nessuno, l'essere più inutile di sempre, e invece non lo era. No, perché anche lui ha una storia (che è stata in parte raccontata), perché la condivide con miriadi di persone ma è pur sempre diversa dalle altre, è originale e personale. Di Fabian Smith ne è pieno il mondo, e anche gli esseri che riteniamo "importanti" possono rivedersi in lui, perché alla fine tutti sono nessuno. Tutti sogniamo, tutti crediamo in qualcosa. C'è chi è spinto e chi ha un briciolo di coraggio per lanciarsi dal dirupo e tentare, c'è chi invece si ferma e ci pensa non una, non due ma ben vertordici volte prima di fare il passo decisivo. In tutto questo trambusto mi spiace per la moglie, che alla fine si lamenta del marito quando sotto sotto non è differente da lui.
La storia mi è piaciuta molto, il suo formato in flash-fic la rende una lettura sbrigativa e piacevole. Quindi evviva il portatile, evviva il tascabile, evviva il pocket, evviva il flash!

frenz